Isola Liri, Duro replica a Pomi: “Non puoi cedere il titolo”

Un paio di giorni dopo lo sfogo del Presidente dell’Isola Liri, Augusto Pomi, che sul “Messaggero” lamentava una crisi sempre più imponente e che rischia di compromettere il calcio ad Isola Liri, è arrivata la risposta del sindaco isolano, Luciano Duro, il quale, sempre attraverso la stessa testata giornalistica, ha spiegato la situazione riguardo alle possibilità di cessione del titolo sportivo ad una società limitrofa:

“Non può farlo c’è una convenzione che impedisce di poter consegnare il titolo in un’altra città. Solo in un caso la dirigenza dell’Isola Liri calcio potrebbe farlo, qualora lo stadio non fosse agibile potrebbe giocare in un altro impianto, ma sempre con il nome dell’Isola Liri. Solo in questo caso può giocare fuori, ma non vendere il titolo. Non sottovaluterei anche un altro aspetto che lega la società con la città: un contributo di 300 mila euro erogato dal nostro comune alla squadra per tre annualità calcistiche e questa sarebbe la seconda”.

Il sindaco, inoltre, ha anche risposto alla precisa domanda sul futuro del calcio a Isola Liri:

“Mi ha illustrato le difficoltà economiche che ci sono – continua Luciano Duro – e la cosa più strana è che si è fatto per festeggiare lo storico traguardo dopo 80 anni per la serie professionistica, e poi il risultato è che la domenica lo stadio è vuoto. A parte ciò, credo che se veramente la città di Isola del Liri avesse a cuore la squadra di calcio, dovrebbe in qualche maniera contribuire per la sua tutela, sia in C che negli anni a seguire.  Parlo sia di coloro i quali  hanno le possibilità di farlo dal punto di vista economico, ma anche dei cittadini,  che comunque disertano le partite casalinghe della squadra. La serie C è un bene importante per il calcio isolano, ma soprattutto per un ritorno turistico della città nel panorama nazionale. L’ente che rappresento ha investito oltre un milione di euro sullo stadio per renderlo agibile al campionato professionistico, più la manutenzione straordinaria anno per anno. La nostra parte la facciamo, ma con difficoltà e l’attuale normativa, non possiamo più erogare contributi, anche se fossero in cassa. Il mio appello è rivolto ai tifosi: tornate allo stadio a tifare per i colori biancorossi, uno stimolo incondizionato per chi investe in questa squadra”.

Lascia un commento