Benevento – Taranto 2-1: La Camera (2) replica a Guazzo; espulso Bremec, Baican disastro. Traversa Chiaretti. Cia, gol annullato. Gara sospesa per 20′, black out impianto illuminazione. I locali salgono a 9 in classifica

Posticipo della decima giornata di Prima Divisione A

Stadio Ciro Vigorito

Benevento-Taranto 2-1

11′ pt Guazzo (T), 17′ pt e 13′ st rig. La camera (B)

La Ternana l’ha messa su un piatto d’argento. Ora tocca al Taranto, sebbene il compito non sia dei più agevoli. A far gli ospiti, nel corso della sfida in posticipo serale a chiudere la decima di Prima Divisione A, sono i pugliesi ma gli onori di casa spettano a un Benevento che non può più nascondersi né fingere che tanto. Tanto il punto basta e avanza.

Gianni Simonelli e Davide Dionigi hanno preparato la partita nel migliore dei modi e, buttato l’occhio verso le sorprese riservate dalla domenica di Lega Pro, si son pure fatti due conti. Il primo, griffato di rossoblu: la Ternana, si diceva, l’ha messa lì così. A metà tra un assist e un tiro cross. E l’occasione – che il più delle volte fa l’uomo ladro – non è di quelle da disdegnare. Il secondo, giallorosso beneventano: adesso le scusanti non esistono più. Né possono bastare i conti depauperati dai punti di penalità perché la classifica dice che i campani bazzicano nelle ultimissime posizioni.

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Taranto – Monza diretta web 2-1

Taranto – Monza 2-1
5′ Cusaro (M), 34′ Chiaretti (T), 44′ st Rantier (T)

L’obiettivo e l’imperativo in casa rossobù é tornare a vincere. E, nel match casalingo contro il Monza, anche i bookie la vedono in questo modo. I rossoblù, in virtù della migliore posizione di classifica e del rendimento messo in mostra durante questo primo scorcio di campionato, godono dei favori del pronostico (1.57).

Alta dunque l’offerta nel caso in cui i “rossi” brianzoli dovesso riuscire ad abbandonare indenni lo Iacovone (3.50), così come per l’affermazione esterna di Cattaneo e compagni (7.00). Nella domenica nella quale il Taranto ritrova in panchina il tecnico Davide Dionigi, è importante al contempo ritrovare la via del gol smarrita da ben due turni.

A Girardi, al rientrante Chiaretti e al francese Rantier tocca il compito di far tornare il sorriso ai tifosi rossoblù. Gli allibratori però continuano a non credere in un match dai tanti gol, piazzando l’Under solo ad 1.58 e sparando alle stelle la valutazione relativa all’esito Over che si assesta su un mirabolante 2.30.

Betfair.it di fissa invece la stima relativa al Pari su un vantaggioso 1.87. Poco distante, invece il Dispari fermo sul “solito” 1.80. Incertezza anche sulle scommesse Goal e NoGoal. Se da un lato sembra difficile che il reparto d’attacco lombardo possa superare la granitica difesa rossoblu, dall’altro l’imbrevedibilità del calcio consiglia comunque prudenza. Better piazza il Goal a 2.00 mentre offre il NoGoal a 1.70.

Prudenza anche nelle giocate sul risultato esatto. Il ritorno alla vittoria dei rossoblù con il minimo scarto non appaga la fantasia degli scommettitori (solo 4.75). Ben più conveniente sarebbe puntare su una goleada rossoblù (3-0 a 10).

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Pro Vercelli – Taranto diretta web 0-0

Questo pomeriggio a Vercelli il Taranto vuol provare a dimenticare la prima sconfitta stagionale di mercoledì allo Iacovone contro la Ternana, che ha condizionato negativamente la settimana rossoblù. Ma nonostante qualcuno abbia paventato poca serenità nel gruppo dopo la sconfitta, il tecnico Dionigi si é mostrato molto tranquillo per effetto dell’eccellente classifica e del brillante avvio di campionato.

Gli uomini di Davide Dionigi dovranno soffrire e pungere, indietreggiare e rilanciare, scegliere la strada della compattezza e dell’aggressività, perché molto dipenderà dall’atteggiamento in campo dei suoi interpreti fin dal primo minuto e dalla capacità di pressare e far gol alla prima circostanza utile.

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Taranto – Ternana diretta web 0-1

Taranto – Ternana 0-1

Un anelito di fiato. Include onore e gloria. Gloria di padri e figli impressi nella storia. Tra le pendici di una cima maestosa lo sguardo volge su. Più su. E come fosse il Poeta – non ti curar di loro – gli occhi fuggono via. Nell’immenso blu notte che spalanca le porte di una percezione in grado di elevare. L’erba – per una volta – è quella del campo verde. Dove si assiste a meccanismi di vita vissuta.

Dove insistono gli ingranaggi di una comunità che si unisce. Si unisce e non divide. Impera, Taranto. Anche stasera, impera e detta legge in barba a quel che accadrà. Che non sarà una vittoria a incidere di più. Che non sarà una sconfitta a sminuire un tragitto. Semmai, la dignità.

Traslata in chi quella maglia l’indossa quale simbolo emblematico di un popolo. Centra il calcio giocato, poi si trascende. Uno di fronte all’altro. Come nelle migliori tradizioni di uomini che diventano uomini. Taranto con l’Ilva a un tiro di schioppo, con la voglia di inquinare chi inquina, con trascorsi di sofferenza e umiltà sanciti dalla Storia grande di una popolazione che sa fare fatica. Essere uomini. Non conta la buona volontà né bastano professioni di fede. Semmai, i duroni alle dita, il sudore alla fronte. Il mare a un tiro di schioppo, Taranto. Come fosse Terni, senza il mare. Ma con le stesse piaghe alle mani, gocce di sudore che puzzano di acciaierie. E anche lì, con la dignità, ci si fa i conti giorno e notte. Pare solo calcio, invece col fischio. Dentro, a ben vedere, c’è una vita da agire.

Buonasera dallo stadio Erasmo Iacovone.

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Carpi – Taranto 0-2: Guazzo e Di Deo

Carpi – Taranto 0-2
Reti: 7′ st Guazzo, 32′ st Di Deo

Se mezza Taranto ha deciso di prendere il primo mezzo di trasporto disponibile e recarsi in terra emiliana, laddove il cartello di benvenuto segnala che si è appena valicato l’ingresso in Carpi prima di giungere a destinazione (si gioca a Reggio Emilia), un motivo deve pur esserci. Noi ne troviamo in realtà più di uno, ma ci va di partire da un nome  e un cognome.

Perchè sono il nome e il cognome di chi – tra le pagine della memoria calcistica e sportiva – un posto di rilievo l’ha e ce l’avrà sempre. Erasmo Iacovone, deceduto giovane. Deceduto presto. Sembra la sciagura toccata in destino a parecchi altri uomini. Parecchie altre donne cui va l’inevitabile pensiero. A volte, quel che si evince dalle dinamiche di una vita infelice è il fatto che l’esistenza stessa si trovi a fare i conti con una sorte maledetta. Indicivbile. Inimmaginabile.

Quella di Iacovone è stata a tal punto beffarda da mettergli addosso l’etichetta del bomber, da lasciargli gustare un destino roseo mentre scorazzava nelle metà campo avversarie e poi portarlo a fare i conti con l’incommensurabile tragedia che non deve accadere. Nemmeno trentenne, Iacovone è deceduto in seguito a un incidente stradale. Nel segno dei quel nome, di quel cognome, Carpi e Taranto vivono un legame inscindibile e duraturo. Perchè è tra Taranto e Carpi che si delinea la vita del fu. Tributo significativo, amore incondizionato, il nome di uno stadio che non potrebbe chiamarsi altrimenti: gli ottocento che hanno mosso i prpri passi – da Taranto a Carpi – lo hanno fatto anche per questo. La squadra, vero, ma la squadra è amore incondizionato per la città. Per la tradizione. Per le origini e la provenienza. Carpi ha saputo accogleire al meglio. Carpi ha garantito rispetto doveroso. Carpi ha saputo ribadire al calcio giocato che le verità raccontate dalla classifica, dal campionato sono dettagli trascurabili. Se il confronto è, ad esempio, con quel gigante (anche nella sfortuna di Iacovone.

  • Buon giorno da Reggio Emilia, dove il tempo sembra reggere alle insidie di un ottobre strano. Più incline alle mitigate primaverili che ai colpi di vento dell’autunno inoltrato.

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Taranto – Viareggio 2-0

Prima Divisione A quinta giornata
Stadio Iacovone, Taranto. Il live

Taranto-Viareggio 2-0
Rete: 8′ pt e 3′ st Rantiel (T)

Il Taranto torna a giocare tra le mura amiche ospitando i toscani del Viareggio, formazione che punta alla salvezza, nella quinta giornata del campionato di Lega Pro Prima Divisione girone A. Un match da giocare più con la testa che con le gambe e la tecnica. In più, ci sarebbe da “vendicar” il 2-0 subito a Viareggio nella scorsa stagione, sicuramente la partita più brutta di tutta la gestione Dionigi.

Scelte oramai praticamente fatte per il tecnico modenese: Di Bari confermato al centro della difesa, Sciaudone in mezzo al campo accanto a Giorgino, confermato il tridente d’attacco Chiaretti-Girardi-Rantier.

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