Denis Bergamini morto dissanguato dopo evirazione?

Pare più di una ipotesi e l’avanza il Quotidiano della Calabria: Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989 ed il cui decesso fu attribuito a suicidio, in realtà fu evirato e morì dissanguato.

A portare verso tale corso un’indagine mai condotta in maniera puntuale sarebbe una perizia redatta nel 1990 dal medico legale Francesco Maria Avato e che, secondo il giornale, venne ignorata dai magistrati che all’epoca svolsero l’inchiesta sulla morte di Bergamini.

Il calciatore del Cosenza fu travolto da un camion lungo la statale 106 jonica e, secondo la testimonianza della fidanzata, che era insieme a lui, si suicidò facendosi travolgere dal camion. Un tesi che adesso sta trovando una serie di smentite dalle risultanze della nuova inchiesta che la Procura di Castrovillari sta conducendo sulla morte di Bergamini.

Il fatto che il calciatore sarebbe stato evirato e che sarebbe morto per questo potrebbe fare ipotizzare un movente legato ad una vendetta per questioni legate a fatti sessuali e ad una relazione sentimentale che Bergamini avrebbe pagato con la morte.

Il procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio, ha però smentito la notizia:

“Denis Bergamini non è stato evirato. Le ferite riscontrate dai consulenti sono quelle, ma non sono mai emersi fatti che facessero pensare ad un’azione voluta di un soggetto, ad un atto consapevole. Non è stato mai detto allora, e non si può affermare oggi. L’ipotesi dell’evirazione come atto di soppressione volontaria è assolutamente impossibile, smentita dalle carte. Le ferite riscontrate sul corpo di Bergamini sono più verosimilmente riconducibili all’effetto dello schiacciamento subito dall’addome e dovuto al peso dell’autoarticolato che lo ha investito”.

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