Triestina, Domenicali il precario e la querelle Aletti-De Angelis

La clamorosa sconfitta interna contro il Barletta ha aperto ufficialmente le porte alla crisi in casa Triestina: sul banco degli imputati è finito immediatamente il tecnico degli alabardati, Gian Cesare Discepoli il quale continua a vivere ore di assoluta incertezza. La società, nella figura del patron Sergio Aletti, non ha apprezzato la maniera in cui la squadra si è espressa contro i pugliesi, in grado di sbancare il Nereo Rocco in virtù di una prestazione tatticamente impeccabile.

Nove punti in classifica pongono la Triestina a metà graduatoria: il gioco non decolla nonostante la prolificità delle punte e pare sempre più evidente il fatto che la squadra non conosca mezze misure. Nessun pareggio: è forse la dimostrazione più significativa di come gli uomini di Discepoli fatichino a rimettere in sesto le gare che si mettono male o tutelare il risultato quando capita di passare in vantaggio.

A fronte delle tre sole vittorie, le sconfitte sono cinque: dopo il successo di due settimane fa contro il Latina, la Triestina ha perso concentrazione e determinazione, uscendo prima sconfitta dal Matusa di Frosinone e poi subendo la seconda battuta d’arresto interna contro il Barletta dopo quella con la Carrarese.

Al termine del match c’era stato un summit per fare un po’ di ordine: nella circostanza si è deciso il silenzio stampa precluso solo ad Aletti che ha reso pubblica la propria delusione:

“Chiedo scusa alla città e alla tifoseria”,

ha dichiarato, riservandosi tempo per decisioni significative. Allo stato attuale non si è risolto nulla: Aletti sembra voler analizzare la situazione con lucidità ma Aletti è altresì coinvolto in una querelle tinta di rosa che rischia di scombussolare ulteriormente un ambiente già frastornato.

Nello specifico – a cavallo tra una storia d’amore finita male e un rapporto professionale che rischia di risetirne pesantemente – la ex compagna di Aletti, Cristina De Angelis, ritiene di essere ancora il presidente della società alabardata sebbene il Cda convocato lo scorso venerdì abbia sancito che il patron del club sia in realtà proprio Aletti per esautorare al contempo la donna da ogni ruolo attivo nel club.

La donna accusa Aletti di sottrazione e sparizione di fondi societari, Aletti si è rivolto alla polizia per allontanatre la donna dalla sede del club. Pare una telenovela. O uno di quei film a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta. Il titolo sceglietelo voi, a me tornava alla memoria “La soldatessa alle grandi manovre” e parafrasando, la soldatessa diventa lei. La presidentessa. Solo che. Di là c’era Edwige Fenech, e di qua. Di qua “solo” Cristina De Angelis. Oppure l’altro. Proverbiale: Oronzo Canà dell’Allenatore nel pallone mentre si dimena tra il presidente – Borlotti – e la presidentessa. E allora. Allora, viene da pensre, povero Domenicali.

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