Brini: “Pergocrema, che ti succede”

Dopo la debacle di otto giorni fa in casa dello Spezia, nuova sconfitta per il Pergocrema, che ieri ha ceduto per 2-0 sotto i colpi di un super Piacenza che, nonostante la penalizzazione, sta provando a scalare la classifica. Qualche avvisaglia di problemi invece per la capolista. I gialloblu, infatti, sono alla seconda sconfitta consecutiva, hanno segnato solo una rete nelle ultime due gare, subendone ben quattro. E’ vero che la classifica continua a sorridere agli uomini di Fabio Brini (al comando con un punto di vantaggio sul Frosinone secondo in graduatoria), ma la sconfitta contro il Piacenza rappresenta comunque un campanello d’allarme.

“Siamo entrati in campo molli, sembrava stessimo giocando un’amichevole. Forse a qualcuno fa male questa classifica. Ci vuole più cattiveria”.

 

E’ chiaro che anche gli infortuni, in questa parte della stagione, stanno giocando il loro ruolo.

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Piacenza – Cremonese 1-3. Garilli ammutolito, festa ospite

Piacenza – Cremonese 1-3
Reti: 10′ pt e 30′ pt Le Noci (C), 16′ Melucci (P), 45′ st Bocalon (C)

Il Po a un tiro di schioppo, non è pozzo dei desideri e dentro non ci si può buttare niente (anche perchè, a inquinamento, si è già a livelli di indecenza inoltrata) ma, in occasione di ogni derby denominato proprio così – DERBY DEL PO – un po’ fontana di Trevi, quel fiume, lo diventa. Piacenza e Cremona, indissolubili e imparagonabili.

Non dite a un piacentino quant’è culturalmente grande la città di Ugo Tognazzi, non fate voce a un cremonese di quanto sia stato integerrimo ed esemplare sant’Antonino. Inutile. Piacenza e Cremona, così vicine e così lontane. Pochi chilometri di distanza a segnare il confine geografico non riescono a rendere quella differenza che dista anni luce tra gli uni, i piacentini, e gli altri, nativi di Cremona.

Eppure, nelle distanze poi ci si ritrova: esiste l’una per garantire linfa all’altra. Come con il calcio. Il derby del Po, chiamato così sebbene il Po – a conti fatti – sia un dettagliio trascurabile. Alcune rivalità sane, genuini, da difendere con unghie e denti, sarebbero esistite seppure non vi fosse stato il letto di un fiume a fare da separè. Sarebbbe bastata una panchina, un marciapiede, un fiore sbocciato per caso nè troppo in là – che altrimenti sarebbe stato piacentino – ma neppure troppo di qua. Troppo vicino a Cremona.

Hello world dallo stadio Garilli di Piacenza, dove il tempo regge bene nonostante qualche improvviso annuvolamento. La prima notizia per dovere cronacistico è purtoppo legata al fatto che non sarà gara delle grandi occasioni. Manca all’appello una fetta cospicua e importante del protagonismo storico di questa sfida.

Mancano i tifosi della Cremonese che non hanno sottoscritto la Tessera del Tifoso. Indi: ne manca una fetta cospicua.

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Cremonese, tifosi a Piacenza senza biglietto: oltre 300 agenti al Garilli

DIRETTA WEB PIACENZA – CREMONESE: IL TEMPO REALE

Il derby del Po, Piacenza-Cremonese, macchiato da un vizio di forma: stadio Garilli senza tifosi grigiorossi ch non hanno potuto acquistare il biglietto per la partita in seguito a decisione dell’Osservatorio di negare la trasferta ai lombardi.

Da qui, ennesima polemica (non sembra ancora plausibile che l’unica maniera per impedire incidenti debba essere la repressione: stavolta, poi, come in altre circostanze, non bastava neppure essere in possesso della Tessera del tiifoso. Assurdità e anomalie) dovuta al fatto che, come annunciato nei giorni scorsi, i tifosi della Cremonese hanno deciso di recarsi ugualmente a Piacenza: il Garilli e lo spazio adiacente sarà blindato.

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Cremonese, il magico 3. Zini in tripudio: “Vincere a Piacenza”

Cremonese forza tre: come le reti rifilate alla Carrarese, come le vitttorie consecutive su altrettante gare, come i punti in classifica che vanno sommati agli altri sei che hanno depennato il fardello della penalizzazione.

Dalle gradinate dello stadio Zini, la voce del tifo grigiorosso, sebbene la cornice di pubblico non sia stata delle migliori per il maledetto orario (le 15!!!) di un giorno feriale, si è fatta sentire alla fine della sfida che la Cremonese ha vinto con merito e in mriera rotonda ai danni della Carrarese: il 3-0 con cui i locali hanno liquidato gli avversari e sintomo di forza e lucidità.

La squadra che Oscar Brevi ha a disposizione è una formazione ben attrezzata per raggiungere l’obiettivo nonostante partisse con la penalità di sei punti: si gioca il tutto per tutto per l’approdo in serie B e l’evidenza di una superiorità finora schiacciante sugli avversari sta tutto in quel reparto offensivo che è fiore all’occhiello di un gruppo in ogni caso solido in ogni zona del campo.

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Lo Spezia c’è: 3-0 al Piacenza

SPEZIA-PIACENZA 3-0

  • Marcatori: 12°pt Bianchi, 31°pt aut. Parola; 9°st Bianchi
  • SPEZIA(4-2-3-1): Russo; Bianchi, Rivalta, Lucioni, Pedrelli; Buzzegoli, Carobbio (2°pt Bianco); Madonna, Iunco (30°st Casoli), Vannucchi (26°st Marchini); Evacuo. A disp. Conti, Mastronunzio, Ferretti, Ferrini. All. Elio Gustinetti.PIACENZA(4-3-1-2): Cassano; Avogadri, Visconti (1°st Melucci), Di Bella, Calderoni; Marchi, Parola, Foglia (1°st Lisi); Guzman; Guerra, Volpe (36°st Esposito). A disp. Maggio, Giorgi, Silva, Ferrante. All. Francesco MonacoArbitro: Giorgio Peretti di Verona
    Assistenti: Fabrizio Ponzeveroni e Sergio Toffanin di Padova
    Ammoniti: Marchi, Visconti, Foglia (P), Lucioni (S)
    Spettatori: 4300 circa (1478 paganti + 2700 abbonati)
    Note: giornata plumbea e piovosa. Al “Picco” esordio del megaschermo.
    Recupero: 2’(pt), 2’(st)

 

Finalmente Spezia. Dopo due giri a vuoto contro Andria e Frosinone che hanno portato soltanto un punto, la squadra di Gustinetti al “Picco” finalmente dimostra tutto il suo valore, spazzando per 3-0 un Piacenza mai veramente in partita.

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Trapani show, Piacenza battuto

PIACENZA – TRAPANI 0-1 PIACENZA: Cassano, Avogardi, Calderoni, Parola, Melucci, Di Bella(Visconti al 26’st), Archi, Foglia(Lisi al 14’st), Guerra, Guzmann(Esposito al 8’st), Volpe. All. Monaco. In panchina: Maggio, Giorgi, Silva, … Leggi il resto

Il Piacenza parte bene, piegato il Sudtirol

FC SUEDTIROL – FC PIACENZA 1-2

  • FC Suedtirol (4-3-3): Iacobucci; Grea, Kiem, Cascone, Martin; Furlan, Calliari (58. Chiavarini), Uliano (83. Bacher); Schenetti, Fischnaller, Fink (85’ Chinellato). A disposizione: Miskiewicz, Nazari, Santonocito, Ferrari. Allenatore Giovanni Stroppa
  • FC Piacenza (4-3-1-2): Cassano; Avogadri, Melucci, Di Bella, Calderoni; Foglia (88’ Lisi), Parola, Marchi; Guzman (85. Ferrante); Volpe (62. Esposito), Guerra. A disposizione: Tinelli, Giorgi, Visconti, Silva. Allenatore: Francesco Monaco
  • Arbitro: Bindoni di Venezia
  • Reti: 44. Guerra (0-1), 64. Fischnaller (1-1), 70. Foglia (1-2)
  • Note: ammoniti Parola (P), Kiem (FCS), Melucci (P), Martin (FCS), Cassano (P). Spettatori 1567 (432 abbonati)

 

Falsa partenza per il Sudtirol con il Piacenza che espugna il Druso per 2-1. Ma il gol di Fischnaller a metà ripresa, che era valso il momentaneo pareggio, avrebbe meglio rispecchiato l’andamento di una gara nella quale la formazione di Giovanni Stroppa non ha affatto demeritato. Anzi.

Mister Giovanni Stroppa, alla sua prima panchina professionistica ed “ex” del Piacenza avendo giocato per due stagioni e mezza in serie A con la squadra emiliana a fine anni Novanta, non può disporre degli infortunati Alessandro Campo e Luca Franchini, né degli squalificati Simone Iacoponi e Thomas Albanese. FC Suedtirol in campo col “4-3-3”, col neo acquisto Calliari subito titolare e con un tridente “bonsai”, dove Manuel Fischnaller agisce da prima punta, affiancato da Schenetti, altro peso piuma, e da Fink. A Bolzano pomeriggio umido e piovigginoso con cielo coperto e buona presenza di pubblico, quantificabile attorno alle 1600 unità.

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Benevento, dal Piacenza arriva Anaclerio

Era un colpo già nell’aria da diversi giorni. Adesso è arrivata anche l’ufficialità da parte del Benevento. La società sannita ha raggiunto l’accordo con il Piacenza per l’acquisto di Michele Anaclerio. Il difensore ha sottoscritto un contratto triennale che lo lega al sodalizio giallorosso fino al 30 giugno 2014. Nato a Bari, il 15 maggio 1982, Anaclerio ha disputato gli ultimi cinque anni in cadetteria con la squadra emiliana.

  • La carriera – Cresciuto calcisticamente nel Bari, squadra della sua città, con la quale ha debuttato giovanissimo in Serie A nella stagione 2000-01 il 27 maggio 2001 nella sconfitta per 1-0 in casa della Reggina. Successivamente è stato per due anni in prestito al Lanciano in Serie C1 giocando 23 la prima stagione e 29 con 2 gol la seconda, prima di tornare ancora a Bari, stavolta in Serie B restandovi per tre stagioni giocando complessivamente 72 partite (27 la prima stagione, 23 la seconda e 22 con un gol la terza).

Nel 2006 viene ceduto in prestito con diritto di riscatto al Piacenza. Nella stagione 2007-08 segna 3 reti in 29 partite, segnando anche un gol in Coppa Italia. Nel giugno 2008 il Piacenza riscatta la seconda metà di Anaclerio dopo essere andato alle buste con il Bari. Nella stagione 2008-09 gioca 28 partite segnando 4 gol. Nella stagione 2009-10 diventa capitano, prima che un grave infortunio a un ginocchio lo costringa a terminare anzitempo la stagione alla fine di gennaio, complice l’infortunio gioca solo 12 partite segnando un gol.

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