Vincenzo Cosco lascia la panchina della Torres per il cancro

Vincezo Cosco è l’allenatore della Torres. Di origini molisane non ha mai perso la tempra tipica della sua gente. Tuttavia adesso per una nuova ricaduta nel vortice del cancro è costretto a lasciare la panchina della Torres e la sua lettera aperta a calciatori e tifosi commuove il web. Ecco cosa scrive Cosco. 

Diciotto anni fa Vincenzo Cosco aveva già combattuto la sua personale battaglia contro il cancro e aveva vinto la partita più difficile della sua vita. Adesso un nuovo cancro ha invaso il suo corpo e il tecnico della squadra sarda ha deciso di lasciare la panchina, chiedendo stavolta il sostegno ai tifosi. Ecco la sua lettera molto commovente:

Cari amici, cari sportivi, cari tifosi della Torres, sono costretto a salutare il calcio e la Torres, ma spero che sia solo un arrivederci. La mia vita, alla Vigilia del Natale 2014, è cambiata in due ore, così come cambiò in un giorno di quel lontano 1996. Il cancro, sconfitto e annientato 18 anni fa, è tornato a invadere il mio corpo, in maniera più violenta. E, così, oggi per me inizia la ‘partita di ritorno’ contro il male del secolo. All’andata, per dirla nel gergo calcistico, ho vinto, ho trionfato: combattei, anche grazie al supporto della mia famiglia e dei miei amici più stretti, come un leone indomito ed ebbi la meglio. Il cancro, oggi, ha fatto gol e io sono costretto ai tempi supplementari: una partita nella quale il pareggio non esiste. Sono costretto a vincere: devo farlo per tutta la mia famiglia, per mia moglie Silvana, per i miei piccoli, ma già maturi, figli, Gaia e Luigi, ma anche perche’ io ho sempre sostenuto che i sogni aiutano a vivere. Non posso far altro, dunque, oggi come non mai, che andare avanti sognando, per continuare a vivere e, quindi, restare vicino alla mia famiglia e ai miei cari, oltre che per riprendere quel sogno chiamato ‘calcio’. Per far cio’ dovro’ battere ancora una volta il cancro: la fede, cosi’ come 19 anni fa, sara’ la mia guida, insieme con l’affetto della mia famiglia e dei miei amici piu’ stretti.

 

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