Ultras del Pisa, 17 misure di custodia cautelare

La polizia ha eseguito 17 misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti ultrà pisani per un’inchiesta su una irruzione e aggressione avvenuta il 12 settembre, in un bar a Terni, abituale luogo di ritrovo dei tifosi rossoverdi, prima della partita Ternana-Pisa.

Tutti i componenti del gruppo pisano, entrati nel locale pubblico armati di bastoni, tirapugni e petardi, sono stati individuati. La titolare del locale rimase ferita.

La ricostruzione – Avevano assaltato il Bar Sorriso di Terni, tradizionale ritrovo per i tifosi rossoverdi. Questa mattina la polizia ha eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte nei confronti di altrettanti ultras pisani dal Gip di Terni, Maurizio Santoloci, su richiesta del pm Barbara Marzullo.

Indagine della Digos – L’operazione  arriva al termine di una lunga  e difficile indagine che è stata condotta dalla Digos di Terni in stretto raccordo con la Digos di Pisa e ha portato all’individuazione di tutti i componenti del gruppo di ultras del Pisa calcio che, intorno alle 11 di domenica 12 settembre, armati di bastoni, mazze da baseball, tirapugni, petardi, hanno fatto irruzione all’interno del Bar Sorriso, luogo di abituale ritrovo della tifoseria organizzata della Ternana, danneggiando gravemente mobili e vetrine, provocando panico tra gli avventori e ferendo seriamente la titolare dell’esercizio, che ha subito la frattura di una mano.

I reati contestati – Gli ultras pisani sono stati ritenuti responsabili, in concorso tra di loro, dei reati di lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato, porto di armi od oggetti atti a offendere, nonché di violazione della normativa specifica in materia di contrasto alla violenza in occasione di manifestazioni sportive. Nei loro confronti sarà applicato, con il massimo rigore, anche il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (Daspo).

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