Omicidio Sandri, dalla Cassazione nove anni a Spaccarotelle

Nove anni e quattro mesi di reclusione per l’agente della Polstrada Luigi Spaccarotella perché l’uccisione di Gabriele Sandri – il tifoso della Lazio deceduto l’11 novembre 2007 per un colpo di arma da fuoco – fu omicidio volontario.

E’ quanto decretato nel pomeriggio dalla prima sezione penale della Cassazione che ha di fatto incrementato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Firenze del 1 dicembre 2010 e respinto il ricorso della difesa di Spaccarotella.

Condannato in un primo momento a 6 anni per omicidio colposo con colpa cosciente, Spaccarotella subisce l’implemento della pena da parte della Cassazione che ha sposato in pieno la tesi della pubblica accusa la quale – nella requisitoria – aveva sottolineato che il poliziotto

“voleva colpire la macchina e l’ha colpita”.

Soddisfazione nelle parole di Piergiorgio Sandri, il papà di Gabbo:

“Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e voglio dire grazie a tutta la gente che c’è stata vicino fino a questo momento. Ho avuto un solo momento di scoraggiamento quando è stata emessa la sentenza di primo grado che era raccapricciante. Ma ora le cose sono andate come dovevano andare”.

 

 

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