Pisa, Battini: “Cuoghi a rischio esonero? No”

E’ scattato l’allarme in casa Pisa ma la panchina del tecnico Stefano Cuoghi non è ancora messa in discussione. La società ha infatti comunicato che, nonostante il terz’ultimo posto in graduatoria e la zona retrocessione che incombe con sempre maggiore veemenza (15 punti in 14 partite, la media di poco più di un punto a gara), non sono previste decisioni eclatanti.

E’ soprattutto in casa che il Pisa non brilla e ha ottenuto la miseria di 2 vittorie: più comprensibile – seppure i numeri siano ugualmente disastrosi – la situazione esterna con 5 pareggi e una sola sconfitta a fare pandan con lo zero alla voce vittorie. Ieri sera la squadra ha fatto il massimo contro un avversario come il Lanciano difficile da affrontare e in corsa per ben altri obiettivi.

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Lanciano, Camplone: “A Pisa si poteva vincere”

Il Lanciano è riuscito a incamerare il sesto punto in trasferta (su altrettanti pareggi, ancora nessuna vittoria) pareggiando 1-1 in Toscana contro il Pisa (posticipo di Prima Divisione girone B). La gara ha visto gli abruzzesi rincorrere i nerazzurri in seguito alla rete di Carparelli, giunta dopo un quarto d’ora.

A riequilibrare il risultato ci ha pensato Mammarella nella ripresa. A bocce ferme e verdetto definitivo, il tecnico dei quinti in classifica, Andrea Camplone, si è concesso ai microfoni della stampa affrontando lui solo (il Pisa è ancora in silenzio imposto dalla società) i giornalisti. Non ha perso tempo, Camplone, e ha immediatamente espresso la sua soddisfazione nonostante sperasse di sbancare il Romeo Anconetani:

“Continuiamo a pareggiare e questo sta quasi diventando un problema, anche perché in tante partite ci diamo da fare, costruiamo occasioni, ma alla fine ci dobbiamo sempre accontentare. Quella contro il Pisa è stata una gara strana, abbiamo giocato meglio nel secondo tempo contro un avversario che aveva bisogno di punti per uscire da una situazione di classifica deficitaria”.

Riavvolgendo il nastro della gara, il tecnico degli abruzzesi è convinto che qualcosa sia andato storto.

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Lucchese, Mariotti: “Chiedo scusa ai tifosi”

Alessio Mariotti osserva Marotta andare in gol dopo 49′ di gioco. Emozione multipla, per un vantaggio atteso con veemenza e, va detto, sensazioni forti se capita di aver fatto gol nel mezzo di una plateale contestazione da parte della propria tifoseria.

Lucchese in avanti, è lì che succede un fatto. Nel girone B di Prima Divisione, i toscani erano chiamati a battere il Foligno per spazzare via il più velocemente possibile una drammatica posizione di classifica (terz’ultimo posto a 13 punti, diventeranno sedici alla fine del match).

Missione compiuta in maniera efficace: un 3-0 nel corso del quale i locali – se hanno sofferto – lo hanno fatto all’inizio. Poi, ordinaria amministrazione. Eppure, in occasione della rete di Marotta – fingere non si può – qualcosa è successo: lo stesso Marotta è stato raggiunto dai compagni per festeggiare il vantaggio, Mariotti (il difensore) si è rivolto verso la sua gradinata e s’è lasciato andare a un gesto (ha intimato il silenzio provocatorio) servito a scaldare ulteriormente gli animi.

Beccato per tutta la gara, Mariotti ha avuto modo di provare a spiegarne le motivazioni sulle colonne della Gazzetta Lucchese. Dice Mariotti:

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Hellas Verona, Mandorlini e Le Noci: “La squadra è viva”

Andrea Mandorlini, subentrato a Giuseppe Giannini sulla panchina del Verona, ha esordito in maniera assolutamente positiva visto che fare risultato sul campo della Spal pareva quantomeno proibitivo.

Invece, l’ex Cluj, approdato nella società veneta lo scorso 9 novembre con l’obiettivo imposto dalla dirigenza di ottenere il salto di categoria, può già essere soddisfatto. L’esperienza in Prima Divisione A comincia con un 1-1 che ha mostrato un buon Verona e consentito al ravennate di mettere su taccuino più di una nota lieta. Le parole del tecnico a partita archiviata:

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Verso Salernitana-Ravenna, Sabato: “Avanti così”

Il Ravenna sembra aver messo da parte il periodo storto e, con il secondo successo consecutivo nel campionato di Prima Divisione A ottenuto stavolta ai danni del Lumezzane per 2-1 ha ritrovato il morale per risalire la classifica. Di certo i romagnoli non hanno attraversato un momento felice, a tal punto da trovarsi in una situazione di classifica delicata. 14 punti valgono il quart’ultimo posto in coppia con il Pavia, la prossima tappa si chiama Salerno, con gli amaranto reduci dal ko di Alessandria (3-1). Il difensore Roberto Sabato invita i compagni a non cullarsi troppo tra le braccia delle recenti prestazioni e di riservare la massima concentrazione alla squadra campana.

“Domenica ci è andata bene, perché finalmente la fortuna è tornata a girare dalle nostri parti, ma ci stiamo mettendo anche del nostro. Non dico soltanto nell’ultimo match, ma anche nel corso di quello contro la Reggiana la squadra si è espressa su buoni livelli ritrovando quella sicurezza tattica e mentale di cui aveva bisogno”.

Sabato sa che la strada per la salvezza è lunga:

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Verso Barletta-Viareggio, Sciannimanico: “Molte assenze ma niente alibi”

Sfida da brividi quella di domenica per il Barletta che riceve il Viareggio in un match che i pugliesi dovranno affrontare da ultimi in classifica (11 i punti fin qui racimolati su 14 giornate utili) ma soprattutto con una lunga lista di indisponibili.

Il morale però è decisamente migliore dopo il successo colto in trasferta a Foligno per 0-2 che ha riacceso un barlume di speranza e l’entusiasmo dei tifosi. Contro i toscani è uno scontro diretto in ottica salvezza: i bianconeri hanno soltanto tre punti in più dei padroni di casa, ma suona l’allarme per gli infortuni.

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