Sudtirol, buona la prima contro il Ravenna

FC SUEDTIROL – RAVENNA 1-0

  • FC Suedtirol (4-2-3-1): Zomer; Traorè, Cascone, Franchini, Martin; Furlan, Fink (40’st Mariano Romano); Albanese, El Kaddouri (26’st Kiem), Fischnaller (16’st Odibe); Marchi. A disposizione: Mair, Baccolo, Mirri, Mariano Romano, Alfredo Romano. Allenatore: Maurizio Pellegrino
  • Ravenna (4-4-2): Gianmaria Rossi; Carnesalini, Rosini, Fasano, Gardella (39’st Sabato); Rossetti, Guitto, Sciaccaluga (32’st Chianese), Cazzola; Rosso (14’st Paolo Rossi), Gerbino Polo. A disposizione: Pellegrino, Grea, D’Esposito, Farabegoli. Allenatore: Leonardo Rossi

Arbitro: Luca Pairetto di Nichelino

  • Rete: 22’ Fischnaller (1-0)
  • Note: ammoniti Cazzola (R), Cascone (FCS), Traorè (FCS), Marchi (FCS), Albanese (FCS) e Fasano (R). Espulso  22’st Traorè per doppia ammonizione. Spettatori 1480.

Un gol strepitoso di Fischnaller manda kappaò il Ravenna al Druso, permettendo all’FCS di aggiudicarsi il 1° round della doppia sfida-salvezza coi romagnoli. Un successo da cuore e batticuore, con Zomer a parare un rigore e coi biancorossi a soffrire in 10 uomini nell’ultima mezz’ora.

Ma andiamo per ordine, riassumendo la cronaca del match, sin dal suo principio. Gara d’andata dei playout del campionato di Prima Divisione Lega Pro: allo stadio Druso l’FC Suedtirol ospita il Ravenna – in tenuta prevalentemente nera – in una sfida-salvezza che si gioca nell’arco di 180 minuti, con match di ritorno in terra romagnola in programma domenica prossima. Insomma, uno spareggio in due round, nel quale i biancorossi debbono non solo conquistare almeno una vittoria, ma anche segnare un gol in più degli avversari, giacché in caso di parità di risultati e di reti ad avere la meglio sarebbe il Ravenna, in virtù del miglior posizionamento in classifica dei romagnoli al termine del campionato. Le novità nella formazione biancorossa sono il sacrificio di Odibe, in nome di un assetto più offensivo, e l’impiego sulla trequarti di El Kaddouri, schierato in extremis al posto del preannunciato Campo, infortunatosi nel riscaldamento prepartita. In difesa, invece, mister Pellegrino si affida alla coppia centrale Cascone-Franchini, con Kiem in panchina.

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Al Verona il primo round. Sorrento, difficile ribaltare

HELLAS VERONA-SORRENTO 2-0

  • Marcatori: 75′ Ferrari, 88′ rig. Ferrari
  • Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Martina Rini (82′ Garzon), Esposito, Hallfredsson; Mancini (52′ Berrettoni), Ferrari, Le Noci (65′ Selva).

A disposizione: Nicolas, Abbate, Anderson, Russo.

Allenatore: Andrea Mandorlini

  • Sorrento: Rossi; Vanin, Lo Monaco, Terra (78′ Di Nunzio), De Giosa; Erpen, Togni, Nicodemo, Manco; Pignalosa (72′ Bonvissuto), Carlini (91′ Corsetti).

A disposizione: Mancinelli, Angeli, Camorani, Armellino.

Allenatore: Gianni Simonelli

  • Arbitro: Maurizio Mariani (Sez. arbitrale di Aprilia)
  • Note. Ammoniti: Esposito, De Giosa, Maietta, Ceccarelli. Espulsi: -. Recupero: 0′-4′. Spettatori: 14.826

Di fronte a circa quindicimila spettatori il via al primo atto dei play-off. Per la sfida del “Bentegodi” Mandorlini si affida a Martina Rini al posto di Russo, col siciliano in panchina, e la coppia Mancini-Le Noci a supporto di Ferrari. In panchina Berrettoni e Selva. Simonelli risponde con Pignalosa (7 reti nella regular-season) al posto dell’infortunato Paulinho.

Al 10′ conclusione di Manco deviata dalla difesa scaligera, la palla arriva sui piedi di Pignalosa che a tu per tu con Rafael trova la pronta risposta del portiere scaligero a salvare il risultato. Lancio dalle retrovie per Ferrari che controlla (14′), la punta trentina si gira e tenta il diagonale, conclusione a lato. L’ex Albinoleffe porta avanti la manovra al 20′, una volta giunto al limite appoggia per Le Noci, tocco per Hallfredsson il cui mancino è impreciso. Scaglia scambia sulla sinistra con Le Noci alla mezzora ed effettua un cross preciso, incornata di poco alta di Ferrari.

Al 32′ traversone dalla destra di Manco, colpo di testa di Pignalosa in anticipo sui difensori, Rafael respinge con un colpo di reni. La formazione gialloblù risponde con Mancini, che colpisce di destro dal limite dell’area (34′), Rossi è sulla traiettoria. Calcio di punizione dai venti metri di Togni (39′), la sfera termina fuori di un metro. La prima frazione si chiude con Martina Rini che ruba palla al limite, triangolazione con Ferrari, tiro da posizione defilata respinto da Rossi.

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Playout Girone B: le ultime dai campi

PLAYOUT GIRONE B

  • FOLIGNO – TERNANA
  • Oggi 29 maggio – ore 16.00. Stadio “Blasone” di Foligno
    Arbitro: Di Bello di Brindisi

Comunque vada, l’Umbria perderà una squadra in Prima Divisione. E’ una sfida delicata quella tra Foligno e Ternana. I falchetti hanno cambiato tre allenatori, e solo con mister Pagliari sembrano aver trovato la giusta quadratura. A Terni non è bastato l’arrivo di Giordano per ottenere la salvezza senza passare per i playout. In più, la squadra rossoverde dovrà fare a meno dello squalificato Tozzi Borsoi, pedina insostituibile nell’attacco ternano. Probabile spazio al portoghese Diogo Tavares, che andrà a completare il 4-3-3 con Sinigaglia e Nolè. Nel Foligno tutti a disposizione.

  • VIAREGGIO – COSENZA
  • Oggi 29 maggio – ore 16.00. Stadio Comunale “Bresciani” di Viareggio
  • Arbitro: Abbattista di Molfetta

Il Viareggio ha un grosso vantaggio rispetto al Cosenza, anche se la posizione di classifica non lo direbbe. Non ha i problemi societari che stanno dilaniando la squadra calabrese, che non faranno essere del match sia Biancolino (di ritorno ad Avellino?), sia Matteini. Mentre le lacrime di Stefano Fiore nell’ultima gara di campionato sono la fotografia più evidente di una situazione oramai ingestibile.

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Playoff Girone B: le ultime dai campi

PLAYOFF GIRONE B

  • JUVE STABIA – BENEVENTO
  • Oggi 29 maggio – ore 16.00. Stadio “Menti” di Castellammare di Stabia
  • Arbitro: Gavillucci di Latina

A Castellammare di Stabia in questi giorni hanno ripetuto il mantra di Mourinho: “Per noi è un sogno, per loro è un’ossessione”. Intendendo con “loro” il Benevento. Ed effettivamente gli stregoni di Galderisi sono la squadra meglio attrezzata per seguire la Nocerina in serie B. Però, nei playoff, mai dire mai. Dunque, la Juve Stabia ci crede. Anche se dovrà fare a meno di tre pedine importanti: Di Cuonzo (squalificato), Ciotola e Mbakogu (infortunati). Il Benevento non ha particolari problemi di formazione, solo Mounard non si è allenato con regolarità, ma sarà del match.

  • TARANTO – ATLETICO ROMA
  • Oggi 29 maggio – Ore 16.00. Stadio “Iacovone” di Taranto
  • Arbitro: Viti di Campobasso

Dopo le dimissioni di Incocciati, l’Atletico Roma di Chiappara non si è più fermata, ma adesso viene il bello. Il Taranto è una squadra solida, che subisce poche reti, e che allo “Iacovone” è stata in grado di piegare sia Nocerina che Benevento.

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Playoff Girone A: le ultime dai campi

PLAY OFF GIRONE A

  • SALERNITANA – ALESSANDRIA
  • Oggi – 29 maggio. Ore 16.00 – Stadio “Arechi” di Salerno
  • Arbitro: Di Paolo di Avezzano

Salernitana-Alessandria è la gara tra due filosofie di calcio e due estremi del Paese. La formazione di Sarri arriva a questa prima semifinale forte del terzo posto e consapevole del fatto di aver regalato già un sogno ad una città e una regione intera. La Salernitana, pur partendo dalla quarta posizione, ha i numeri per arrivare in finale (magari nel derby col Sorrento). Oggi la marcia in più per gli uomini di Breda potrebbe essere rappresentata dallo stadio “Arechi” dove si prevedono circa 15mila persone. Per quanto riguarda le ultime dai campi, tutti a disposizione di Roberto Breda. Sarri recupera Bonomi, Negrini e Camillucci. Croce farà un test stamattina, ma dovrebbe farcela.

  • HELLAS VERONA – SORRENTO
  • Oggi – 29 maggio. Ore 16.00 – Stadio “Bentegodi” di Verona
  • Diretta Tv: RaiSport
  • Arbitro: Mariano di Aprilia

Un passato glorioso contro il nuovo che avanza. E’ anche questo la sfida tra Hellas Verona e Sorrento, una gara nella quale gli uomini di Mandorlini saranno costretti a spingere sull’acceleratore, perché un pareggio in casa non basterà. Bisognerà vincere e poi difendersi allo stadio “Italia”. Il Sorrento ha però un appuntamento con la storia e non vuole mancare.

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Mandorlini ci crede: “Il mio Verona è pronto”

“Siamo pronti, la temperatura si sta alzando. Io ed i ragazzi siamo sereni, è una sfida talmente importante che non c’è bisogno di dire molto”. Poche parole da parte di Andrea Mandorlini nell’introdurre l’andata della semifinale play-off. La penultima seduta dei gialloblù si è svolta allo stadio “Bentegodi”: “Un’opportunità da sfruttare, potrebbe avere buona rilevanza una scelta di questo genere”.

Il Sorrento dovrà rinunciare a Paulinho, pedina fondamentale per Simonelli: “Ne ho parlato anche con i nostri medici, sapevo che vederlo in campo sarebbe stato difficile. Non è che la sua presenza ci togliesse il sonno, dobbiamo pensare a fare il nostro dovere e basta. I campani sono una formazione pronta anche dal punto di vista anagrafico, nel reparto avanzato vantano grande qualità”.

Il collettivo scaligero sta cercando il giusto livello di concentrazione: “Tutti i miei uomini vivono l’impegno con intensità, vedo molti sguardi diversi. Mancano ancora diverse ore, stiamo con gli occhi aperti. Ieri abbiamo parlato qualche minuto, ognuno dei giocatori vorrebbe partecipare a questo appuntamento”.

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Juve Stabia chiamata a regalare una gioia a una città che soffre il caso Fincantieri

La gara d’andata delle semifinali playoff sé ormai arrivata, ed in casa Juve Stabia è tutto pronto per affrontare la corazzata Benevento di mister Galderisi. Le Vespe, sapientemente guidate dall’esperto mister Braglia, faranno di tutto per rendere la vita difficile alla seconda forza del campionato e gettare le basi per conquistare il diritto a disputare la finale. I gialloblu sono fiduciosi e ben consci dell’importanza del match, come sottolinea il difensore Molinari: “Credo che questa gara sia l’evento sportivo più importante per Castellammare, negli ultimi dieci anni e quindi la tensione comincia a salire e noi dobbiamo cercare di prepararci bene”. Le gare così decisive solitamente non hanno bisogno di ulteriori spinte: “Questi incontri, a livello di stimoli, sono il massimo senza dimenticare, però, che occorre curare ogni particolare. Infatti ogni singolo episodio potrebbe essere determinante”. La squadra sannita è stata già affrontata in campionato e la formazione stabiese ne è uscita sempre indenne: “Le sfide precedenti non contano– sottolinea il difensore – perchè il Benevento è una corazzata e avrebbe dovuto vincere il direttamente il campionato. Penso che loro siano i favoriti e dopo tanti playoff persi loro hanno quasi l’obbligo di dover vincere questi playoff ma c’è un piccolo particolare ovvero dovranno affrontare noi”. Sulla carta la formazione allenata da Mister Braglia risulta un po’ come la cenerentola, la sfavorita delle quattro candidate alla vittoria finale, però questo non è motivo di scoramento anzi è uno sprone in più per dimostrare sul campo di valere: ”Il campo è il vero giudice – tuona Molinari – e loro se vogliono buttarci fuori dovranno dare l’anima”.

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Il Sorrento e quel sogno di capitan Nicodemo

Prima di appendere le scarpette al chiodo alla veneranda età di 37 anni, e con alle spalle quasi 500 partite da professionista, Attilio Nicodemo ha solo un sogno nel cassetto: portare il Sorrento in serie B con la fascia da capitano. Lui, uomo di poche parole e tanta fatica, lavoratore del centrocampo e mediano come quello cantato da Ligabue, mai una parola fuori posto o una voce più alta del solito, è pronto per la battaglia di Verona contro l’Hellas. Una gara da 25mila spettatori.

“Ma in campo giocheremo 11 contro 11 ed è questo ciò che conta di più” taglia corto il capitano. “Oggi – spiega il centrocampista rossonero – c’è in palio la serie B. Questo basta e avanza per garantire che, in campo, la squadra darà tutto, andando oltre le proprie possibilità. Dopo tre salvezze anticipate e la vittoria della coppa Italia del 2009, ci giochiamo la conquista di un traguardo storico, per tutti. A cominciare proprio dal presidente Mario Gambardella, che merita una gioia del genere dopo tanti sacrifici, soprattutto economici”.

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