Morte Bergamini, la famiglia chiede verità per Denis

A diverse ore di distanza dalle prime indiscrezioni secondo cui i Ris di Messina avrebbero di fatto riaperto il caso relativo alla morte di Donato Denis Bergamini ipotizzando non più il suicidio ma l’omicidio volontario, parla la sorella dell’ex calciatore del Cosenza. Donata Bergamini, ventitre anni dopo la morte del fratello, chiede che si giunga alla verità:

“Siamo in attesa di leggere gli atti depositati, che non abbiamo ancora a disposizione. Al momento preferiamo non commentare le indiscrezioni stampa, per rispetto dei magistrati della procura di Castrovillari e di tutte le persone che stanno lavorando alla nuova inchiesta e soprattutto per rispetto di Denis stesso, che deve avere una verità”.

Tesi, quella del suicidio, cui la famiglia Bergamini non ha mai creduto nonostante le testimonianze dirette della ex fidanzata del giovane, Isabella Internò, e del camionista Raffaele Pisano il cui mezzo investì e trasporto per decine di metri il corpo (già senza vita?) di Bergamini.

Alla cautela delle parole della sorella, si accoda anche il legale di famiglia, Eugenio Gallerani, che è uno degli artefici della riapertura del caso hgrazie aindagini portate avanti per molto tempo:

“Se così fosse, questi nuovi risultati di cui siamo a conoscenza solo attraverso notizie stampa aprirebbero nuovi scenari”.

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