Spezia, D’Adderio: «Felice di essere tornato»

Com’è nello stile del rientrante tecnico molisano, Salvo Fulvio D’Adderio, poche porole ma concetti ben chiari ed una gran voglia di riprendere da dove aveva lasciato, in seguito alla sconfitta di Bolzano alla 5° giornata:

“Sono sinceramente onorato per essere stato richiamato, non ci credevo davvero. Fino a ieri mattina ho svolto la mia normale giornata di padre, poi la chiamata di un numero sconoscuito. Era il Presidente che mi ha chiesto la disponibilità a tornare sulla panchina dello Spezia; non ho voluto sentir parlare di scuse, non era giusto, solo il tempo di prendere un pò di roba e mi sono avviato. E’ la prima volta che sono felice di lasciare la mia famiglia, per me questo è un vero onore, torno a quella che è stata come una seconda famiglia, dove mi hanno dimostrato calore, ma soprattutto rispetto. Il mio stato d’animo? Un misto di felicità per essere tornato, e rabbia per il tempo perso”.

Ma il compito del cinquantenne tecnico di San Martino in Pensilis non è facile: “Mi spiace per chi è dovuto andar via; so come ci si sente a dover lasciare Spezia, è una cosa che fa male. Ora ci aspettano 8 partite in cui bisogna dare il massimo, senza condizioni. Non ho obiettivi particolari, solo il lavoro. Nelle mie due ultime partite quì, forse avevo smarrito il coraggio, quel coraggio che mi ha sempre contraddistinto. Ma il coraggio te lo da chi ti circonda, chi ti è vicino e crede in te. Ricreamo il coraggio per i nostri giocatori, ora è la cosa più importante; ed in questo i tifosi sono fondamentali, ridiamo l’entusismo ai nostri ragazzi. Troverò alcuni giocatori che non conosco, ma i ‘vecchi’ credo siano svantaggiati perchè io sono come un arbitro: con chi conosco sono più intransigente, anzi ci vado contro. Le mie scelte saranno fatte per ottenere il meglio, siamo tutti in ballo, da oggi si riparte da zero”.

Fonte: Ufficio Stampa Ac Spezia

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