Diritti tv della Lega Pro, Macalli non ci sta

Ancora problemi per i diritti televisivi in Lega Pro. Il presidente Mario Macalli,  rappresentante delle 85 società iscritte alla Prima e alla Seconda Divisione Nazionale, si era già detto non contento della percentuale pari all’1,5% assegnata ai club di sua competenza. Situazione già pesante, diventato insostenibile dopo che la Commissione Cultura ha ridotto la quota da versare alla Lega di Firenze all’1%.

Ecco il duro comunicato stampa diramato dalla Lega:

“Il Presidente della Lega Pro, Mario Macalli, ha scritto all’On. Rocco Crimi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, manifestando la sua completa insoddisfazione per quanto in iter presso la VII Commissione permanente Cultura, Scienza e Istruzione nella seduta del 15.12.2010 che ha approvato le disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi e all’art. 8, comma c, ha disciplinato le “Modifiche al sistema di ridistribuzione delle risorse assicurate dal mercato dei diritti audiovisivi di cui al decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9”, stabilendo che i proventi di cui sopra vadano destinati nella misura dell’“1 per cento all’organizzatore dei campionati di prima e seconda divisione”.

Il Presidente Macalli ha scritto:

“Sottoponiamo alla Sua attenzione che già eravamo insoddisfatti per la ripartizione dell’1,50% (ritenendo a noi spettante il 3%), quota che ci era stato assicurata da tutti i parlamentari, ancor di più ora rilevato che c’è stato riconosciuto il solo 1%.Non è questa la sede per ripetere tutte le motivazioni che ci rendono incomprensibile la ratio di una siffatta suddivisione, penalizzante oltre misura per una Lega composta da 90 società, che privilegia i giovani e che è l’unico soggetto sportivo del calcio italiano impegnato in una vera riforma dei propri campionati”.

A tal fine è stato chiesto un incontro:

“Come peraltro assicuratoci da tempo, insieme ai Presidenti dei nostri Clubs, confidando in un proficuo confronto che ci permetta di esporre le nostre valutazioni ed intenzioni sul punto nella speranza che la disposizione sopra richiamata possa essere rivista. Al Sottosegretario On. Crimi sarà chiesto un suo intervento”.

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