Vietato amare Taranto

Il “sette giorni di cattivi pensieri” di domenica 26 febbraio 2012 – testata “Repubblica“, firma Gianni Mura – torna sulla decisione della Lega Pro di revocare al Taranto Calcio l’autorizzazione di giocare la sfida del Liberati contro la Ternana con la maglia che recitava lo slogan “RespiriAMO Taranto“. Nell’impossibilità di linkarlo in alcun modo, riproponiamo testualmente parte dell’articolo che ha per titolo “Vietato amare Taranto – Che brutta aria tira in Lega Pro”:

Ternana-Taranto, Prima divisione girone A. La prima contro la seconda, ieri, un po’ come Milan-Juve. Il derby dell’acciaio, anche. Il risultato 1- 1, qui non interessa. Un gruppo di tifosi del Taranto aveva raccolto circa 10 mila euro. Un sondaggio online aveva varato uno slogan, “RespiriAMO Taranto”, che riuniva amore per la squadra ma anche per la città, in costante emergenza per via delle emissioni di un complesso metallurgico: impennate di tumori, di morti per cause di lavoro o di semplice vicinanza all’impianto (quartiere Tamburi). Ieri i calciatori del Taranto volevano giocare con quello slogan sulla maglia. La Lega calcio Pro, cui era stata chiesta l’autorizzazione, prima la concede e poi la nega. Perché? Lo spiega, si fa per dire, un fax del 24 febbraio, oggetto «diniego provvedimento di autorizzazione sugli indumenti da gioco dello slogan “Respiriamo Taranto”» e firmato (spero non scritto) dal direttore generale Francesco Ghirelli. Stralcio: «Con la presente si ritiene doveroso precisare che, ai sensi di quanto previsto dalla Circolare di Lega Pro del 1 Luglio 2011, è espressamente vietata “la pubblicità a scopi politici”. In conseguenza poi delle segnalazioni ricevute, ci siamo visti costretti a porre in atto un’indagine al fine di accertare l’effettiva portata dello slogan da Voi proposto per l’apposizione sulle maglie da gioco. È stato sufficiente prendere visione su quanto riportato sul sito web denominato www.tarantosupporters. it per ravvisare connotati di natura politica: si legge infatti che la frase è stata “concepita dal Comitato per Taranto e letta in occasione delle manifestazioni ambientaliste…frase che racchiude tanti significati…veleni che ammorbano Taranto… l’inquinamento del suolo adiacente la grande industria…”. Dette circostanze, a noi ignote al ricevimento della Vs. richiesta ed emerse solo successivamente all’esito degli accertamenti come sopra effettuati, ci hanno portato ad assumere – senza indugio – il provvedimento di revoca già trasmesso ». Ho trascritto quasi integralmente, puntini di sospensione e Vs. inclusi, perché il linguaggio burocratico ha un suo perverso fascino. A me pare molto più politica la revoca della Lega dell’iniziativa dei tifosi del Taranto, politica sì, ma nella derivazione da polis. Politica in una città che registra più leucemie e tumori delle altre, in Puglia. Una situazione più volte raccontata da giornali e tv, solo alla Lega calcio non ne sapevano nulla. Tutto sommato, voto 0,5.

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