Partite sospese per razzismo, decide la polizia

Sarà la polizia – come da prassi – a decidere l’eventuale sospensione delle partite in caso di episodi di razzismo. L’Osservatorio ribadisce, in una specifica determinazione adottata all’unanimità all’indomani della riunione in Viminale con i vertici della Figc, la linea già prevista per la sospensione delle partite in caso di episodi di razzismo:

“In presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire tramite il quarto uomo il dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara”.

La procedura per la sospensione della gara in presenza di episodi di razzismo ricalca quanto già previsto al punto 6 dell’art.62 delle Noif (Norme organizzative interne della Figc), modificato nel 2009 con la previsione dello stop alle partite non più solo in presenza di striscioni discriminatori ma anche in caso di cori razzisti.

Lascia un commento