Benevento – Taranto 2-1: La Camera (2) replica a Guazzo; espulso Bremec, Baican disastro. Traversa Chiaretti. Cia, gol annullato. Gara sospesa per 20′, black out impianto illuminazione. I locali salgono a 9 in classifica

Posticipo della decima giornata di Prima Divisione A

Stadio Ciro Vigorito

Benevento-Taranto 2-1

11′ pt Guazzo (T), 17′ pt e 13′ st rig. La camera (B)

La Ternana l’ha messa su un piatto d’argento. Ora tocca al Taranto, sebbene il compito non sia dei più agevoli. A far gli ospiti, nel corso della sfida in posticipo serale a chiudere la decima di Prima Divisione A, sono i pugliesi ma gli onori di casa spettano a un Benevento che non può più nascondersi né fingere che tanto. Tanto il punto basta e avanza.

Gianni Simonelli e Davide Dionigi hanno preparato la partita nel migliore dei modi e, buttato l’occhio verso le sorprese riservate dalla domenica di Lega Pro, si son pure fatti due conti. Il primo, griffato di rossoblu: la Ternana, si diceva, l’ha messa lì così. A metà tra un assist e un tiro cross. E l’occasione – che il più delle volte fa l’uomo ladro – non è di quelle da disdegnare. Il secondo, giallorosso beneventano: adesso le scusanti non esistono più. Né possono bastare i conti depauperati dai punti di penalità perché la classifica dice che i campani bazzicano nelle ultimissime posizioni.

Il Benevento, che è reduce da due sconfitte consecutive, non ha mai perso in casa, il Taranto non lo ha mai fatto fuori: in questi casi il pari diventa minaccia che incombe con estrema facilità. I padroni di casa ritrovano La Camera ma non potranno disporre di Pintori.

In difesa Signorini, Rinaldi e Siniscalchi sono in ballottaggio per due maglie. Torna anche Sy rientrato dal viaggio del dolore dopo la morte del fratello.

Dalla parte opposta, Dionigi recupera Coly che rimpiazzerà nel centro della difesa Di Bari: due i ballottaggi. Sciaudone o Di Deo a centrocampo; Girardi o Guazzo in avanti.

LA SFIDA. Altinier vs. Rantier è duello che entusiasma per la capacità dei due attaccanti di essere decisivi e prolifici. Se problemi di condizione hanno finora frenato il beneventano, il francese in quota al Taranto ha già avuto modo di essere decisivo nel corso del primo scorcio di stagione.

GLI ESTREMI. Vita diametralmente opposta, quella dei due estremi difensori di Benevento e Taranto. Da un lato, Baican non può affatto essere sereno se è vero che con i dodici gol subiti dai campani, quella beneventana è retroguardia che incassa oltre un gol a partita. Dall’altro, Bremec è messo a tutela della retrogurdia meno perforata: tre reti incassate finora. Chi segue nella speciale classifica dell’inviolabilità è la Pro Vercelli: solo sei le marcature subite dai piemontesi.

LA NASCITA, LA MORTE. Gioia da una parte, amarezze dall’altra: se Coly torna a calcare i campi di gioco dopo aver ssmaltito un infortunio e con la gioia inappagabile di essere diventato padre, il francesino del Benevento, Sy, proverà a dmenticare sul campo l’immenso dolore causato dalla morte del fratello.

Le formazioni ufficiali:
Benevento (4-4-2): Baican; Pedrelli, Siniscalchi, Signorini, Anaclerio; D’Anna, Rajcic, La Camera, Cia; De Risio, Altinier.
Taranto (3-4-3): Bremec; Sosa, Coly, Prosperi; Garufo, Giorgino, Sciaudone, Rizzi; Chiaretti, Guazzo, Rantier.

Discreto colpo d’occhio allo stadio Vigorito: gli spettatori dovrebbero superare di poco le tremila unità.

Partiti: le prime iniziative sono di marca ospite ma le conclusioni tentate dalla corazzata offensiva tarantina nonsono precse anche perché arrivano da distanze notevoli. I primi minuti di gioco son oin ogni caso di attendismo e tattica: i locali mostrano prudenza, gli sopiti paiono determinati.

Al 5′ ci prova D’Anna ma la conclusione non inquadra la porta avversaria. Bremec non deve neppure intervenire.

10′: erroraccio di Baican in uscita dai pali, il Taranto colpisce una clamorosa traversa con Chiaretti. E’ il primo grande pericolo corso dai locali ed è coinciso on la prima vera palla gol (seppur fortuita) dell’incontro.

11′ Vantaggio Taranto con Guazzo che è il più lesto a incunearsi nell’area avversaria ed approfittare di uno svarione della retroguardia.

Baican, fino a ora, il peggiore in campo.

17′: pareggio locale con La Camera che tocca un pallone calciato su punizione in centro area. Pare che nessun altro abbia toccato.

28′: ancora La Camera, che ha preso per mano il Benevento ma la conclusione dalla distanza è fuori.

E’ una fase di gioco che evidenzia come il match no sia ancora decollato: si vive di sfurite e iniziative in velocità ma non si assiste a manovre corali ben delineate. Mancano 5′ all’intervallo.

Fine primo tempo: 1-1 tra Benevento e Taranto.

Ripresa iniziata, ci si attende un itmo più elevato anche perché l’occasione è ghiotta per entrambe le formazioni. Il pari, risultato allla vigilia più pronosticato, serve a poco soprattutto al Benevento. Tocca ai locali agire affinché le resistenze dei pugliesi crollino una alla volta.

7′. Per ora, il nulla eccezion fatta per una punizione di Cia che termina parecchio sopra la testa di Bremec.

12′ cambia la gara. Espulso Bremec per fallo su Altinier, rigore Benevento. La Camera dal dischetto non lasscia scampo a Maraglino, subentrato per Rantier.

Ora per il Taranto è match in salita.

19′ Rete annullata a Cia per sbandierata del guardalinee: bella, nella circostanza, l’intuizione di Altinier.

21′. Ci prova Chiaretti, conclusione a lato.

Il Benevento sembra controllare il vantaggio nel migliore dei modi e l’uomo in più è una manna che i locali sembrano sfruttare al meglio.

Dionigi gioca le carte Antonazzo e Giorgino, elementi che garantiscono quantità.

Altinier al 25′ si divora il terzo gol, poi la gara viene sospesa per un evidente abbassameno delle luci . Si attende la ripresa. Poche novità, ci si attende da un momento all’altro che le luci tornino a fare il proprio mestiere. Se entro 45′ dal guasto no cambia nulla, i locali rischiano il ko a tavolino.

Si torna a giocare.

Ultimi dieci minuti di marca locale, il taranto rischia più volte di capitombolare.

Finisce così: 2-1 per il Benevento.

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