L’addio di Breda e un altro granata (Reggina) che lo attende…

Non sono bastati oltre 25mila tifosi alla Salernitana per approdare in Serie B ai danni dell’Hellas Verona. La città ha fatto sentire tutto il suo affetto alla squadra e all’allenatore, quel Roberto Breda che a fine gara ha chiesto ai suoi giocatori di andare sotto la curva “a testa alta”. Anche lui ci è andata, con le lacrime a rigargli il volto, perché forse, adesso, è davvero l’ultima volta a Salerno. Lui tentenna, poi ammette: “E’ qui che mi hanno fatto diventare giocatore prima e allenatore poi”. Giocatore, ai temi del calcio spumeggiante di Delio Rossi e della Serie A, e allenatore poi quando per un periodo era stato convinto da Vincenzo De Luca a fare anche l’assessore allo sport. Troppo forte il richiamo della panchina.

E così, nonostante le penalizzazioni e la situazione societaria disastrosa, Breda non si è perso d’animo e ha portato una squadra ricca di talenti giovani, mezzi talenti e qualche “scarto” a giocarsi la serie B. E’ stato bello amarsi, adesso sarà dura dividersi. Pare che la Reggina abbia scelto lui come erede di Atzori, e lui, mister Breda, in B ci andrà comunque. Sarà per un altro granata. Ma, lui lo sa: c’è solo la Salernitana.

 

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