Bassano, Jaconi: “Non ce ne va bene una”

Al termine della gara con il Latina, che ha significato la quarta sconfitta in altrettante gare di campionato, serpeggia la delusione tra i giocatori ed i dirigenti del Bassano. Come ormai consuetudine, il primo a presentarsi in sala stampa è stato mister Jaconi:

 

“La partita è finita in maniera diversa da come si era incanalata. Un rimpallo fasullo ha favorito il loro attaccante, Bonetto era in vantaggio ma per arrivare sulla sfera è inciampato franandogli addosso e ne è scaturito il rigore e l’espulsione. In questo momento purtroppo ogni episodio ci castiga. Basti pensare al palo interno che abbiamo preso, oppure al gol annullato a Gasparello. Poteva cambiare tutto ma non è successo. In momenti come questi abbiamo bisogno della fiducia e dell’appoggio di tutti per uscire da questa situazione. Nella mia carriera ho vissuto tante situazioni, e l’unico rimedio è sempre il solito, il risultato, le parole non servono”.

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Braghin: «Bassano, è ora di vincere»

Tre sconfitte nelle prime tre giornate di campionato, una difesa bucata troppe volte, errori di attenzioni e, soprattutto, zero punti in classifica. Non è stato, inutile negarlo, un buon inizio di campionato per il Bassano. Nessuno, però, si scompone. In panchina c’è l’esperienza di mister Jaconi, dietro di lui una società che lascia lavorare senza pressioni. Proprio il Direttore Generale Braghin è intervenuto sul sito ufficiale della società (www.bassanovirtus.com) per spronare la squuadra nella gara di domani contro il Latina:

“Sul fatto che nessuno si aspettasse una partenza così sono meno d’accordo perché noi da due anni predichiamo che se non diamo il 100% perdiamo da tutti e così è stato. Casomai lo stupore è quello di essere stati così diversi dal passato, pur avendo cambiato poco. Su questo punto tutti dobbiamo recitare il mea culpa e darci da fare per rimediare, e anche in fretta”.

Sicuramente, nessun processo alla squadra:

“Intanto la responsabilità non è solo della squadra ma parte dal sottoscritto e arriva al collaboratore più lontano, passando anche per staff e giocatori. Per me lo sport di squadra è innanzitutto condivisione di ruoli e responsabilità, se siamo ultimi in classifica lo siamo tutti e abbiamo fatto tutti male. Detto questo ognuno di noi per il proprio ruolo deve portare soluzioni e proposte perché di critiche, problemi e tantomeno colpevoli adesso non abbiamo bisogno, queste cose è giusto che le trovino i media, gli opinionisti e i tifosi che giudicano quello che vedono e se non piace si lamentano. Noi possiamo solo rispondere con il lavoro, il silenzio e l’applicazione quotidiana sapendo che nel calcio un dettaglio può cambiare qualsiasi scenario, e in questi momenti ogni dettaglio può essere la chiave per svoltare, lo dobbiamo cercare dentro il nostro gruppo di lavoro e nelle nostre azioni quotidiane, cosa che stiamo facendo con grande dedizione”.

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Pro Vercelli – Pisa, Pagliari: «Evitare cali di tensione»

Alla vigilia della partenza per Vercelli dove domenica il Pisa affronterà la Pro Vercelli, il mister Dino Pagliari è sembrato carico e fiducioso:

”E’ stata una buona settimana dove ci siamo allenati bene. Dalla squadra mi aspetto una partita come quelle che stiamo giocando, fatta di voglia e determinazione perché stiamo bene”.

Un’incognita, per la seconda trasferta in campionato del Pisa, potrebbe essere rappresentata dal terreno in sintetico. Pagliari dimostra di essere preparato e non ha lasciato nulla al caso:

“In settimana abbiamo provato per avere una percezione diversa dall’erba naturale, ma ogni sintetico è diverso dall’altro. Dovremo esser bravi ad adattarci ad ogni situazione, ma gli spazi sul campo rimangono i medesimi”.

L’avversario di domani, la Pro Vercelli, nonostante sia al debutto in Prima Divisione, ha già molto ben figurato nelle prime tre giornate, raccogliendo 4 punti.

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Bucaro, Avellino: “La sconfitta colpa di tutti, ora rialziamoci”

Cinque reti subite nelle ultime due gare, un gol all’attivo. Numeri da brivido per l’Avellino di mister Bucaro, se non fosse che siamo soltanto alla terza giornata di campionato, i punti in classifica sono comunque tre e c’è tutto il tempo per migliorare. Fa male, però, pensare a come è maturata la sconfitta interna contro la Tritium:

 

”Quando si perde la colpa è di tutti dal tecnico ai giocatori. Abbiamo disputato un brutto primo tempo in cui abbiamo sbagliato tutto. Nel secondo tempo c’è stata una grande reazione della squadra, però nella prima frazione di gioco abbiamo fatto troppo male e soprattutto alla prima difficoltà ci siamo disuniti, lasciando campo agli avversari“.

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Pergocrema, Brini: “Il bello viene adesso”

Potrebbe sembrare una capolista per caso, il Pergocrema di mister Fabio Brini. E invece non c’è nulla di casuale in una squadra che, costruita negli ultimi 10 giorni di mercato, ha aggiunto qualità e quantità e adesso è lì, in vetta al girone B, a punteggio pieno. Il ruolo di pompiere che deve smorzare gli entusiasmi si addice bene a mister Brini, che ai microfoni di TeleRoma 56 ha così commentato il match:

 

“Ci godiamo questo momento con entusiasmo, senza però lasciarci andare a chissà quali sogni. Voglio sottolineare la grande attitudine al sacrificio di questa squadra, non bisogna dimenticare che ci mancano i venti-venticinque giorni di preparazione precampionato. Per noi è come se fosse ancora calcio d’agosto e queste prime gare di campionato fossero amichevoli”.

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Di Meo: “Contento del mio Andria battagliero”

Per un mister Cari non soddisfatto al cento per cento della sua squadra, c’è invece un altro allenatore – Di Meo – che non può non esaltare la prova del suo Andria. Qualsiasi altra squadra, sotto di due gol contro la corazzata Barletta, si sarebbe sciolta come neve al sole primaverile. Invece, i biancoazzurri hanno avuto la forza per ritrovare unità, spirito di sacrificio e riaprire il match. Di Meo spiega anche le mosse tattiche attuate:

 

“Ho cambiato modulo per bloccare il Barletta sulle fasce, poi subiti due gol siamo tornati al nostro sistema di gioco. Il risultato credo sia giusto fino ad un certo punto, perché meritavamo di vincere se contiamo le palle gol che abbiamo sprecato. Di più non potevamo fare”.

L‘Andria, nelle prime tre giornate di campionato, ha racimolato soltanto due punti. C‘è da dire che ha giocato contro Spezia, Cremonese e Barletta (due in trasferta), ovvero le tre maggiori candidate alla vittoria finale del campionato.

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Cari, Barletta: “Troppo tesi per il derby”

C’è un pizzico di rammarico in casa Barletta dopo il 2-2 nel derby contro l’Andria. Se, infatti, si mettono sul piatto della bilancia tutte le situazioni createsi durante la partita, allora si può – a ragione- parlare di due punti persi piuttosto che di un punto conquistato. Infatti, non è bastato ai biancorossi il doppio vantaggio contro l’Andria per portare a casa i tre punti e il primato in classifica. E’ per questo che mister Cari non è stato completamente soddisfatto del risultato finale:

 

“Non siamo stati bravi a gestire il vantaggio. Probabilmente, se fossimo arrivati all’intervallo senza subire gol, la gara avrebbe preso una piega diversa nella ripresa. Ma questo è poco importante, quello che conta è il risultato finale”.

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Vecchi: “Soddisfatto della mia Spal”

Dopo la sconfitta in casa del Taranto, la Spal di mister Stefano Vecchi si è subito rialzata, vincendo nel match interno di domenica contro l’Esperia Viareggio. Una vittoria che, ovviamente, ha soddisfatto anche il tecnico biancazzurro:

 

“La conquista dei tre punti è stata importante per rinsaldare in noi la fiducia del pubblico ed in considerazione delle precedenti prestazioni positive. Il calo, del secondo tempo è fisiologico dopo una prima parte di gara a ritmi assai elevati”.

Diverse le note positive della vittoria. A cominciare da Rachid Arma, un bomber ritrovato, ma anche la solidità difensiva di uno come Zamboni. Poi, una domanda sul rientro di Paolo Rossi:

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Maddaloni e il Carpi a sua immagine e somiglianza

In casa il Carpi sembra un rullo compressore. Dopo i quattro gol rifilati alla Tritium al debutto, alla terza giornata sono arrivati altri tre gol al Lumezzane, mica all’ultima arrivata. Però, mister Maddaloni, nonostante i sei punti in classifica e una squadra che sembra una macchina da gol, non vuole esaltarsi troppo.

 

“Questo progetto è stato completato poche ore prima della chiusura del mercato – ha spiegato sulle colonne de L’informazione di Modena – non poteva raggiungere equilibri immediati. Questa prestazione ci garantisce che dopo 18 giorni esiste una buona quadratura. Credo sia un grande risultato: ai ragazzi vanno grandi meriti. Oltre al cuore ci mettono la testa”.

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Il Siracusa e una domenica da cancellare

Razionale, preciso ma anche, ovviamente, scosso dalla pesante sconfitta contro la Triestina (4-0). Mister Sottil al termine della gara ha commentato la prova del suo Siracusa con un pizzico di rabbia. Rabbia comprensibile se si pensa a come il Siracusa aveva iniziato il match.

 

“Quella di domenica è sicuramente una partita da cancellare”, esordisce così l’allenatore azzurro.

 

“Per assurdo abbiamo iniziato molto bene la gara. Giusto approccio, giusta interpretazione e buoni movimenti. Eravamo i padroni del campo fino al loro primo goal, dove l’inesperienza è costata cara. Dopo i primi due goal abbiamo a reagire ma con difficoltà, poi il terzo goal. Nella ripresa, invece, – continua mister Sottil – sia con i cambi, sia con un assetto tattico diverso, abbiamo creato delle buone azioni per far goal, ma niente. Sicuramente c’è stato un calo psicologico.

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