Lega Pro spaccata durante l’ultima assemblea di Firenze

La spaccatura nella Lega Pro è totale ma Lotito è riuscito a spuntarla di nuovo mentre infiamma la polemica con Iodice. 29 sono stati in tutto i club dissidenti che hanno votato per la sospensione dei lavori e 29 hanno votato per andare avanti. In più 2 sono stati gli astenuti. 

Macalli è riuscito a guadagnare tempo ma a Firenze se l’è vista brutta perché la Lega Pro ha dimostrato di essere assolutamente spaccata. 29 club dissidenti hanno votato per la sospensione dei lavori in modo compatto. Poi ci sono stati altri 29 club che hanno votato per andare avanti e infine ci sono stati 2 club che si sono astenuti.

Le astensioni hanno pesato ma ha influito anche l’esclusione dal voto dell’Ascoli che avrebbe votato con l’opposizione. I dissidenti hanno abbandonato l’aula e qualcuno è rimasto. Chi ha partecipato, ha contribuito all’elezione di Arpaia, presidente del Vigor Lamezia, come consigliere della Lega.

Macalli è riuscito così a prendere tempo ma i dissidenti hanno richiesto la convocazione di una nuova assembla che avrà all’ordine del giorno la revoca della governance della Lega Pro che vuol dire votare la sfiducia a Macalli e nuove elezioni della Presidenza.

Lotito non ha rilasciato dichiarazioni visto che è già impegnato nella polemica con Iodice. È stato quest’ultimo a fare dichiarazioni pungenti spiegando che ormai la Lega Pro è spaccata e che ci si è attaccati ad un tecnicismo per non sospendere l’assemblea ma la struttura non può andare avanti in questo modo.

Il presidente del Prato è stato ancora più diretto dicendo:

Da cittadino e da sportivo mi chiedo come si possa dar credito a queste persone. Chiederemo la convocazione coatta dell’assemblea.

Nella prossima assemblea per sfiduciare Macalli serviranno 31 voti e con i 2 astenuti e l’Ascoli non votante, non dovrebbe essere difficile.

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