Gubbio, il neo allenatore Pecchia: “Puntiamo ad una salvezza tranquilla”

Sentite che grande chiarezza c’è dietro queste parole: “Non ho una grande esperienza in panchina, ma ne ho da vendere come giocatore e so bene che atmosfera si respira nello spogliatoio e quali sono gli equilibri da mantenere. Nel calcio, poi, è molto importante saper motivare i giocatori e in questo tipo di gestione mi ritengo davvero all’altezza”. Lo ha detto il neo allenatore del Gubbio Fabio Pecchia nel giorno della sua presentazione ufficiale. L’ex centrocampista di Napoli e Juve ha fissato subito gli obiettivi: “Mantenere la categoria senza eccessivi patemi. Sarebbe da scriteriati buttare al vento i due anni di lavoro ottimo svolti qui da Vincenzo Torrente. Il nostro sarà un lavoro che proseguirà sulle linee guida tracciate a suo tempo dalla società, per cui ingaggeremo giocatori giovani, che hanno fame di risultati e grande voglia di maturare e il giusto mix con alcuni elementi più esperti, alcuni dei quali fanno parte dello zoccolo duro della squadra”.

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Pergocrema, lettera aperta di patron Bucci

Questa è stata la settimana della gioia per me, per la società e per i tifosi. La salvezza era l’obiettivo che dovevamo e volevamo conquistare a tutti i costi e ci siamo riusciti con impegno, sacrifici e dedizione. Ringrazio tutta la squadra, compresi staff e dirigenti, perché non hanno mai chinato il capo e insieme hanno festeggiato con i tifosi la vittoria e la permanenza in C1.

La mia realtà però mi porta a dover compiere una scelta difficile, ma che non posso procrastinare. In questa stagione mi sono accorto di quanto sia difficile gestire una Società a 700 km di distanza, per chi come me ha già gravosi impegni lavorativi, ai quali si sono aggiunti ulteriori motivi personali, ma purtroppo a nessun essere umano è dato conoscere cosa riserva il futuro. Sono partito con entusiasmo e lealtà e questi sentimenti mi hanno sostenuto per tutta la durata di questa esperienza.

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Verona, Mandorlini: “E adesso il derby con il Vicenza”

SALERNO – Una sfida disputata allo stadio “Arechi” permise ad Andrea Mandorlini di subentrare sulla panchina dell’Hellas, un’altra di centrare la promozione in Serie B. Si è sempre detto fatalista, il mister ravennate, ma questa sembra la vera e propria chiusura del cerchio, come si suol dire.

Tralasciando l’inaccettabile situazione creatasi all’interno della sala stampa campana, il tecnico dedica immediatamente il proprio pensiero ai tifosi: “Sono stati grandissimi, questo successo lo dedico a loro che non hanno mai fatto mancare il proprio supporto. Conoscevamo alla vigilia le insidie legate alla gara di ritorno, tuttavia grazie al carattere dei miei uomini abbiamo legittimato il raggiungimento dell’obiettivo”.

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Macalli, duro intervento all’assemblea Figc

“Per non fare sempre la parte di chi sfascia le carrozze dico che venite a raccontare a noi che esiste in questo Statuto un diritto di veto. Lo raccontate a noi che per anni abbiamo presentato un candidato che avete sempre respinto grazie a questa clausola. Siete rinsaviti tutti“. E’ un intervento al vetriolo quello tenuto dal presidente della Lega Pro, Mario Macalli, all’assemblea straordinaria della Figc sulla riforma dello statuto federale presso l’hotel Hilton di Fiumicino. Macalli, in particolare, contesta la proposta di modificare i pesi interni al Consiglio federale che prevede un abbassamento della ‘quota’ della Lega Pro dal 17% al 15 per cento.

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Bari, Torrente: “Qui per puntare alla serie A”

Per la prima volta, dopo 28 anni, non è stato il presidente (ormai ex) Vincenzo Matarrese a presentare il nuovo tecnico del Bari. Ci ha pensato l’amministratore unico della società, Claudio Garzelli, a dare il benvenuto a Vincenzo Torrente: “E’ il prototipo del tecnico che cercavamo per il nostro nuovo progetto. Comincia un percorso importante per il Bari”. Sorrisi, entusiasmo ed idee chiare. Il 45enne allenatore che ha portato in due anni il Gubbio dalla C2 alla B non ha nascosto l’orgoglio di essere approdato in una piazza così importante ma anche esigente. “Per me Bari è una grande occasione – ha detto Torrente -, per dare continuità a quanto ho fatto finora. L’obiettivo primario è ridare entusiasmo ad una tifoseria delusa dalla recente retrocessione. Cercherò di proporre un calcio sempre costruttivo, divertente, con un gruppo che dia l’anima per la maglia che indossa”.

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Gubbio, Fabio Pecchia è il nuovo allenatore

L’A.S.Gubbio 1910 comunica che è stato perfezionato l’accordo con Fabio Pecchia quale allenatore della prima squadra per la prossima stagione calcistica 2011-2012.

Fabio Pecchia sarà presentato in conferenza stampa questa mattina alle 11,30 presso il Park Hotel “Ai Cappuccini”. Successivamente alle ore 18,30 si incontrerà con i tifosi sugli spalti dello stadio “Pietro Barbetti” (lato vecchia gradinata).

Fabio Pecchia, 38 anni, vanta una eccellente carriera da calciatore. Ha collezionato 446 presenze e realizzato 50 reti: 337 presenze e 41 reti in Serie A, 62 presenze e 4 reti in Serie B, 47 presenze e 5 reti in Serie C1. Ha indossato le maglie di Avellino, Napoli, Juventus (con cui ha vinto uno scudetto con Marcello Lippi in panchina), Sampdoria, Torino, Bologna, Como, Siena, Ascoli, Foggia, Frosinone. E’ soprannominato l’avvocato per il fatto che, nonostante una vita trascorsa sui campi di calcio, è riuscito brillantemente a laurearsi in giurisprudenza all’Università di Napoli. Nell’ultima parte della sua carriera Foggia è stata una tappa importante.

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La firma di Re Giorgio: la Juve Stabia è in serie B!

ATLETICO ROMA – JUVE STABIA 0-2

  • Atletico Roma (4-4-2): Ambrosi, Balzano, Doudou, Padella, Angeletti, Baronio, Miglietti, Franceshini, Babù, Ciofani, Franchini.

All. Chiappara

  • Juve Stabia (4-4-2): Colombi, Maury, Molinari, Scognamiglio, Dianda, Cazzola, Danucci, Mezavilla, Raimondi, Corona, Mbakogu.

All. Braglia

  • Ammoniti: Cazzola, Balzano, Franchini
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    Reti: Molinari 47’ pt, Corona 44’ st
  • Recupero: 2’ pt, 7′ st.

La Juve Stabie entra nella storia tornando in Serie B. Un traguardo straordinario per la squadra di Castellammare di Stabia, dopo che le Vespe avevano cominciato la stagione con l’obiettivo della salvezza. E invece oggi a Roma il sogno si è trasformato in realtà. Dopo lo 0-0 nella gara di andata e il quinto posto alla fine del campionato, la Juve Stabia doveva vincere sul campo dell’Atletico Roma e così è stato. In rete Molinari e re Giorgio Corona.

IL PRIMO TEMPO – Chiappara non cambia nulla rispetto a Castellammare, confermando lo stesso undici. Novità importanti nella Juve Stabia dalla cintola in su, con Mezavilla che rientra in mediana e attacco rivoluzionato: fuori Albadoro (infortunio) e Tarantino (scelta tecnica), dentro i due giovanissimi Mbakogu e Colombi, le ali per Re Giorgio Corona. E’ proprio Colombi uno dei migliori giocatori del primo tempo, con tantissimi spunti sul fianco sinistro: insieme a Dianda, tanti cross e tiri provati. La gara si è tenuta in equilibrio, anche se nell’ultimo minuto di recupero, su calcio d’angolo, batti e ribatti in area, palla a campanile, colpo al volo del centrale di difesa Molinari e rete. Esplode il pubblico di Castellammare, ma ci sono ancora 45 minuti…

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