Farina sugli arbitri di Lega Pro

Bel pezzo a firma di Nicola Binda: sulle pagine della Gazzetta dello Sport ha destato interesse l’intervista realizzata a Stefano Farina, designatore della Can Lega Pro, che traccia un primo bilancio rispetto al comportamento della classe arbitrale di Prima e Seconda Divisone (sono gli stessi che dirigono le gare del campionato Primavera).

Quel che premette l’ex arbitro internazionale è di aver seguito le indicazioni Uefa relative al ringiovanimento degli arbitri che – sostiene – sono bravi e preparati, motivi per i quali vanno incoraggiati e sostenuti anche quando commettono errori.

“Stiamo cercando – sostiene Farina – di garantirci una classe arbitrale adeguata seguendo tre principi: il primo è quello della gestione dei campionati con servizio efficace, il secondo è quello della scoperta di nuovi talenti provenienti dalla serie D e l’ultimo porta nella direzione della crescita dell’intero movimento”.

Farina rendiconta anche delle difficoltà in cui incappano gli arbitri in azione sui campi di Lega Pro:

“Spesso vengono giudicati per l’episodio anziché per la condotta del match nel suo complesso, dopo un errore spesso un arbitro vive nella situazione di solitudine. Riconosco che la collaborazione di allenatori e calciatori è buona anche se certi atteggiamenti possono migliorare”.

Cosa cambierebbe il designatore?

“Tornerei volentieri a quando il risultato di una partita era sportivo e non economico: non mi piace che la classe imprenditoriale scarichi sugli arbitri le responsabilità di un insuccesso professionale”.

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