Trapani, Tedesco e Perrone di punta; Cremonese, Riva in mediana

Un pareggio non è certo una battuta d’arresto, a maggior ragione non può esserlo se alle spalle vi era una striscia utile di cinque vittorie consecutive. Eppure, dopo aver cullato per una serie di giornate il prestigio garantito dalla constatazione che, tra tutte le squadre europee, proprio la Cremonese detenesse il record di punti, anche solo il pareggio infastidisce.

Punto prezioso a Siracusa, mancherebbe altro. Però. Se è vero che vincere fa venir voglia di vincere, uno rischia di rimanerci peggo per le due lunghezze lasciate per strada più di quanto alletti il punticino guadagnato. Si cominci a dire: fosse qiesto lo stato mentale dei grigiorossi di Oscar Brevi, vorrebbe dire che ci si trova di fronte a una grande squadra.

Che chi si contenta, col fischio che gode. Secondo poi: da Siracusa a Trapani sono una manciata di chilometri. Un po’ più spostati in alto, ma pur sempre di Sicilia si parla. Pur sempre di formazione temibile in maniera oggettiva.

Appaiate a dieci punti, le due squadre daranno vita a una gara intensa che l’orario balordo – le 15 di oggi – rischia di rendere meno avvincente a causa della mancata cornice di pubblico che la gara meritava. Il campo: Trapani con Pirrone di nuovo nell’undici di partenza mentre la coppia offensiva sarà composta da Tedesco e Perrone.

Nelle file ospiti vanno colmate le assenze di Cremonesi per infortunio e Rabito per squalifica. Giocano Rigione in retroguardia e Riva a centrocampo. Brevi non rinuncia al 4-3-3. Le Noci e Nizzetti con chi? E’ il solo dubbio.

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