VIDEO Cremonese – Spezia 3-2: rigore Le Noci, lo Zini esplode

Goleada, vittoria di misura, partita talmente spettacolare e intensa – per merito della Cremonese ma anche della grande abnegazione di uno Spezia encomiabile – da meritare sì quel palcoscenico (che lo stadio Zini, anche ieri, è stato esempio di giubilo, correttezza e sportività) ma ben altra categoria.

Il 3-2 finale premia la squadra che nel novero dei 90′ ha fatto di più e meglio ma incorona anche la formazione capace di farsi trovare pronta in fase difensiva più di quanto lo siano stati gli avversari. Un aconstatazione su tutti: due formazioni che hanno in rosa attacchi composti da bomber del calibro di  Nizzetto, Rabito, Fietta, Musetti, Bocalon, Dettori, Le Noci  ————> la Cremonese; e Mastronunzio, Casoli, Evacuo, Vannucchi  ——–> lo Spezia sono anche rose che possono a ragione puntare a traguardi significativi.

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Cremonese – Spezia 3-2

  • Prima Divisione B, quinta giornata
  • Stadio Giovanni Zini, Cremona. Il live:
  • Cremonese – Spezia 3-2
    Reti: Evacuo (S), Le Noci rig. (C), Minelli (C), Rabito rig. (C), Mastronunzio rig. (S)

L’appetito vien mangiando. Oscar Brevi lo andava ripetendo come un dannato, quando gli si domandava che tipo di impatto psicologico avrebbe potuto avere la penalizzazione di sei punti.

L’appetito vien mangiando, deve aver ripetuto ai suoi giorno e notte. Mentre sapewva di avere a disposizione una formazione capace di grandi cose. Andava già bene com’era, poi il mercato gli ha regalato non uno a caso. Andrea Rabito classe 1980 e trascorsi nel calcio che conta non è uno passato di lì a tempo perso, semmai un campione che avrebeb potuto dire la sua in cadetteria, in qualche club di A.

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VIDEO tifosi Piacenza – Cremonese 1-3 (Le Noci? Per alcuni, indigeste)

Goduria a Cremona, dove – per un po’ di tempo – ci si approprierà dei confini naturali del Po come un vessillo che onora e inorgoglisce. Tre pappine lo garantiscono, del resto. Piacenza? Ancora poca cosa, se non altro rispetto agli obiettivi stagionali: difficile pensare alla promozione immediata, meglio per ora concentrarsi sul conseguimento di quei punti necessari per salvarsi.

Sarà un campionato ostico, per Guzman e compagni: non ci sarà solo da mostrare sul campo di essere gruppo solido ma occorrerà anche superare gli strascichi inevitabili dovuti alle arcinote vicende sulle scommesse: se la mente dei piacentini saprà tornare lucida e sgombra, se ne riparlerà. Ci siamo messi alla caccia di video che potessero raccontare al meglio quanto accaduto nella giornata di ieri perchè alcuni istanti – dellla vita in genere, del calcio nello specifico – vanno visssuti per non dimenticarli.

In quest’ottica, ieri abbiamo cercato di raccontarli al meglio, prestando mani e tempo e passione a un appuntamento che meriterebbe di essere vissuto su ben altri palcoscenici (come nei primi anni novanta, quando Antonio De Vitis e Riccardo Maspero sapevano infiammare le reciproche tifoserie calcando i prati di San Siro, dell’Olimpico e del Delle Alpi).

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Hellas Verona, Mandorlini e Le Noci: “La squadra è viva”

Andrea Mandorlini, subentrato a Giuseppe Giannini sulla panchina del Verona, ha esordito in maniera assolutamente positiva visto che fare risultato sul campo della Spal pareva quantomeno proibitivo.

Invece, l’ex Cluj, approdato nella società veneta lo scorso 9 novembre con l’obiettivo imposto dalla dirigenza di ottenere il salto di categoria, può già essere soddisfatto. L’esperienza in Prima Divisione A comincia con un 1-1 che ha mostrato un buon Verona e consentito al ravennate di mettere su taccuino più di una nota lieta. Le parole del tecnico a partita archiviata:

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