Lanciano, Gautieri: «A Bolzano proveremo a vincere»

Il Lanciano, capolista nelle prime quattro giornate di campionato, vuole ricominciare a correre. Giocando all’attacco, com’è nel dna di Carmine Gautieri, ieri freccia sulle fasce e oggi allenatore dei frentani. Domani sfiderà l’Fc Sudtirol, una delle squadre più in forma del momento:

“Proveremo a fare la nostra partita anche a Bolzano, senza tirarci indietro provando, come sempre, a imporre il nostro gioco. Loro sono una buona squadra, sicuramente possono darci fastidio in alcune situazioni, ma sta a noi cercare di riproporre le prestazioni di Piacenza e Frosinone, sperando però che il risultato sia diverso”.

Qualche piccolo problema di formazione per mister Gautieri, legato soprattutto ai ballottaggi in avanti, tra Chiricò e Improta. Il baby talento, rimasto molto in panca in questo avvio di stagione, potrebbe anche avere una maglia da titolare.

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Sudtirol, fan club sempre più numerosi

Sono sempre più numerosi i Fan-Club dell’FC Suedtirol nella provincia di Bolzano.

Uno degli ultimi ad essere stato creato è il “Fanclub Forever”, che ha sede presso il “Bar Piva” in Corso Libertà a Bolzano e che è nato nell’autunno del 2010 per iniziativa di un gruppo di amici, quasi tutti residenti a Caldaro, e con una passione comune per l’FC Suedtirol. I fondatori sono Georg Prossliner, Richard Burger e Manfred Kuppelwieser, con Monika Häufler e Mario Lucin fra i soci di riferimento che in totale sono una trentina. Ad inizio febbraio si è creata simpaticamente l’occasione per un incontro fra la dirigenza dell’FC Suedtirol ed il “Fanclub Forever”. Il tutto è nato dal compleanno di Monika Häufler, alla quale gli amici hanno voluto organizzare uno scherzo con la compicità di Radio Tirol che ha telefonato in diretta alla festeggiata, fingendo che la chiamata fosse di Dietmar Pfeifer. Lo scherzo è riuscito alla perfezione, e Monika per alcuni minuti ha creduto davvero di parlare con l’Amministratore Delegato dell’FC Suedtirol. Ma la sorpresa più bella la signora Häufler l’ha ricevuta qualche minuto più tardi, quando è stata realmente contattata da Dietmar Pfeifer, divertito dallo scherzo organizzato dagli amici di Monika e da Radio Tirol.

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Il SudTirol ferma il Verona

FC SUDTIROL -HELLAS VERONA 0-0

FC Sudtirol (4-3-2-1): Zomer; Traorè, Kiem, Nazari, Martin; Furlan, Mariano Romano, Fink (46’st Fink); El Kaddouri (19’st Manuel Fischnaller), Campo; Marchi (35’st Baccolo). A disposizione: Mair, Sorrentino, Kaufmann, Crepaz.

Allenatore: Alfredo Sebastiani

Hellas Verona (4-3-1-2): Rafael; Abbate, Ceccarelli, Vergini, Scaglia; G. Russo (32’st Paghera), Esposito, Hallfredsson; Mancini (33’st Ferrari); Pichlmann, Scapini (40’st Martina Rini). A disposizione: Caroppo, Maietta, Anderson, Garzon.

Allenatore: Andrea Mandorlini

Arbitro: Francesco Saia (Palermo)

Note: spettatori 3.320, di cui 420 abbonati. Ammoniti Nazari (FCS), Fink (FCS), Marchi (FCS), G. Russo (VR), Paghera (VR), Ceccarelli (VR)

Partita di gala, quella al Druso contro il Verona. Ma l’FC Suedtirol ha intelligentemente vestito la tuta da operaio, badando al sodo, ovvero a fare risultato, usando la spada e non il fioretto, concedendo pochissimo agli scaligeri e portando a casa un buon pareggio per 0-0. Ma andiamo per ordine, riassumendo la cronaca del match. Straordinario il colpo d’occhio che offre un “Druso” gremito in ogni ordine di posti, con folta rappresentanza di tifosi ospiti – un migliaio circa – e con clima da stadio “vero”. FC Suedtirol e Hellas Verona fanno il loro ingresso in campo accompagnati – mano nella mano – da due formazioni giovanili che indossano la divisa ufficiale della squadra avversaria e che esibiscono uno striscione con chiaro invito al “Fair Play”, in campo e in tribuna. L’FC Suedtirol, in cerca di riscatto dopo le due sconfitte consecutive d’inizio anno contro Gubbio e Salernitana, si misura nella quarta giornata del girone di ritorno del campionato di Prima Divisione Lega Pro con un Hellas Verona che è squadra dall’immutato fascino malgrado il suo ancora perdurante status di nobile decaduta dai fasti delle stagioni in serie A – memorabile lo scudetto del 1985 – e in serie B. Verona – in tenuta gialla con sottili righe blu – che, con i due successi ed un pareggio conseguiti nelle ultime tre partite, è in netta crescita rispetto ad un girone d’andata nettamente al di sotto delle aspettative. Entrambe le squadre lamentano assenze di peso. FC Suedtirol privo degli squalificati Alfredo Romano, Mirri e Burato e degli infortunati Cascone e Albanese, con Nazari riproposto al centro della difesa e con Fink a completare il terzetto di trequartisti a sostegno dell’unica punta di ruolo, ovvero Mattia Marchi. Nel Verona indisponibili – fra gli altri – Selva, Cangi, Berrettoni e Le Noci, quest’ultimo “ex” biancorosso al pari di Mancini, regolarmente in campo, e del direttore sportivo Mauro Gibellini.

Al “Druso” pomeriggio soleggiato e temperatura gradevole considerata la stagione. Dopo le schermaglie iniziali, il primo affondo è del Verona, con Pichlmann che al 5’ scarica per vie orizzontali, armando il sinistro di Hallfredsson, abbondantemente fuori misura. Corto e aggressivo il Verona di Mandorlini, ma l’FC Suedtirol si chiude bene nella propria metà campo, non concedendo alcunché agli scaligeri nei primi 20 minuti.

Provano anche a mettere la testa fuori dal guscio, i biancorossi: al 20’ Campo imbecca in area Marchi che pur strattonato da Vergini trova il modo per girarsi, calciando però ampiamente sul fondo. La partita non decolla, merito dell’atteggiamento ostruzionistico dell’FC Suedtirol, e così il Verona al 32’ ci prova – velleitariamente – con Mancini dalla distanza. Palla altissima. Sporadiche avanzate biancorosse, ma quella del 36’ è incisiva: cross a rientrare di sinistro di Campo con Abbate che, pressato da Fink, rischia l’autorete sventata con bravura da Rafael. Brivido per i biancorossi al 46’, con Hallfreddsson a sventagliare sul secondo palo e con Russo, fortunatamente, che calcia alle stelle sotto misura. Primo tempo avaro di emozioni e di bel gioco che si conclude sullo 0-0, complice l’impeccabile assetto difensivo dell’FC Suedtirol.

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Sud Tirol, attesa per la sfida alla capolista Gubbio

L’FC Suedtirol si è ritrovato ieri, agli ordini di mister Alfredo Sebastiani, per la ripresa della preparazione dopo i nove giorni di vacanza concessi ai giocatori dall’allenatore biancorosso. Nella giornata di ieri Brugger (nella foto) e compagni hanno sostenuto una doppia seduta nell’impianto sportivo di via Maso della Pieve.

Al mattino è stata curata la parte fisica, mentre nel pomeriggio la seduta è stata tecnico-tattica e si è conclusa con una defatigante partitella a campo ridotto.

Due i giocatori che mancavano all’appello: Mariano Romano, bloccato a Napoli da motivi personali, e Francesco Virdis, il cui rientro a Bolzano era già stato fissato per oggi per una questione di disponibilità di voli dalla Sardegna.

Ricordiamo che domenica 9 gennaio riprenderà il campionato di Prima Divisione Lega Pro, con la disputa della 19^ giornata, 2^ del girone di ritorno. I biancorossi ospiteranno al “Druso” (ore 14.30) la capolista Gubbio. A fronte del grande afflusso di spettatori che si preannuncia per questa domenica, in occasione del match di campionato fra FC Suedtirol e Gubbio allo stadio Druso (ore 14.30), si consiglia – per evitare code alla cassa – di acquistare i biglietti in prevendita.

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Paganese, a Bolzano vietato sbagliare

Dopo la conferma al tecnico Capuano, dopo una settimana condita da una dura reprimenda da parte della società e da un “vivace” confronto con i tifosi, la Paganese domani è chiamata al pronto riscatto contro il Bolzano. Una curiosità: la gara si giocherà allo stadio “Marco Livio Druso”, tribuno dell’Antica Roma che voleva estendere la cittadinanza romana agli Italici. Al di là delle digressioni storiche, servirà una Paganese in formato arena gladiatoria per mettere paura ad un Sud Tirol che arriva da tre risultati non entusiasmanti ma di certo ha le carte in regola per puntare alla zona play-off.

Prima della sfida di Bolzano, a parlare in casa azzurrostellata è stato il bomber per eccellenza Gaetano Romano, che commenta il particolare momento che sta attraversando la Paganese.

“Anche se ho visto solo il match con la Salernitana che fu perso immeritatamente, credo che Trapani fará di tutto per rialzare questa squadra – dice Romano intervenuto alla finale del torneo intitolato alla memoria del giovane tifoso azzurro Alfonso Attianese – perchè ha fatto sacrifici per portarla in serie C1. Lui ci mette il cuore sempre e a gennaio fará gli acquisti giusti per risollevare le sorti di questa compagine. Sono convinto che la Paganese riuscirá a togliersi dalle sabbie mobili della classifica”.

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