Sanderra (Latina): “La salvezza il nostro scudetto”

“Il bicchiere è da vedersi mezzo pieno”. Parte da questo presupposto mister Stefano Sanderra per riassumere lo stato del suo Latina al termine della prima parte del ritiro, e soprattutto dopo la non allarmante sconfitta in Coppa Italia Tim contro L’Aquila. “Viste le tantissime assenze e qualche pedina che manca ancora a questa formazione, credo che la sconfitta potesse anche essere messa in preventivo. Non compromette il nostro cammino di preparazione alla stagione, anche se ci sarà ancora molto da lavorare, questo è evidente, visto che siamo stati lenti, prevedibili e non abbiamo mai aggredito lo spazio. Ripeto – continua Sanderra – tanto è dipeso comunque dalla condizione fisica precaria di molti e dalle assenze a cui abbiamo dovuto far fronte. Credo che il bicchiere per ora è mezzo pieno. Se penso al tiro finito sul palo di Jefferson, che ha di fatto cambiato la partita, senza pensare a qualche occasione che, con un po’ di lucidità in più, avremmo potuto concretizzare. I miei complimenti, comunque, a mister Ianni, mio allievo addirittura proprio ai tempi in cui allenavo L’Aquila e che si è divertito a farci lo sgambetto. Sono stati bravi a chiudersi e a sfruttare l’unica distrazione, grande, che abbiamo avuto nel corso della gara”. Poi Sanderra pensa all’immediato futuro: “Mi dispiace molto per il risultato, sia perché ci tenevamo a far bene alla prima di fronte al pubblico di casa, ma soprattutto perché adesso fino al 5 settembre non potremo cimentarci in gare ufficiali. Trovo questa formula assurda. La Coppa è fatta per testare la squadra prima del campionato ma adesso che siamo usciti dalla Tim Cup rientreremo in gioco per la Coppa di Lega Pro solo a campionato cominciato, ovvero nel momento più delicato. Un vero peccato visto che le amichevoli, seppur affrontate con il piglio giusto, non danno mai quanto può dare una gara ufficiale”.

Che campionato sarà?
“Durissimo, oltremodo irto di ostacoli molto più di quanto ci saremmo potuti immaginare. Qualcuno si è divertito a formare un girone con quattro retrocesse e quattro super corazzate che stanno spendendo dei milioni per allestire squadroni degni della serie B. Insomma, per noi la salvezza sarebbe come vincere lo scudetto”.

Cosa manca a questa squadra?

“Certamente quattro pedine. Un terzino sinistro di maggiore qualità e spinta e due pedine a centrocampo di cui un giovane classe ’91 che per il momento è quello intorno a cui ruota tutto il mercato. In ultimo un portiere di esperienza da affiancare a Costantino. Risolte queste quattro situazione credo che potremo essere a posto. Adesso è un momento decisivo per effettuare le scelte giuste”.

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