Il boss tradito dagli sms sulla partita di calcio

Due messaggi inviati dal cellulare per dire che proprio no, l’espulsione dei suoi due figli – per zuffa – nella gara che vedeva impegnata la sua ex squadra nel campionato di promozione calabrese, il Marina di Gioiosa Ionica, non era stata giusta.

È così che il boss della ‘ndrangheta, Rocco Aquino, si è tradito: due sms indirizzati a una trasmissione televisiva con cui contestava la decisione arbitrale nei confronti dei pargoli in quota alla società di cui era presidente prima che ne fosse dichiarata la latitanza, hanno messo in allerta le forze dell’ordine.

Il primo messaggio, inviato in forma anonima, non era stato preso in considerazione, allora è stato spedito un secondo sms di simil contenuto ma, stavolta, firmato “un dirigente”.

E quel messaggio, trasmesso in tv, lo hanno letto anche i carabinieri i quali hanno appurato che era stato inviato dall’utenza di un parente del boss che si trovava nell’appartamento dello stesso Aquino. Operazione scattata, Aquino era all’interno del bunker allestito nel sottotetto dell’abitazione.

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