Raimondi e il Pisa, è questione di feeling

Questione di feeling. Tra Gabriel Raimondi e la maglia del Pisa è nato un rapporto particolare, una vicinanza di passioni, di ambizioni e di modi di intendere il calcio che ormai fanno sentire l’argentino molto di più di un semplice giocatore.

“Questa è la mia casa – afferma convinto Raimondi –. Sapevo che un giorno sarei tornato e quando è capitato è stato come riaccendere un fuoco che non si era mai spento”.

  • Una vera e propria dichiarazione d’amore…

“Ci sono giocatori che nascono per stare in un posto. Io ho capito di potermi realizzare appieno e di poter dare il massimo con indosso questa maglia. Sono felice di giocare per il Pisa”.

  • Due anni di assenza e poi una full-immersion niente male…

“Una esperienza davvero intensa. Sono arrivato a gennaio e per me si trattava di una vera e propria scommessa perché sapevo di non poter sbagliare. A livello personale non potevo permettermi brutte figure e volevo a tutti i costi dare una mano al ‘mio’ Pisa. E’ stata una doppia sfida, morale e calcistica, che credo di aver vinto assieme a tutti i miei compagni e alla società”.

  • Ad un certo punto però le cose non sembravano mettersi bene…

“Eravamo tutti molto preoccupati per come stavano andando le cose. La Prima Divisione è un campionato difficile che non ti permette molti passaggi a vuoto. Per fortuna la rotta è cambiata nel momento giusto e siamo riusciti a portare in porto la barca nel migliore dei modi”.

  • Con Pagliari il Pisa ha cambiato volto

“E’ stato fatto un lavoro importante a livello di concentrazione e soprattutto in difesa la musica è cambiata”.

  • Ne sanno qualcosa gli attaccanti avversari…

“Nel reparto arretrato abbiamo acquisito sicurezza partita dopo partita. E a quel punto quando certi automatismi diventano perfetti è difficile subire gol”.

  • E adesso?

“Cresce la voglia di ripartire. Ripeto, questa è ormai la mia città e la responsabilità che mi sento addosso finisce solo per caricarmi”.

  • Giochiamo con i sogni… Le dicessero: “Torni in serie B col Pisa a patto di appendere subito dopo le scarpe al chiodo…”. Che cosa risponderebbe?

“Cosa risponderei? Mi farei trovare con in mano martello e chiodo!”.

  • fonte: Ufficio Stampa Ac Pisa (foto: Ac Pisa)

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