Juve Stabia chiamata a regalare una gioia a una città che soffre il caso Fincantieri

La gara d’andata delle semifinali playoff sé ormai arrivata, ed in casa Juve Stabia è tutto pronto per affrontare la corazzata Benevento di mister Galderisi. Le Vespe, sapientemente guidate dall’esperto mister Braglia, faranno di tutto per rendere la vita difficile alla seconda forza del campionato e gettare le basi per conquistare il diritto a disputare la finale. I gialloblu sono fiduciosi e ben consci dell’importanza del match, come sottolinea il difensore Molinari: “Credo che questa gara sia l’evento sportivo più importante per Castellammare, negli ultimi dieci anni e quindi la tensione comincia a salire e noi dobbiamo cercare di prepararci bene”. Le gare così decisive solitamente non hanno bisogno di ulteriori spinte: “Questi incontri, a livello di stimoli, sono il massimo senza dimenticare, però, che occorre curare ogni particolare. Infatti ogni singolo episodio potrebbe essere determinante”. La squadra sannita è stata già affrontata in campionato e la formazione stabiese ne è uscita sempre indenne: “Le sfide precedenti non contano– sottolinea il difensore – perchè il Benevento è una corazzata e avrebbe dovuto vincere il direttamente il campionato. Penso che loro siano i favoriti e dopo tanti playoff persi loro hanno quasi l’obbligo di dover vincere questi playoff ma c’è un piccolo particolare ovvero dovranno affrontare noi”. Sulla carta la formazione allenata da Mister Braglia risulta un po’ come la cenerentola, la sfavorita delle quattro candidate alla vittoria finale, però questo non è motivo di scoramento anzi è uno sprone in più per dimostrare sul campo di valere: ”Il campo è il vero giudice – tuona Molinari – e loro se vogliono buttarci fuori dovranno dare l’anima”.

La situazione in città non è delle migliori e i calciatori e lo staff tecnico della squadra lo sanno bene: “La città di Castellammare vive un momento particolare, denso di difficoltà. Da parte nostra cercheremo di regalare una gioia sperando che tutta la gente possa prendere per mano la squadra e portarla alla vittoria. Io vengo da circa ottocento chilometri più a Nord di Castellammare ma mi sento di dire che la situazione attuale della città non può non toccarci”.

Come ogni impresa sportiva anche in questo caso c’è bisogno di ispirazione ed il difensore stabiese prende come esempio la vittoria dell’Italia di Lippi ai mondiali del 2006: “Si, è un bell’esempio che indiscutibilmente fa riflettere e pensare tanto, perché gli azzurri non erano favoriti alla vigilia ma alla fine con tanto cuore e impegno sono riusciti a portare a casa un risultato sportivo incredibile”. La tensione è tanta e l’entusiasmo è evidente: “ C’è voglia di vincere, l’atmosfera è calda e i tifosi sono vicini alla squadra anche negli allenamenti, però invito i ragazzi, soprattutto quelli che domenica scenderanno in campo, a rimanere concentrati e a preparasi nella miglior maniera possibile a questa sfida”. Molinari e Corona, insieme a pochi altri elementi della squadra sono quelli che hanno già vissuto situazioni simili: “Relativamente ai playoff i ragazzi più giovani non hanno chiesto nulla di particolare anche perché ora siamo arrivati al punto che io e Giorgio e quelli un po’ più grandi ed esperti, con un semplice sguardo riusciamo ad intenderci con i più giovani. Inoltre seppur vero che noi abbiamo dato qualcosina a questi ragazzi è anche vero che loro hanno dato tanto a noi più esperti e a questa squadra”. Sulla gara di domenica il difensore stabiese ha le idee chiare ed invita a valutare l’impegno distribuito sui centottanta minuti: “Dobbiamo cercare sicuramente di sfruttare il fattore campo, perché loro hanno questo vantaggio di giocare la seconda in casa. Non dobbiamo farci intimorire da niente anzi bisogna impegnarsi ancora di più per portare a casa il risultato”. Ricordando le gare più belle del campionato disputate contro avversari temibili come Nocerina, Atletico Roma e Benevento, Molinari invita i suoi ad avere lo stesso approccio mostrato proprio in una di queste sfide: “Penso che la gara da prendere come esempio, in quanto ad approccio mentale e livello di gioco, sia la gara giocata contro la Nocerina in casa nostra, dove alla fine loro hanno raggiunto un pareggio immeritato per quanto avevamo fatto vedere in campo”. A seguire il centrocampista Riccardo Cazzola: ”L’ambiente giorno dopo giorno si fa sempre più teso e ricco di emozioni ma credo che, se da un punto di vista emotivo queste sensazioni vanno gestite e tenute sotto controllo, è anche altresì vero che certe cose bisogna anche viverle perché son belle e ti danno la spinta per dare il meglio di te”. Ad inizio campionato, Cazzola, a dispetto di quanti pensavano che questa squadra potesse solo salvarsi ha sempre creduto nel gruppo: “Ad inizio stagione eravamo tutti convinti, mister in primis, che questa squadra avesse ampi margini di miglioramento e si è lavorato sempre pensando giorno per giorno, partita per partita, con entusiasmo e la speranza di ottenere buoni risultati”. Il centrocampista gialloblu ha già vissuto in passato un’analoga esperienza, con la maglia dell’Olbia: “Ad Olbia ho vissuto una bella esperienza ma era in Seconda Divisione e con emozioni diverse mentre qui mi sto giocando, assieme ai miei compagni, una sfida di tutt’altro spessore sia per la piazza che la ospita che per la categoria che ci giochiamo”. Sulla sua ritrovata condizione fisica e le successive buone prove il centrocampista è contento ed ottimista: “ A primavera ho avuto un calo fisiologico di rendimento ma ora sto ritrovando la giusta condizione per affrontare al meglio queste sfide decisive dei playoff, ora sto bene”. Per quanto riguarda la situazione psico-fisica della squadra aggiunge: “Tutti i ragazzi stanno migliorando la propria condizione psico-fisica perché nessuno vuole arrivare impreparato per le sfide decisive”. Il centrocampista ricorda la gara casalinga di campionato contro il Benevento e mette in risalto il fatto che la squadra ha sempre giocato un certo tipo di calcio ed avuto un certo tipo di approccio alle gare che dovrà mantenere anche adesso: “All’andata in campionato da un mio pressing alto scaturì un goal proprio contro di loro ma credo che in linea generale questo sia sempre stato il nostro modo di giocare, la nostra arma”. Sul fatto che i beneventani siano considerati, da tutti, i favoriti per la vittoria finale, Cazzola ha le idee chiare: “Da parte mia credo che sia giusto che si sentano favoriti, visti gli investimenti fatti”. Cazzola cita una frase di Mourinho: “Per noi è un sogno mentre per loro è un’ossessione”. Sulle notizie di mercato che lo vedono il prossimo anno in serie B con la casacca della neopromossa Nocerina il centrocampista è categorico: “Sono troppo concentrato sulle prossime gare e non penso assolutamente al mercato. Per rispetto della società non credo che sia giusto parlare di queste cose. Poi per un giocatore vincere in una piazza e riconfermarsi nella stessa anche nella categoria superiore è davvero il massimo e per questo la maggior parte di noi vuole coronare questo sogno dato che non ha mai disputato la serie B”. Sulle vicende della città anche Cazzola si mostra solidale con la gente: “La situazione di crisi di Castellammare dovrà essere un motivo in più per dare il massimo in campo. Il calcio non può risolvere problemi importanti come quelli che ha questa città, però noi dobbiamo giocare pensando che domenica sugli spalti ci saranno anche quelle persone che hanno perso il lavoro ed hanno famiglie da mantenere”.

fonte: ufficio stampa Ss Juve Stabia

 

 

 

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