Lega Pro sul piede di guerra per i diritti tv

La Lega Pro torna sul piede di guerra: presentata oggi infatti un’istanza di arbitrato nei confronti delle due leghe pricnipali del calcio italiano, la Lega di serie A e quella di serie B, per la ripartizione dei diritti tv.

La Lega di A, presieduta da Maurizo Beretta, è infatti accusata di non aver proceduto alla ripartizione di una quota di mutualità per la stagione 2010/2011, secondo i criteri di equità e buona fede.

Ecco dunque scaturire la protesta. E allora la Lega Pro chiede dunque il versamento delle quote e il risarcimento del danno, nonchè gli interessi. Mario Macalli, Presidente della Lega Pro, attacca la federazione, e così Petrucci, numero uno del Coni risponde. Attraverso una pubblicazione sui giornali di una pagina a pagamento contenente accuse sulla trasparenza della legge sugli stadi e sulla ripartizione dei diritti audiovisivi, Macalli ha avanzato una minaccia di sciopero se i soprusi non dovessero finire. Petrucci no ha proprio mandato giù le modalità della protesta e ha tuonato:

“Non si può minacciare e insultare a destra e a manca,  non è una bella immagine per tutto quello che sta facendo la Federazione. Ho chiamato personalmente Abete e Macalli, che è anche vicepresidente federale, per comunicare il mio disappunto. Il presidente della Figc ha condiviso il mio rincrescimento totale“.

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