Diretta live Andria-Catanzaro 18 gennaio 2012

Coppa Italia Lega Pro terzo turno girone D

  • Stadio Degli Ulivi, Andria

Andria-Catanzaro 0-4: 7′ pt Narducci, 44′ pt rig. Carboni, 11′ st Bugatti, 45′ st Giampà

Capire quanto, e per chi in maniera maggiore, possa contare l’appuntamento di coppa Italia Lega Pro non è semplice ma la sensazione è che nè Andria nè Catanzaro abbiano tra le proprie priorità la qualificazione alla fase successiva della competizione.

Perché, inevitabile tenerne conto, i pugliesi hanno necessità di prestare la massima attenzione a un campionato che sta deludendo le aspettative e pone il club del neo allenatore Vincenzo Cosco (che va messo in conto anche lo scossono registrato ieri con le dimissioni di Pino Di Meo) nella condizione di invertire il trend che ha portato al terzultimo posto in classifica.

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Interviste Andria-Spezia 1-2 Di Meo e Serena

Andria-Spezia 1-2
Reti: 23′ pt Iunco (S), 12′ st Cossentino (A), 25′ st Vannucchi (S)

Igli Vannucchi prende per mano lo Spezia e consente ai liguri di sbancare lo stadio Degli Ulivi dopo che l’Andria era riuscita a pareggiare mnomentaneamente la rete del vantaggio ospite di Antimo Iunco con Cossentino, abile a sfruttare un errore di calcolo dell’estremo Russo.

Locali tuttavia vicini al vantaggio dopo 16′ con Loiodice che conclude in sforbiciata e scheggia la parte alta della traversa. Il colpo di testa vincente di Iunco scombussola i piani dei padroni di casa che, tuttavia, hanno la capacità di non scomporsi.

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Tifosi Andria spettacolo al Degli Ulivi VIDEO

Pare ci sia tutta Andria, allo stadio Degli Ulivi.

Per il colpo d’occhio che regala la curva (nella circostanza, la sfida è quella interna giocata contro la Cremonese lo scorso settembre e persa dai pugliesi per 1-0) e per l’intensità dei cori che si susseguono in maniera incessante.

Era qualche mese fa, pare siano passati – da allora – secoli. In cui i pugliesi hanno inanellato una serie di vicissitudini in seguito a cui, forse, le aspettative di allora si sono sgonfiate parecchio.

Qualche sconfitta, un gioco non sempre puntuale, decisioni arbitrali quantomeno discutibili, espulsioni a raffica fino all’ultimo (in ordine temporale) sfogo di patron Riccardo Fusiello, in aperta contestazione nei confronti della Lega e dei direttori di gara. La classifica dice poco di buono: quartultimi a 16 punti, gli uomini di Di Meo si apprestano a un finale di stagione da giocare con le unghie e con i denti.

Eppure: quante unità ci stanno in migliaia di mani che ritmano incessantemente per garantire il pieno, sempiterno sostegno?

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