Sicignano, l’uomo che parò er cucchiaio a Totti

Cresciuto nelle giovanili del Palermo, difende la porta rosanero per nove stagioni tra Serie B e Serie C1. È stato per anni il beniamino della curva palermitana ed una bandiera della società. Alla sua centesima presenza in rosanero, in Palermo-Benevento (2-0) della sesta giornata della Serie C1 2000-2001 giocata l’8 ottobre 2000, ha parato un calcio di rigore. Nella stagione 2003-2004 esordisce in Serie A con la maglia del Parma (contro il Milan), prima di passare al Lecce nel calciomercato di gennaio 2004. In giallorosso gioca per due campionati e mezzo da titolare. Nella stagione 2004-2005, nonostante le 71 reti subite, si distingue per alcuni rigori parati, come quello parato a Francesco Totti in Roma-Lecce partita finita 2-2 e quello parato a Eugenio Corini in Palermo-Lecce. Con i salentini disputa un’altra stagione in massima serie, il 2005-2006, terminato con la retrocessione in B dei pugliesi.

Nell’estate 2006 è acquistato dal Chievo, con cui esordisce in Champions League il 9 agosto 2006 in Levski Sofia-Chievo 2-0.

Dopo la retrocessione in Serie B della sua squadra, nell’estate 2007 viene ceduto al Frosinone in prestito con diritto di riscatto. Nel giugno 2008 la società ciociara riscatta il suo cartellino. L’11 luglio 2011 viene ufficializzato il suo passaggio al Barletta in Lega Pro Prima Divisione.

Nell’ottobre del 2005 è stato convocato in Nazionale da Marcello Lippi come terzo portiere nella gara contro la Moldavia, gara disputata a Lecce, allora squadra dove Sicignano militava.

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