Maxi evasione fiscale procuratori calcio, 21 indagati

La stretta sull’evasione fiscale, che in questi tempi sta tenendo banco in un Paese nel quale ci si è abituati a trascurare l’appuntamento con il Fisco, sta interessando anche il mondo dei procuratori di calciatori: gli stessi sarebbero finiti nel mirino della guardia di finanza e della Procura della Repubblica di Piacenza, che indaga su una presunta evasione fiscale milionaria sugli ingaggi dei calciatori.

A quanto apprendiamo dalle pagine del quotidiano La Repubblica, sarebbero 21 i procuratori di calcio (e parrebbe che nel novero vi siano grossi nomi del settore) iscritti nel registro degli indagati dal pm Antonio Colonna.

L’articolo di Repubblica ricostruisce la vicenda attraverso l’informativa inviata dalle fiamme gialle alla magistratura: parrebbe che gli accertamenti sarebbero scattati un anno fa, durante una verifica a campione della polizia tributaria nei confronti del Piacenza Calcio, club in gravi difficoltà economiche e dichiarato fallito alcune settimane fa.

Nel corso dell’attività ispettiva, i militari hanno scoperto che la società aveva iscritto i costi degli agenti dei calciatori alla voce “Diritti pluriennali dei calciatori professionisti”, detraendo così l’imposta indicata in fattura.

Una procedura illegale, secondo la guardia di finanza, che avrebbe comportato l’emissione di fatture false da parte degli agenti. Il sospetto è che il meccanismo sia stato replicato anche in altre realtà, ben più grandi. La Procura di Piacenza sta infatti valutando come e quando allargare agli altri club l’indagine, che al momento è ancora alle fasi preliminari.

Tra gli indagati, anche Claudio Pasqualin, Silvano Martina, Tullio Tinti, Alessandro Moggi.

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