Foligno-Pisa, solo 2 precedenti

Il Foligno ringalluzzito dalla vittoria contro la Pro Vercelli di una settimana fa (ma subito invalidata da due nuovi punti di penalizzazione), si prepara ad affrontare il Pisa di Pagliari, quasi imbattibile all’”Arena Garibaldi”, ma ancora da decifrare quando gioca lontano da casa.

Come di consueto, grazie all’esperto di statistiche relative al Foligno Alessandro Bianchini, e con la collaborazione del sito ufficiale del Foligno Calcio, andiamo a scoprire tutti i precedenti tra Foligno e Pisa.

Le due squadre si sono affrontate in campionato due sole volte, lo scorso campionato in Prima Divisione, girone B. I Falchetti, che sono ancora in attesa della prima vittoria sui pisani, hanno ottenuto un pareggio casalingo ed una sconfitta in terra toscana. Una rete fatta e due subite. Alla undicesima giornata dello scorso campionato allo stadio “Blasone” il 31 ottobre 2010, la gara termina in parità con il risultato di 1-1. Al 29° minuto vantaggio folignate con Diego Falcinelli.

Al 41° minuto episodio che avrebbe potuto dare la svolta alla partita, espulsione del portiere neroazzurro Lanni che commette fallo su Falcinelli e rigore concesso ai biancoazzurri. Il Foligno ha l’occasione per chiudere la gara. Ma dal dischetto Cavagna tira troppo alto.

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Cremonese e Atalanta, quante cose in comune

La Cremonese in Prima Divisione è un po’ come l’Atalanta in Serie A. Senza la penalizzazione di sei punti sarebbe in testa al campionato e soprattutto a punteggio pieno. Nessuno come la squadra di Oscar Brevi in queste prime quattro giornate di campionato se non Pergocrema e Lanciano. La vittoria di domenica ha sicuramente un significato particolare, anche perché ottenuta nel derby contro il Piacenza, dunque in una gara irta di difficoltà:

“Sapevamo di dover affrontare una gara difficile soprattutto sul piano fisico, essendo questa la terza partita in una settimana per noi, non eravamo brillantissimi ma abbiamo fatto una prestazione attenta che ci ha permesso di portare a casa una bella vittoria”.

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Il Pisa e il Tali Post: una storia che ti riconcilia col calcio

Forse non tutti sanno che il Pisa ha una squadra nel sud del Sudan che regolarmente scende in campo con indosso i colori nerazzurri e che con fierezza mostra a tutti il frutto di un gemellaggio che va ben oltre lo sport.
Si tratta del Tali Post, formazione della località di Talì nella parte meridionale del Sudan dove la passione per il Pisa si è fusa con la solidarietà e le opere missionarie.
E’ nato così un legame importante, appassionante che ha permesso a questi aspiranti (ma soprattutto appassionati) calciatori di vestirsi col materiale del Pisa inviato loro dai magazzini dell’Arena Garibaldi.
Un gemellaggio che ci riconcilia con il vero significato del calcio e dello sport.

  • Qui Pisa. Ieri giornata di lavoro e sudore sul terreno dell’Arena per i nerazzurri che si sono alternati tra il lavoro fisico e un test contro la formazione Berretti di mister Caramelli che per un giorno si è prestata al ruolo di sparring-partner.

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Il nuovo Barletta a caccia della Serie B

A Barletta sognano ad occhi aperti. Mancano quattro giorni all’amichevole del 29 luglio contro il Napoli, primo antipasto di un ritorno nel calcio che conta che con la presidenza di Tatò può davvero trasformarsi in realtà. 

La società, che milita nel Campionato di Prima Divisione, dopo il ripescaggio ottenuto il 4 agosto 2010, sta facendo una campagna acquisti faraonica per arrivare in Serie B.

La S.S. Barletta Calcio ha assunto questa nuova denominazione al termine della stagione 2007-08, in occasione del ritorno nel calcio professionistico, abbandonando l’ultima delle varie denominazioni che si erano alternate dal 1995, cioè da quando era sorta la nuova Società dalle ceneri del Barletta Calcio Sport, escluso dai campionati per inadempienze economiche allorquando militava in Serie C1.

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Carrarase, la squadra dei vip che sogna in grande

La chiamano la “squadra dei Vip”. E però, come dargli torto. La verità è che però se non ci fossero stati Cristiano Lucarelli e Gianluigi Buffon, forse, a quest’ora, il calcio a Massa Carrare avrebbe già chiuso bottega. Intanto, ripercorriamo un po’ le gesta della squadra. Unione Sportiva Carrarese Calcio 1908 ha i natali nel 1908, ma solo nel 1919 invece vi fu la prima esperienza ufficiale. La Carrarese giocava nel campo “Augusto Mungai” in seguito chiamato “Campo Fossa dei Leoni”.

Nel 1946 venne ammessa provvisoriamente alla Serie B Nord per aver sfiorato la promozione nel 1943, anno dell’interruzione dei tornei per la guerra. Nel 1955 la Carrarese si trasferì all’attuale stadio comunale “dei Marmi”, impianto che venne inaugurato con la partita Carrarese-Piombino. Nel suo palmares la Carrarese vanta una Coppa Italia Serie C, vinta nel 1983.

Nella stagione 2005/2006 la Carrarese si è salvata dalla retrocessione in Serie D ai play-out pareggiando nella finale di ritorno contro il Castel San Pietro per 1-1 in casa, dopo che l’andata in trasferta si era conclusa con il medesimo punteggio.

All’inizio della stagione 2006/07 la squadra è affidata a Corrado Orrico, l’allenatore che fece vincere alla Carrarese la Coppa Italia Serie C e che la guidò nella stagione più bella degli ultimi trent’anni, la stagione 1982/83, in cui la Carrarese fu una delle protagoniste del campionato di Serie C1 arrivando a sfiorare la Serie B. Dopo un girone d’andata sotto le attese, però, Orrico decide di rassegnare le dimissioni.

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Triestina, da Nereo Rocco alla Prima Divisione

Quando si dice che il mondo del calcio assomiglia alla vita, è sicuramente perché ci sono dei cicli che iniziano e finiscono. Pensate alla storia della Triestina, che ha giocato per anni in serie A sotto la guida di uno dei più grandi maestri del calcio italiano, Nereo Rocco. E che quest’anno, invece, ripartirà dalla Prima Divisione.

Un po’ di storia. Il primo campionato del dopoguerra venne giocato in due gironi a base geografica. La Triestina si piazzò ottava nel campionato Alta Italia e non poté accedere alla fase finale che attribuì lo scudetto. Nel 1946-1947 la Triestina fu costretta dalle autorità militari anglo-americane, che governavano a Trieste, a disputare le prime partite casalinghe della stagione allo Stadio Moretti di Udine. Un’altra squadra cittadina, l’Amatori Ponziana, disputava infatti il campionato jugoslavo: gli anglo-americani, per evitare incidenti, le avevano vietato di giocare in città, e per evitare polemiche, vietarono anche alla Triestina di giocare a Trieste. Il campionato fu disastroso, la squadra si classificò all’ultimo posto ma venne ripescata dalla FIGC, con delibera del 29 luglio 1947, proprio per le difficoltà sopraggiunte nella stagione. La FIGC decise di allargare il campionato successivo a 21 formazioni.

  • Nereo Rocco, il mito del calcio triestino

Nella stagione successiva, il 1947-1948, la Triestina passò nella mani di Nereo Rocco; egli impostò la squadra con un rivoluzionario “mezzo sistema”, modulo in pratica precursore di quello “all’italiana”. La squadra otterrà il secondo posto, alle spalle solo del Grande Torino, miglior piazzamento della sua storia. Cosa curiosa, saranno solo 15 i calciatori impiegati da Rocco nella stagione. Nel 1948-1949 la Triestina disputò un altro buon campionato, sempre guidata da Rocco.

In questa stagione la Triestina conseguì anche la vittoria più ampia mai ottenuta: 9-1 contro il Padova, proprio all’indomani della tragedia di Superga. A Superga perì anche Giuseppe Grezar, al quale sarà dedicato nel 1967 lo Stadio Comunale.

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Taranto, un pezzo di calcio inglese in Puglia

Se è vero – e lo è senz’altro secondo i libri di storia del futball – che il calcio così come lo conosciamo noi oggi è nato in Inghilterra, allora possiamo dire che a Taranto c’è un pezzo di quel calcio e quella storia. Infatti, una delle prime squadre tarantine fu la Mario Rapisardi, composta da studenti del circolo podistico omonimo, i quali cominciarono a giocare al gioco del calcio seguendo l’esempio delle squadre di football inglesi. Un’altra società fu invece la U.S. Pro Italia, fondata da Luigi Ascanelli. Entrambe nacquero nel 1904: infatti, i dubbi sull’anno di fondazione della U.S. Pro Italia, inizialmente indicato come 1906, sono stati risolti grazie al ritrovamento di una vecchia intervista al fondatore Ascanelli. Capo) e contabile del reparto della Regia Marina. Nel 1911 nacque l’Audace Foot Ball Club. Il terreno di gioco fu quello della “Piazza D’Armi”, nei pressi delle mura dell’Arsenale Militare Marittimo.

Il 27 giugno 1920 il primo incontro tra le due squadre dopo la prima guerra mondiale, si concluse con una vittoria memorabile di tre reti a zero degli audaciani sui più blasonati proitaliani, contro i quali si aggiudicarono l’intero incasso ed il pallone della gara. Teatro dell’incontro fu un terreno presso il “Monte delle Vacche”, luogo dove successivamente sorgerà l’ospedale civile. Il terreno di gioco abituale delle due squadre fu invece quello di proprietà dell’Arsenale Militare Marittimo.

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