Macalli a Radio Vaticana “Il calcio si fermi in caso di razzismo”

Dopo la sospensione dell’amichevole Pro Patria-Milan per cori razzisti che hanno coinvolto qualche unità tra i duemila spettatori presenti a Busto Arsizio, il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, torna a parlare dell’episodio per ribadire con fermezza che di fronte a tali avvenimenti il calcio dovrà essere sempre pronto a fermarsi, fossero anche gare di campionato.

Macalli si pronuncia sull’argomento nel corso di un’intervista alla Radio Vaticana:

“Il calcio, quando succedono queste cose, deve chiudere le partite. E dovrebbe succedere ogni domenica. A oggi non si è mai interrotta una gara. Si è interrotta ieri, e finalmente. Questi signori non sono quattro o cinque, se no liquidiamo l’episodio in modo troppo facile perchè sono molto più di quattro mascalzoni, le immagini le abbiamo viste tutti.

Questi vanno messi fuori dagli stadi italiani, ma non è il caso della Pro Patria, non va criminalizzata la città. Nessuno lo vuole. Si vuole semplicemente dire che negli stadi italiani questi personaggi beceri li popolano tutti. Non c’è ne uno che è esente da queste situazioni. Noi perdiamo spettatori non perchè non produciamo uno spettacolo buono. Noi perdiamo gente perchè allo stadio ci vanno questi mascalzoni. E finchè non li mettiamo fuori, noi non faremo nulla. Anche questa volta si è chiusa una gara, giustamente, finalmente, però sono molto pessimista su cosa succederà, forse non succederà nulla”.

Lascia un commento