La Triestina di Aletti non fallirà, parola di presidente

Parola di Sergio Aletti, presidente della Triestina Calcio per la quale la Procura di Trieste ha inoltrato istanza di fallimento a causa di un insoluto che sfiora i sei milioni di euro (un quarto del debito per mancato versamento dell’iva).

Il patron (che è stato in ospedale per una serie di accertamenti clinici necessari dopo l’ictus che lo aveva colpito nel corso delle vacanze natalizie), contattato dai giornalisti dell’Ansa dopo che in mattinata la Guardia di Finanza aveva interrogato Giuseppe Galderisi e Riccardo Allegretti, ha ribadito che il club non fallirà. La rassicurazione di Aletti ai tifosi è immediata:

“Lunedì mattina andremo in tribunale con le risultanze del nostro cda e la supervisione del collegio sindacale. Ci andremo serenamente”.

Da qui, la ricostruzione dei debiti e dell’Iva non corrisposta:

“In tempi non sospetti, avevamo già messo in programma un cda per il 5 gennaio abbiamo approvato il bilancio della Triestina in ottobre poi, d’accordo con il collegio sindacale, abbiamo fissato il cda. Sappiamo anche noi quella che è la situazione. Abbiamo però pareri contrastanti rispetto al Pm, perchè c’è una legge dello Stato italiano che dice che potevamo rateizzare l’Iva. Per quanto riguarda l’acconto per il 2012 eravamo in credito e quindi non dovevamo pagarla, mentre per quella del 2010 noi eravamo convinti, e lo siamo ancora, che la rateizzazione è valida. Lunedì mattina ne parleremo in Tribunale”.

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