Monti e lo stop dei campionati di calcio, Michele Serena replica al Premier

Sebbene sia evidentemente impegnato a seguire con attenzione e apprensione le vicende relative al terremoto che per tutta la mattina ha colpito con scosse costanti l’Emilia Romagna (drammatico il bilancio provvisorio di sedici morti e dieci dispersi), Mario Monti trova un attimo per suggerire al contesto calcistico, in palese difficoltà dovuta allo scandalo del calcioscommesse, uno stop di due, tre anni per fare il punto della situazione.

“Una sospensione per due o tre anni del campionato di calcio. Non è una proposta mia o del governo, ma da persona che era appassionato di calcio tanti anni fa, quando il calcio era calcio, mi domando se per due o tre anni non gioverebbe una totale sospensione di questo gioco.

Le notizie giudiziarie di questi giorni sono fonte di enorme tristezza: sembrano far emergere un concentrato di difetti che fa rabbrividire. Le slealtà, illegalità, falso, ricerca demagogica di popolarità”.

Che sia la ricetta e la cura per rimuovere il malanno? Difficile dirlo, sebbene pare evidente che fare la corsa contro il tempo per chiudere in fretta più inchieste condotte in simultanea non si capisce a chi possa giovare. Dopo le dichiarazioni del Premier, le prese di posizione si sono alzate da più parti. Quella immediata è stata del patron del Palermo, Maurizio Zamparini, che ha subito controbattuto:

Monti dice solo delle stupidaggini. Dovrebbe pensare prima di parlare. Prima di dire che bisogna ‘chiuderè il gioco del calcio, dovrebbe pensare ai suoi problemi e a tutto quello che sta distruggendo e facendo chiudere lui con i suoi provvedimenti”.

Sull’argomento è intervenuto a radiocalciomercato.it anche l’allenatore dello Spezia Michele Serena (club con cui ha vinto tutto quel che c’era da vincere nel corso della stagione 2011-2012) che, sebbene si mantenga sulla linea di pensiero di Zamparini, commenta con maggiore tranquillità e minore astio:

“Fermare il calcio per due tre anni. Per fare cosa? Resettare tutto? Allora fermiamo anche la politica per due, tre anni? E’ una battuta, non mi poermetto di entrare in polemica ma non condivido”.

Il tecnico ha avuto modo di rispondere anche alla domanda relativa a Filippo Carobbio, tesserato con il club al momento dell’arresto:

Filippo Carobbio ha giocato con me, l’ultima gara da titolare l’ha fatta a Latina poi lo hannno arrestato la notte. Ricordo un ragazzo a modo, educato ma più di questo non posso dire, l’ho avuto pochissimo tempo. Con noi non ha mai parlato di nulla inerente il calcioscommesse”.

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