Sudtirol, contro la Spal rientra Franchini

L’FC Suedtirol del nuovo corso, ovvero quello con mister Pellegrino in panchina, sta proseguendo la preparazione in vista del posticipo a Ferrara di lunedì sera (ore 20.45, diretta su Rai Sport 1) contro la Spal, match valevole per l’11^ giornata di ritorno del campionato di Prima Divisione.

Ieri doppia seduta di allenamento per la formazione biancorossa, mentre oggi – nel tardo pomeriggio – per Brugger e compagni c’è in programma la canonica amichevole infrasettimanale.

Il 45enne allenatore di Siracusa non potrà disporre lunedì degli squalificati Alfredo Romano, Kiem e Mirri, ai quali vanno aggiunti gli infortunati Cascone, Albanese e Traorè.

Il nuovo allenatore biancorosso si può parzialmente consolare con i bollettini medici di Luca Franchini e Alessandro Furlan, i quali dovrebbero essere recuperati per la partita contro la Spal. Meno grave del previsto il problema muscolare accusato dal 27enne difensore milanese nel corso del secondo tempo del match contro il Como.

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Spezia, D’Adderio: «Felice di essere tornato»

Com’è nello stile del rientrante tecnico molisano, Salvo Fulvio D’Adderio, poche porole ma concetti ben chiari ed una gran voglia di riprendere da dove aveva lasciato, in seguito alla sconfitta di Bolzano alla 5° giornata:

“Sono sinceramente onorato per essere stato richiamato, non ci credevo davvero. Fino a ieri mattina ho svolto la mia normale giornata di padre, poi la chiamata di un numero sconoscuito. Era il Presidente che mi ha chiesto la disponibilità a tornare sulla panchina dello Spezia; non ho voluto sentir parlare di scuse, non era giusto, solo il tempo di prendere un pò di roba e mi sono avviato. E’ la prima volta che sono felice di lasciare la mia famiglia, per me questo è un vero onore, torno a quella che è stata come una seconda famiglia, dove mi hanno dimostrato calore, ma soprattutto rispetto. Il mio stato d’animo? Un misto di felicità per essere tornato, e rabbia per il tempo perso”.

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Berrettoni promette: “Verona sono tornato”

SANDRA’ – Il rientro in campo di Emanuele Berrettoni va via via avvicinandosi: l’attaccante ha iniziato a lavorare col resto del gruppo e presto sarà a completa disposizione di mister Mandorlini. “Sono stati quattro mesi un pò particolari, in cui ho cercato di lavorare sodo per rientrare prima possibile. Non è facile seguire i compagni da fuori e sentirsi impotente rispetto agli eventi. I problemi sono stati diversi, inizialmente ci siamo portati dietro la delusione dello scorso anno, durante la stagione i tanti infortuni non hanno facilitato il nostro cammino. La squadra ha le qualità fisiche e morali per riprendersi in tempo”.

L’ex Bassano Virtus subì il ko in occasione della gara d’andata col Gubbio, prossimo avversario degli scaligeri:

“Purtroppo mi ricordo tutto di quella domenica, ora si riparte. Ci vorrà un pò di tempo per recuperare la condizione ma sono più fiducioso rispetto al passato recente. Quando accadono infortuni così gravi va valutata la reazione del ginocchio quotidiniamente. Non stabilisco una data precisa per il rientro”.

Il suo ritorno garantirebbe maggior qualità al gruppo, come sottolineato spesso dagli addetti ai lavori:

“Le responsabilità non mi hanno mai messo paura, altrimenti non sarei mai venuto qui. Sono felice di sapere che ci sono stima e considerazione nei miei confronti, spero di ripagare tutto ciò”.

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Spal, finalmente tutta la squadra al completo

Buone notizie in casa Spal. Intanto, per il secondo giorno consecutivo è stata una seduta tecnico-tattica tutta al sole. In poche occasioni a gennaio è possibile stare in campo senza soffrire il freddo, ma oggi è stata una di quelle!

A riscaldare però l’animo dei tifosi spallini, c’è anche un’altra buona notizia. Per il secondo giorno consecutivo l’infermeria biancazzurra è rimasta vuota. Poco lavoro per la dottoressa Giagnori. Squadra quindi in campo dalle ore 10 alle 11.45. Tanto pallone e partitella a due versioni: con porte e senza.

La prima gara è stata disputata senza gli estremi difensori che nel frattempo lavoravano con il preparatore Alessandro Lazzarini. Poi con i portieri si è giocato in un rettangolo lungo una sessantina di metri e largo trenta. Al fischio finale tutti sotto la doccia.

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