Cremonese – Portogruaro diretta web 1-2

Cremonese – Portogruaro 1-2
Reti: 10′ Dettori (C), 44′ Radi (P),

Tornare a casa, parecchie volte, è la scelta. In barba a volontà di gloria e alla sete di avventura; al di là di ogni obiettivo pensato in grande. Incidere anche oltre i confini di una terra che si conosce a menadito, soprattutto quando sei martello. Che da martello, racconta la tradizione popolare, devi battere. E battere. E.

  • La Cremonese, martello, lo è da tempo. A tal punto vigorosa e ben assemblata che neppure il confronto con le grandi d’Europa ha scalfito i lombardi: punti e gol, punti e gol con vittoria al seguito in un circuito magico che neppure i fenomeni del Barcellona. Nemmeno il Paris Saint Germain degli sceicchi con i milioni che fuoriescono da pori e pertugi. Neppure quella scientifica affidabilità del Manchester United di sir Alex Ferguson. No: come la Cremonese, in Europa, nessuno uguale. Lo abbiamo detto e scritto e poi.
  • Poi un viaggio. Uno solo, il tempo di adempiere a un paio di impegni. Un viaggio con tratta Cremona-Sicilia. Prima Siracusa, poi Trapani. Un viaggio con biglietto da visita eccellente: i giganti della categoria tra i giganti della cultura. Solo che in mezzo a templi e scorci di teatri della Grecia che fu, i grigiorossi si sono distratti. Un attimo, un attimo soltanto che non ha precluso niente. Non ha compromesso alcunché sebbene ci si fosse poco avvezzi. Pareggiare due turni di fila: quel che per altri sarebbe manna – il Portogruaro di questo periodo, quante firme su contratto apporrebbe, il Portogruaro di questi tempi, per uscire da Cremona con un punto in tasca? – per gli uomini di Oscar Brevi comincia a diventare preoccupazione. Fastidio. Allora.
  • Allora come back home. Stadio Zini, domenica 16 ottobre. Un lieve fremito alle dita se solo ci si accinge a restare fermi impalati a guardare l’orizzonte. Tramutati, quei secondi, in qualche minuto, i brividi cominciano a essere una costante cui fare l’abitudine. Fa freddo. Pian piano fa sempre più freddo. E l’altro modo che conosco per tentare di far capire quanto faccia freddo è che da qualche istante – due, siamo in due – il caffe Broletti lascia una sesazione paradisiaca. E tornare al Broletti significa per davvero salutare l’autunno inoltrato.

Padroni di casa annunciati con il consueto 4-3-3 anche se in casa locale si deve far fronte ad almeno tre assenze di spessore: i primi due – Pestrin e semenzato – sono out per squalifica; il terzo, Cremonesi, non ha recuperato dall’infortunio. Annunciati nell’undici titolare Rigioni, Riva, Fietta e Dettori. In attacco, spazio a Musetti. Il Portogruaro è chiamato all’impresa titanica senza che Rastelli possa contare sulle presenze di Herzan e Della Rocca. Dovesse decidere di rischiarli, proveranno a stringere i denti. 4-3-3 anche per i veneti, la cui manovra offensiva è affidata a Cunico. Coppla al centro della mediana.

Partiti. Cremonese già con il baricentro nella metà campo avversaria. Veneti chiusi a riccio, passare non sembra facile.

La resistenza opsite è durata 22′: Cremonese in vantaggio a corollario di una fase di gioco in cui i locali sono tornati belli come li si ricordava tre giornate fa.

Il pareggio degli ospiti al 44′ del primo tempo è un fulmine a ciel sereno: ottimo Radi nella circostanza.

Clamoroso Portogruaro: vantaggio esterno a una manciata di minuti dallo scadere.

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