Como – Foggia 0-0

Prima Divisione A quinta giornata
Como – Foggia 0-0

Tutto pronto allo stadio Sinigaglia dove Como e Monza si apprestano a completare la quinta giornata di Prima Divisione A andata in scena ieri.

Nella circostanza, i lariani beneficiano dell’opportunità di portarsi in testa alla classifica del gruppo in seguito al passo falso del Carpi uscito frastornato da quel di Terni – e per il fatto che chi sta davanti – un Taranto finora impeccabile (5 gare, 5 vittorie: i punti non sono 15 ma 12 per la penalizzazione di tre punti decretata dalla giustizia sportiva) – precede di sole 2 lunghezze.

Ci credono i tifosi locali e ci crede anche mister Ernestino Ramella di cui va elogiato l’ottima impostazione corale impressa al gruppo. Il Foggia: non sono forse i tempi in cui gol all’attivo e al passivo fioccavano a grappoli (e Zdenek Zeman, a Pescara, si sta confermando quel gran giocoliere che ci entusiasma da sempre) ma leggendo la graduatoria più da dentro vien da dire che per i numeri tanto scarni (3 reti fatte, 3 reti subite) i cinque punti finora ottenuti non sono male.

Certo, è squadra che deve ancora mostratìre il proprio valore e che paga in maniera evidente alti e bassi difficili da motivare. La coppia composta da Matteo Biancofiore – presidente pugliese – e Walter Bonacina – allenatore in pectore – ha la necessità di imprimere entusiasmo all’ambiente.

LE ULTIMISSIME DEL PRE-PARTITA

Annunciate le formazioni ufficiali: modulo speculare: squadre con una sola punta e tre a sostegno.

  • COMO (4-2-3-1): Giambruno; Diniz, Zullo, Urbano, Som; Ardito Lewandowski; Miello, Toledo, Filippini; Tavares. A disposizione: Conti, Ambrosini, Vicente, Salvi, Ciotola, Bardelloni, Ripa. All. Ramella.
  • FOGGIA (4-2-3-1): Ginestra; Cardin, Lanzoni, Gigliotti, Tomi; Wagner, Meduri; Cortesi, Venitucci, Lanteri; Giovio. A disposizione: Botticella, D’Orsi, Bianchi, Molina, Agodirin, Defrel, Tiboni. All. Bonacina.

Tutto pronto per il fischio di inizio, la cornice di pubblico è discreta. Non da sfida delle grandi occasioni. Poco più di duemila i presenti.

Partiti: Foggia in palla. Il Como attende. Prima occasione ospite al 14: ottimo Giovio nell’anticipo su Giambruno. Al 20′ Filippini chiede il calcio di rigore per tocco lieve. Non sembrava esserci.

Ritmi blandi ma sono gli ospiti ad avere in pugno le chiavi della mediana. Il Como non ha ancora ingranato. E sono passati 25′ di poco o nulla. Il solo Toledo, nelle file lariane, pare dinamico e reattivo: solo che, anche lui, risulta essere evanescente nel modo di portare a termine l’azione. Parte – vien da dire – ma non arriva.

38′, Venitucci cerca di finalizzare una ripartenza ospite ma, involato verso l’area avversaria, riesce solo a tramortire Ardito colpendolo in pieno. Sul finale di gara, ancora Toledo in versione acrobatica: la retroguardia ospite mostra di sapere come trattare i funamboli.

FINE PRIMO TEMPO. Dico solo che dopo aver visto Cremonese-Spezia, qui siamo a livelli soporiferi. In ogni caso, il Foggia sta giocando una partita dignitosa, coraggiosa e intelligente. Chio non è pervenuto è il Como.

INTANTO, la Corte di Assise di Appello di Perugia ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall’omicidio di Meredith per non aver commesso il fatto.

A Como è cominciata la ripresa: da segnalare due cambi. Tra i locali Miello per Bardelloni, nel Foggia fuori  Giovio per Tiboni.

FOGGIA, GOL ANNULLATO. Lantieri trafigge la porta locale, l’arbitro annulla per off side.

10′. Toledo – ma va – al tiro: palla alta. 28′. Ancora Foggia: da Agodirin a Lanteri, Giambruno sbroglia. Tra il 30′ e il 35′ sale sugli allori Tibini: sconquassa la retroguardia locale ma non riesce a mettere il pallone alle spalle di Giambruno. Neppue Wagner – 36′ – incrina la solidità dell’esremo locale. Al 40′ Lantieri torna ad affacciarsi dalle parti di Giambruno: out.

Mancano cinque minuti più il recupero. Non pare esservi la forza di proporre la manovra eppure il Foggia sembra aver fiutato di trovarsi di fronte a un avversario in balia degli ospiti. Davvero stasera il Como ha fatto poco: fatichiamo a capire il motivo di tale arrendevolezza. Sembra quasi pigrizia: merito degli avversari ma parecchio demerito dei padroni di casa. Non solo: i cinque punti di differenza in graduatoria che passano tra le due formazioni: dove li avete visti? Oggi parevano squadre sullo stesso piano, anzi. Chi recrimina è il Foggia per non aver finalizzato quanto prodotto. Il pari accontenta (dico io) solo il Foggia.

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