Penalizzazione Perugia Calcio, Santopadre e Moneti promettono battaglia

Il punto di penalizzazione da scontarsi nel corso del campionato di Lega Pro Prima Divisione inflitto al Perugia calcio dalla Commissione disciplinare nazionale non va giù ai vertici del club umbro che minaccianoricorso sino alla Corte di giustizia europea.

La sanzione, dovuta a inadempienze amministrative relative alla scorsa stagione, è stata commentata durante una conferenza stampa, da Massimiliano Santopadre e Gianni Moneti, i quali si sono detti sicuri di non poter accettare

“una penalizzazione per aver pagato con otto ore di ritardo, equiparandoci a chi non paga per niente e per questo andremo se sarà necessario, anche sino alla Corte di giustizia europea, se non verranno prese in considerazione le nostre ragioni per una norma che riteniamo anticostituzionale”.

Il club ha poi spiegato tramite comunicato ufficiale che

“la decisione è ingiusta e lesiva dell’immagine e dei diritti della società e conferma integralmente il convincimento delle proprie ragioni, con i versamenti Irpef relativi al pagamento degli emolumenti ai propri tesserati che sono stati sempre regolarmente versati il giorno 16 dei mesi successivi come previsto dalle norme di legge, in contrasto con quanto dettato dalla Figc, che, per il solo mese di marzo, stabilisce che il versamento dell’Irpef venga fatto il giorno 15”.

Ancora, Santopadre e Moneti hanno riferito che la società ha ricevuto un altro deferimento in merito alla scorsa stagione sulla posizione dell’ex presidente Roberto Damaschi che non avrebbe potuto ricoprire la carica, in quanto gravato di una condanna, pur se non definitiva.

Lascia un commento