D’Adderio, lo Spezia e un po’ di rimpianto

Mister Salvo Fulvio D’Adderio si gode l’importante vittoria del ‘Marcello Torre’ che vuol dire salvezza matematica per il suo Spezia: “Qualcosa di buono in queste sei partite lo abbiamo fatto; è anche arrivata la matematica salvezza e siamo molto contenti per questo. I ragazzi hanno svolto un lavoro importante, rispondendo al meglio alle indicazioni che avevamo cercato di dare. Tutti hanno fatto una grande partita ma credol i contributo di Herzan e di Padoin, dal momento dell’uscita di Pedrelli, siano stati determinanti sia in fase di contenimento che di ripartenza”. Uno Spezia che ha rischiato in avvio, ma che poi è stato padrone del match: “Loro hanno avuto una buona partenza; siamo andati in difficoltà nei primi dieci minuti, ma poi la partita è proseguita sui binari dell’equilibrio. Nella prima frazione abbiamo avuto due lampi con Basso ed Herzan ed è stato molto bravo Ginestra. Siamo anche stati molto bravi a sopperire a quelle difficoltà su palla inattiva durante la partita, soffrendo in generale poco. I ragazzi hanno sposato questo progetto pienamente; hanno capito che le due fasi vanno affrontate come squadra ed anche in occasione della rete che ha portato al gol, l’inserimento sul secondo palo di Buzzegoli, è stato decisivo. Un grosso elogio a tutti, ma ora bisogna trovare le motivazioni che mancano”. Ed in effetti il pareggio del Verona a Pavia potrebbe aprire un pur tenue spiraglio: “Riprendiamo martedì, come sempre; ci proiettiamo alla sfida contro il Sorrento, squadra molto forte in attacco, che segna tanti gol e noi proveremo a non prenderne. Rimpianti? se penso alla partita di Verona dove magari un pareggio sarebbe stato possibile o a quella con il Monza dove si poteva vincere, forse, ma bisogna sempre accettare il verdetto del campo. Il mio più grosso rimpianto è di non esser stato quì dalla sesta giornata in poi; per me è stato un momento di dispiacere, ma dobbiamo essere bravi a trarre forza dagli episodi negativi. Quando hai gente che sacrifica le proprie famiglie, parte dello stipendio e si fa 800 km per seguirti, non è pensabile non dare il 100%; questa vittoria è tutta per loro”.

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