Le pagelle di Taranto-Avellino

Una rete di Sciaudone dopo 6′ e il raddoppio nella ripresa di Di Deo: tanto è bastata al Taranto per avere la meglio sull’Avellino e salutare l’encomiabile pubblico dello Iacovone con un 2-0 che consacra gli uomini di Davide Dionigi provissori capoclassifica del girone A della Prima Divisione.

Gara ben controllata dai pugliesi con merito locale di tenere a freno una reazione ospite di carattere seppure arida sotto il profilo delle occasioni costruite. Sciaudone migliore in campo, e non solo per il gol, male la retroguardia irpina.

Resta inteso che non sono queste le gare che gli ospiti sono chiamati a vincere: giudicare gli irpini contro una formazione nettamente più forte sarebbe ingeneroso.

Le pagelle di Taranto-Avellino

  • Taranto
  • Bremec 6: quando chiamato in causa c’è ma gli tocca una serata relativamente tranquilla.
  • Sosa 6: bene in fase difensiva e puntuale anche nelle proposizioni offensive. Un colpo di testa a inizio primo tempo fuori di un nulla.
  • Di Bari 6: lavoro ordinario, l’attaccante ospite non incide.
  • Prosperi 6,5: mette ordine e detta i tempi. Buono anche il lavoro in fase di impostazione: commette il primo e unico errore al 20′ della ripresa su pressione di Falzerano. Gran Capitano, sempre e comunque.

  • Di Deo 7: corre e lotta con la solita grinta, qualche leggerezza non determinante. In linea con la prova dei compagni con il valore aggiunto della marcatura che ha chiuso la partita.
  • Sciaudone 7,5: quantità, qualità ed efficacia. La rete è un dettaglio che rende la prestazione ancor più importante. Il migliore in campo, giganteggia.
  • Antonazzo 5,5: attimi di appannamento e qualche disattenzione. Non è stata la prestazione della vita
  • dal 1′ st Garufo 6: parte a mille e pare che possa cambiare volto al Taranto, invece finisce per soffrire – come i compagni – la pressione irpina.
  • Rizzi 6,5: polmoni e fiato da cedere a chi si trova in apnea, visione di gioco a 360 gradi.
  • Guazzo 6,5: è una mina vagante. Quando parte sa fare male e creare scompiglio. Nella ripresa cala con il passare dei minuti e, con lui, cala il Taranto.
  • Rantier 6: non è servito al meglio e, sebbene abbia lottato e faticato, gli è mancato il guizzo
  • Degasperi 5,5: meglio nel primo tempo che in quel po’ di ripresa, ha sulla coscienza la palla del raddoppio (a tu per tu con Fumagalli sceglie di prodigarsi in un assit. Per nessuno). Per fortuna ci ha pensato Di Deo.
  • Avellino
  • Fumagalli 6,5: nessuna colpa sui gol, all’attivo una prova dignitosa con due parate degne di nota. Ma non bastano a evitare il ko.
  • Ricci 5: se non ci arriva, ricorre al fallo sistematico. Brutto il fallo su Rantier, in ritardo in maniera sistematica
  • Puleo 5,5: tra i migliori della retroguardia irpina ma, neppure la sua, è una prestazione sufficiente.Tuttavia, è sembrato che abbia pagato responsabilità da attribuire prima di tutto ai compagni di reparto.
  • Cardinale 5,5: per certi versi, la difesa dell’Avellino è lui. Ma nel brodo messo in piedi dai colleghi, sbrodola anche lui.
  • Zammuto 5: bene solo a intermittenza ma quando viene a mancare, il Taranto ne approfitta sempre.
  • Malaccari 5,5: volontà e chilometri bevuti come fossero un bicchiere di birra al venerdì sera. Ma si percepisce poco ordine.
  • Millesi 5,5: va vicino al pari con un bolide dal limite, gli tocca un lavoro di pressione prima ancora che di fino. Lo svolge così e così.
  • D’Angelo 6: tra gli irpini, quello che è piaciuto di più per la capacità di ragionare prima di agire. Poco coadiuvato, è calato alla distanza.
  • Lasagna 5: nullo, statico, fermo. La palla non gli arriva ma provare ad andarsela a prendere sembra gli costi fatica.
  • dal 18′ st Falzerano 5,5: ha portato vivacità e con il suo ingresso l’Avellino è riuscita a mettere i locali sotto pressione. Il raddoppio del Taranto, tuttavia, smorza la foga del neoentrato e dei compagni
  • De Angelis 5,5: è sembrato nervoso sebbene qualche iniziativa ospite interessante è partita proprio dai suoi piedi
  • Zigoni 5,5: generoso ma inefficace. Non arriva mai al tiro.

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