Taranto, un pezzo di calcio inglese in Puglia

Se è vero – e lo è senz’altro secondo i libri di storia del futball – che il calcio così come lo conosciamo noi oggi è nato in Inghilterra, allora possiamo dire che a Taranto c’è un pezzo di quel calcio e quella storia. Infatti, una delle prime squadre tarantine fu la Mario Rapisardi, composta da studenti del circolo podistico omonimo, i quali cominciarono a giocare al gioco del calcio seguendo l’esempio delle squadre di football inglesi. Un’altra società fu invece la U.S. Pro Italia, fondata da Luigi Ascanelli. Entrambe nacquero nel 1904: infatti, i dubbi sull’anno di fondazione della U.S. Pro Italia, inizialmente indicato come 1906, sono stati risolti grazie al ritrovamento di una vecchia intervista al fondatore Ascanelli. Capo) e contabile del reparto della Regia Marina. Nel 1911 nacque l’Audace Foot Ball Club. Il terreno di gioco fu quello della “Piazza D’Armi”, nei pressi delle mura dell’Arsenale Militare Marittimo.

Il 27 giugno 1920 il primo incontro tra le due squadre dopo la prima guerra mondiale, si concluse con una vittoria memorabile di tre reti a zero degli audaciani sui più blasonati proitaliani, contro i quali si aggiudicarono l’intero incasso ed il pallone della gara. Teatro dell’incontro fu un terreno presso il “Monte delle Vacche”, luogo dove successivamente sorgerà l’ospedale civile. Il terreno di gioco abituale delle due squadre fu invece quello di proprietà dell’Arsenale Militare Marittimo.

Il 14 ottobre 1923 venne inaugurato il motovelodromo “Corvisea”, capace di circa 12.000 posti ed intitolato successivamente a Valentino Mazzola, brevemente transitato nella U.S. Pro Italia, in memoria del campione che fu una delle vittime della tragedia di Superga. Nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale, nacque la U.S. Arsenale Taranto, squadra composta per lo più da militari della Marina Militare, e nella stagione 1945/46 venne promossa in serie B. L’8 dicembre 1965 venne inaugurato lo Stadio Salinella, capace di oltre 25.000 posti e realizzato in soli 100 giorni utilizzando 130 km di tubi innocenti e 900 metri cubi di gradoni di legno.

Il 6 febbraio 1978, nel corso del Campionato di serie B più memorabile, morì il centravanti Erasmo Iacovone a causa di un incidente stradale, e svanirono i sogni di promozione in serie A dei tarantini. Lo stadio fu intitolato alla memoria dell’indimenticato calciatore scomparso di una squadra che annoverò, tra gli altri, anche un calciatore lucano come Franco Selvaggi, divenuto nel 1982 con la Nazionale campione del mondo in Spagna e che dedicherà tale vittoria al compianto compagno rossoblu.

L’11 aprile 1985 la società fu dichiarata fallita, anche a causa dello scandalo scmmesse scoppiato cinque anni prima e cambiò denominazione in Taranto Football Club S.p.A.. Lo Stadio Erasmo Iacovone venne rimodernato in più riprese, sostituendo la struttura fatta di tubi e gradoni con una nuova struttura in cemento armato, che ne aumentò la capienza a 27.584 posti.

Il 3 agosto 1993, dopo un nuovo fallimento che condannò la squadra al Campionato Nazionale Dilettanti, un gruppo di imprenditori locali fece nascere la A.S. Taranto 1906, e nella stagione 1994/95 vinse lo Scudetto Nazionale Dilettanti superando Catania, Viterbese e Tolentino.

Il 15 luglio 1998, dopo la messa in liquidazione di quest’ultima, nacque la U.S. Arsenaltaranto. Il 29 giugno 2000 la società fu ceduta ad una nuova cordata di imprenditori e si costituì la Taranto Calcio S.r.l.. Il 16 dicembre 2004, in seguito all’ultima asta fallimentare, viene costituita la Taranto Sport S.r.l., con conseguente restituzione del titolo sportivo da parte della FIGC. Il 6 settembre 2009, Vincenzo D’Addario, imprenditore tarantino operante nella commercializzazione online di automobili, rileva il 100% della società da Luigi Blasi, dopo una brevissima parentesi di co-presidenza. Lo scorso anno la squadra rassoblu, guidata da Davide Dionigi, è arrivata in semifinale playoff, sconfitta dall’Atletico Roma.

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