Taranto, parla Prosperi: “Il calcio a volte è come una puttana”

Fabio Prosperi è il volto dell’amarezza e la sua immagine, alla fine di Taranto-Pro Vercelli, gara valevole per la semifinale di ritorno dei play off lega Pro di Prima Divisione A è conclusa con uno 0-0 che ha qualificato i piemontesi alla finalissima, rispecchia fedelmente quella dei compagni di squadra e di ciascun tifoso tarantino.

Allo Iacovone erano in ventimila, i sostenitori sono stati in grado di spingere i locali per tutti e 90 i minuti di gioco ma neppure la forza propulsiva dei supporters locali è bastata a rompere il muro ospite.

Il girono dopo c’è ovviamnete spazio per l’amarezza e il rimpianto, anche perché non va dimenticato che gli uomini di Davide Dionigi hanno saputo mettere in annale un campionato strepitoso: il Taranto è la squadra che sul campo ha fatto più punti, a stravolgere i destini dei rossoblu sono state le penalizzazioni inflitte dalla giustizia sportiva.

Le parole di Prosperi sono in tal senso emblematiche:

“Siamo delusi, distrutti. Proviamo tanta rabbia per come questa stagione si è conclusa. Abbiamo dato tutto, dal primo giorno di allenamento all’ultimo. Dopo un’annata incredibile, la cosa più difficile adesso è esprimere quella che è la nostra amarezza. Il calcio alle volte è come una puttana che sa darti delle delusioni incredibili: La Pro Vercelli non ha rubato nulla e se non sblocchi subito il risultato rischi che spendi tanto e non riesci più a trovare gli spazi per arrivare al gol. Ora è difficile parlare”.

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