Sorrento, un’escalation a cui manca solo la B

La storia del  Sorrento Calcio ebbe inizio in un anno “caldo” per la storia dell’Italia. Parliamo nel 1945, quando si raccoglievano ancora le macerie della guerra mondiale.  Nel 1949 si iscrisse al campionato di promozione dove rimase fino alla stagione 1967-68, anno in cui si classificò primo e venne promosso in Serie D. L’anno successivo il Sorrento disputò un ottimo campionato, arrivando ancora una volta primo in classifica a pari merito con la Turris, e venendo promosso in Serie C dopo aver vinto proprio contro la squadra corallina uno spareggio in gara unica disputatosi al “Flaminio” di Roma: vittoria rossonera per 1-0, gol siglato da Sani.

Nella stagione 1970-71 il Sorrento giunse di nuovo primo, e venne promosso in Serie B. In quell’anno il portiere Gridelli raggiunse il record di imbattibilità con 1537 minuti. Il primo campionato in Serie B (con in squadra il giovanissimo Giuseppe Bruscolotti protagonista in A nel Napoli di Maradona) fu però disastroso per i sorrentini, che arrivarono penultimi in classifica nonostante un girone di ritorno da ritmo promozione. Le gare casalinghe in quell’anno si giocarono al “San Paolo” di Napoli. I costieri retrocessero in Serie C, dove restarono fino al 1977-78, anno della retrocessione in Serie C2.

Nel 1984-85 la squadra sorrentina arrivò seconda in classifica e venne promossa in Serie C1. Da quel momento in poi, il Sorrento attraversò un periodo buio: dapprima la ricaduta in Serie C2 nel 1987 e, dopo alcuni tentativi di risalita non andati a buon fine, la retrocessione in Interregionale nel 1989 per inadempienze finanziarie.

Il risorgere rossonero parte nella stagione 1997-98, quando vince il girone B dell’Eccellenza campana davanti a Paganese e Palmese, e conquista nella finale unica di Caserta la Coppa Italia Dilettanti fase regionale Eccellenza-Promozione contro la Viribus Unitis ai rigori.

L’anno dopo, in Serie D, chiude in testa il girone d’andata e arriva quinto sognando la C2 ad occhi aperti. In D evita, nella stagione 2000-01, la retrocessione in Eccellenza vincendo lo spareggio disputatosi a Benevento con l’Internapoli ai rigori.

Nel campionato 2005-06 ha ottenuto la promozione dalla Serie D alla Serie C2 e si è aggiudicata la Coppa Italia Serie D battendo in finale il Giarre, e precedentemente, in semifinale con goleada, i campioncini del programma televisivo Campioni, il sogno del Cervia, allenati da “Ciccio” Graziani.

Nella stagione 2006-07, il Sorrento vince il campionato di C2 ed accede alla Serie C1, nello stesso anno vince la Supercoppa di Lega Serie C2, posizionandosi al primo posto nella classifica a tre con 4 punti totali dinanzi a Legnano (secondo con 3 punti e sconfitto per 1-0 a Sorrento) e Foligno, ultimo con 1 punto.

Nella stagione 2007-08 viene sconfitto nella seconda giornata di campionato in casa dal Potenza per 0-1, in questa occasione il Sorrento perde la lunghissima imbattibilità casalinga che durava dal 1º maggio 2004 (Sorrento-Paganese 1-2). Dopo 72 risultati utili consecutivi interni in gare ufficiali e dopo tre anni, quattro mesi ed un giorno si chiude la striscia vincente che potenzialmente poteva eguagliare le 58 gare ufficiali di campionato senza sconfitte interne del Milan, interrottesi nel 1993. Dopo vari alti e bassi, giunge un piazzamento a ridosso della zona alta della classifica.

Nella stagione 2008-09 conquista per la prima volta nella sua storia la Coppa Italia Lega Pro, battendo nella doppia finale la Cremonese (0-0 a Cremona e 1-0 a Sorrento). Il gol decisivo porta la firma di Federico Giampaolo, fratello dell’allenatore del Siena.

Nella stagione 2009-10, tra alti e bassi, disputa una discreta stagione terminando al 9° posto e conquistando un posto nella Coppa Italia Tim 2010-11.

La stagione 2010-2011 è molto buona per il Sorrento, che parte subito bene divenendo in fretta la capolista solitaria del suo girone, tuttavia, dopo alcuni scontri di alta classifica poco soddisfacenti, il Gubbio approfitta di questo calo della squadra campana per vincere contro il Sorrento in Umbria per 1-0. Da quel momento, il Gubbio passa in testa travolgendo il Sorrento, che prosegue però su una via buona e, nonostante i 10 punti di svantaggio accumulati durante il clamoroso filotto trionfale degli ugubini, riesce a rimontare con discreta efficacia il gap, inanellando una buona serie di risultati che, complice una lieve flessione del Gubbio, avvicina progressivamente il Sorrento alla vetta della classifica;ma nonostante tutto, malgrado una vittoria piuttosto fortunosa per 2-1 in casa contro un Gubbio in ripresa, il Sorrento si porta solo a 4 punti dagli avversari a due giornate dalla conclusione; tuttavia, la domenica successiva il match dei campani in trasferta contro lo Spezia è negativo, con la rimonta dei liguri che vanno a vincere per 2-1, e nel frattempo il Gubbio può festeggiare la matematica e storica promozione in serie B, che fra l’altro esce meritatamente vittorioso da un 3-1 in casa contro la Paganese; il Sorrento è così costretto a stroncare le ambizioni di qualificazione diretta, ai play-off per il campionato cadetto viene eliminato dall’Hellas Verona nella semifinale perdendo all’andata 2-0 e pareggiando in casa al ritorno.

Lascia un commento