Caso Dicuonzo, parla patron Manniello

“Intendiamo protestare contro la squalifica, di sei giornate, comminata al nostro tesserato Stefano Dicuonzo – così esordisce il Presidente della Juve Stabia Franco Manniello – ed in particolare sottolineare che non è assolutamente vero ciò che è stato riportato nel referto arbitrale ovvero che il calciatore avrebbe dato uno schiaffo sul fianco del direttore di gara”. Le immagini televisive non possono che confermare la tesi della società: ”Mi dispiace che ci sia stato un accanimento gratuito nei confronti di un ragazzo di 25 anni che, probabilmente, inciderà sulla sua carriera. Esaminando gli episodi della gara Foggia-Gela, nel corso della quale ci fu una vera e propria rissa e soprattutto il gesto di Cassano che fece il gesto delle due dita all’arbitro e lo insultò pesantemente minacciandolo di violenza fisica, mi sento di poter affermare, con estrema tranquillità, che Dicuonzo non ha fatto nulla che possa giustificare una sanzione così pesante”. Il Presidente con l’occasione suggerisce: “Ritengo che sia opportuno valutare l’introduzione della prova-tv anche nella nostra categoria”.

 La società però ci tiene a sottolineare un concetto basilare: ”Non siamo di fronte ad un complotto contro la Juve Stabia – precisa Franco Manniello – chiediamo solo chiarezza e giustizia”. Il Presidente prosegue svelando un particolare a proposito dell’assistente dell’arbitro: “Non voglio alimentare la cultura del sospetto però mi chiedo come mai il signor Fascetti di Reggio Calabria, che già ci aveva penalizzati in maniera chiara nella gara Juve Stabia – Foggia (mancata concessione di un calcio di rigore per atterramento di Mbakogu, omessa espulsione del portiere della squadra pugliese pur avendo commesso un fallo da ultimo uomo) si sia stranamente astenuto, in quella sede, dal comminare una pena pecuniaria nei miei riguardi pur avendolo io stesso contestato apertamente. Ciò potrebbe indurmi a pensare ad una sorta di premeditazione nei nostri confronti. Mi sento di chiedere giustizia per Di Cuonzo il quale, pur essendosi comportato in modo sbagliato nei confronti dell’avversario, non merita una simile decisione”. La Juve Stabia si attiverà, nelle sedi competenti, per tutelare Stefano Dicuonzo: ”Intraprenderemo un’iniziativa legale per fare chiarezza e giustizia e per affermare la necessità, visti i sacrifici economici che vengono fatti per gestire una squadra di Lega Pro, che sia garantita una equità di trattamento. Ci stiamo impegnando tantissimo per lanciare messaggi educativi, in campo sportivo, per cui ci tengo a non vanificare questo lavoro”.

Fonte: Ufficio Stampa Ss Juve Stabia

 

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