Pavoletti al decimo gol con il Lanciano

Tra i cannonieri del girone B di Prima Divisione c’è anche lui, Leonardo Pavoletti del lanciano, che è appaiato in testa alla marcatori in compagnia di Simone Corazza e di Denis Godeas. Per il bomber della squadra di Carmine Gautieri, altra rete fondamentale: se non fosse stato per il suo gol il Lanciano avrebbe perso il terzo posto in classifica.

La gara contro il Bassano (che non merita la classifica che ha) è stata risolta dal goleador nel terzo minuto di recupero e ha regalato tre punti cruciali in ottica play off (ma da qui in avanti, tutti i punti saranno decisivi). Immediate per lui le parole di stima di mister Gautieri:

Pavoletti ha grandi qualità fisiche, tecnicamente è un ottimo attaccante e un combattente”.

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Lanciano – Bassano quanti assenti

Lanciano-Bassano

Il Lanciano si proietta col piglio della grande squadra verso la sfida contro il Bassano.

C’è da riprendere la marcia di avvicinamento al Siracusa e, in attesa che il calciomercato faccia registrare i primi innesti (si parla con insistenza di Stefano Giacomelli dal Pescara e Salvatore Caturano dalla Nocerina), l’obiettivo degli uomini di Carmine Gautieri resta quello di non adagiarsi sugli allori e ripartire con lo stesso slancio della prima parte di stagione.

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FeralpiSalò-Lanciano Montella e Improta a caccia di gol

FeralpiSalò-Lanciano

Il FeralpiSalò, dopo la bella prova di Frosinone che è valsa tuttavia solo un punto, cerca di ritrovare la via maestra di un corso lineare volto verso una salvezza da conseguire con unghie e denti.

Che di fronte si pari il Lanciano secondo in classifica, tuttavia, non è dettaglio di poco conto.

Le ultime dai campi riportano un Remondina impegnato a fronteggiare l’emergenza dettata dalle assenze importanti di  Sedivec e Muwana, mentre in attacco è in dubbio Defendi con il possibile utilizzo di Montella dal primo minuto.

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Lanciano Siracusa tra i pali abruzzesi c’è Amabile

Lanciano-Siracusa

Big match che può significare qualcosa di più di una di per sè fondamentale sfida per il vertice: è scontro diretto tra le prime due forze del campionato e garantirebbe anche – in caso di vittoria – consapevolezza e sicurezza ulteriore per la formazione in grado di strappare i tre punti.

Il Lanciano, dopo l’impresa contro il Pergocrema e dopo aver liquidato in Coppa Italia la Ternana in casa sua, cerca di far cadere l’imbattibilità del Siracusa che dura ormai da sei giornate (ultima sconfitta, alla nona di campionato, contro il Sud Tirol tra le mura amiche).

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Lega Pro a tutto Abruzzo: Lanciano e L’Aquila, bello vederle in alto

Lanciano primo in Prima Divisione B, L’Aquila in testa alla graduatoria di Seconda Divisione B

  • Perché in certi casi, è meglio non fare la conta. Quando sono tragedie che toccano in senso stretto e in senso lato.
  • E poi, perché lingua batte dove il dente duole. Allora.
  • Allora nel 2009 si andava ripetendo che “abruzzese anch’io“, sperando che bastasse una piccola ma sentita condivisione dell’immane dolore per mettere a posto tutto. Invece.
  • Invece, la conta, è meglio non farla. Di chi ha pagato con la vita e di chi sta pagando quotidianamente il concatenarsi di mancanze e disillusioni, promesse mai mantenute e lungaggini che vattelapesca. Non c’è retorica nè banalità: lasciare che il calcio presti il fianco e inzupparsi della gioia – che non basta, vero. Non basta ma aiuta – di questo Abruzzo che va, e va, e va piace eccome. Perché i dettagli, poi, si incastonano in contemporanea che neanche te lo puoi spiegare: ci metti il Pescara di Zdenek Zeman, il Pescara che pare Zemanlandia versione 2011, e l’incommensurabile sensazione di benessere si allunga. Non fa miracoli, il calcio. Ma aiuta. A lenire, unire, frantumare discrepanze e trovare serenità.
  • Ben poca cosa se il metro di paragone diventa quel che avrebbe doivuto fare – e non ha fatto – la politica.
  • Ma il cammino a piccoli passi sa essere pratica in grado di modellare carattere e virtù. Garantire tempra. Tenere costantemente in vita. Sono dettagli se messi al fianco dell’irruenza della storia Grande. Ma è con il procrastinarsi delle circostanze particolari che poi si fa la storia.
  • E la conta. La conta meglio non farla.
  • A meno che non sia di buon auspicio. 22, Lanciano; 34, L’Aquila.
  • Sembrano solo numeri a due cifre. Invece, sono parecchio altro.

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Lanciano, Mrs Maio & Mr. Turchi

Interessante l’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport – edizione 18 novembre – da Valentina Maio, presidente del Lanciano calcio dal maggio 2008. Sulle maniere con cui appellarla, ci si sbizzarrisca: Lady capolista, visto l’andazzo della squadra, andrebbe più che bene.

La ventottenne, oltreché esempio positivo di un mondo che apre ai giovani, è al contempo simbolo di un universo femminile in grado di farcela – e bene – laddove investito di responsabilità importanti. Scalare i vertici del panorama calcistico è, del resto, difficile il doppio se è vero – come lo è – che resta, quello del pallone che conta, ambiente intriso di maschilismo puro.

Non solo, la Maio si trova a vivere – e superare con facilità, perché chi ama, direbbe Benigni, ha sempre ragione – anche il conflitto di dirigere il club nel quale milita un certo Manuel Turchi, che proprio indifferente non le è da ormai 10 anni. I due, infatti, sono marito e moglie.

A stralci, proponiamo i contenuti di una intervista che è parsa, lo si ribadisce, piacevole e ricca di spunti che sanno entrare nel contesto del calcio e trascendere per spaziare altrove.

IL MOTTO E LE COSE DETTE

“Il calcio mi ha insegnato che due più due fa quattro e, proprio perché nel 2008 avevo detto che in quattro anni saremmo arrivati in B e non ci siamo riusciti, ora non sogno più e dico che l’obiettivo di quest’anno è la salvezza. A maggiuo avevo messo la rosa in vendita: ero delusa. Poi ne abbiamo venduti 11 e siamo ripartiti da due assiomi: la forza dei giovani e l’esperienza di chi conosce la categoria”.

IL CONSORTE

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