La Pro Vercelli di Simone Malatesta

Terzo posto solitario in classifica, a cinque punti dalla capolista Ternana, e grande prova di maturità messa in evidenza nelle ultime giornate quando, in piena emergenza, la squadra di Maurizio Braghin ha mostrato che oltre alle doti tecniche e al recepimento tattico delle indicazioni del mister, dalle parti di Vercelli esiste anche un cuore grande così.

La bella storia dei piemontesi, che calano il poker al Sorrento nonostante l’assenza di otto titolari, è un romanzo arrivato alla metà dei capitoli da scrivere.

Assimilate le premesse, pare che il finale possa essere stupefacente. Quindici punti nelle ultime sei partite in cui si è saputo inanellare un filotto di cinque vittorie e una sola sconfitta contro la Ternana.

La grande cavalcata non può avere un protagonista unico ma è frutto della coralità di un gruppo armonico: parlare quindi di Simone Malatesta quale riferimento esclusivo diventa difficile.

Eppure, l’attaccante di Roma classe 1982 e alla seconda stagione consecutiva con la maglia della Pro Vercelli, non può non beneficiare di una nota di merito in virtù dell’apporto garantito alla squadra con le sei reti messe fin qui a segno in campionato, ivi inclusa la doppietta con cui ha griffato l’ultima sfida.

Nel 2009-10 Malatesta ha avuto anche l’onore di giocare in Serie B con la maglia del Mantova, dove  ha disputato 8 spezzoni di gare partendo dalla panchina con tre presenze da titolare (con sostituzione in corso).

Il bomber, nel corso della carriera, ha girovagato per l’Italia partendo dalla Maceratese fino a vestire le casacche di Castelnuovo, Valenzana (2002-2005, sei gol all’attivo), Prato, Biellese, Carpenedolo (19 gol), Venezia (10 reti). Dopo esperienza agrodolce nel Carpi, il ritorno in Piemonte dove sta incidendo in maniera significativa.

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