Il nuovo Barletta a caccia della Serie B

A Barletta sognano ad occhi aperti. Mancano quattro giorni all’amichevole del 29 luglio contro il Napoli, primo antipasto di un ritorno nel calcio che conta che con la presidenza di Tatò può davvero trasformarsi in realtà. 

La società, che milita nel Campionato di Prima Divisione, dopo il ripescaggio ottenuto il 4 agosto 2010, sta facendo una campagna acquisti faraonica per arrivare in Serie B.

La S.S. Barletta Calcio ha assunto questa nuova denominazione al termine della stagione 2007-08, in occasione del ritorno nel calcio professionistico, abbandonando l’ultima delle varie denominazioni che si erano alternate dal 1995, cioè da quando era sorta la nuova Società dalle ceneri del Barletta Calcio Sport, escluso dai campionati per inadempienze economiche allorquando militava in Serie C1.

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Carrarase, la squadra dei vip che sogna in grande

La chiamano la “squadra dei Vip”. E però, come dargli torto. La verità è che però se non ci fossero stati Cristiano Lucarelli e Gianluigi Buffon, forse, a quest’ora, il calcio a Massa Carrare avrebbe già chiuso bottega. Intanto, ripercorriamo un po’ le gesta della squadra. Unione Sportiva Carrarese Calcio 1908 ha i natali nel 1908, ma solo nel 1919 invece vi fu la prima esperienza ufficiale. La Carrarese giocava nel campo “Augusto Mungai” in seguito chiamato “Campo Fossa dei Leoni”.

Nel 1946 venne ammessa provvisoriamente alla Serie B Nord per aver sfiorato la promozione nel 1943, anno dell’interruzione dei tornei per la guerra. Nel 1955 la Carrarese si trasferì all’attuale stadio comunale “dei Marmi”, impianto che venne inaugurato con la partita Carrarese-Piombino. Nel suo palmares la Carrarese vanta una Coppa Italia Serie C, vinta nel 1983.

Nella stagione 2005/2006 la Carrarese si è salvata dalla retrocessione in Serie D ai play-out pareggiando nella finale di ritorno contro il Castel San Pietro per 1-1 in casa, dopo che l’andata in trasferta si era conclusa con il medesimo punteggio.

All’inizio della stagione 2006/07 la squadra è affidata a Corrado Orrico, l’allenatore che fece vincere alla Carrarese la Coppa Italia Serie C e che la guidò nella stagione più bella degli ultimi trent’anni, la stagione 1982/83, in cui la Carrarese fu una delle protagoniste del campionato di Serie C1 arrivando a sfiorare la Serie B. Dopo un girone d’andata sotto le attese, però, Orrico decide di rassegnare le dimissioni.

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Gustinetti: “Girone difficile, daremo il massimo”

Una delle squadre che attendeva con maggiore trepidazione l’esito del sorteggio dei gironi è sicuramente lo Spezia, per capire quali saranno le squadre da affrontare per arrivare alla Serie B. Il tecnico aquilotto Elio Gustinetti non si scompone e si prepara con la solita grinta al campionato che sta per cominciare e che vedrà la formazione bianca inserita nel Girone B insieme con Andria, Barletta, Bassano, Carrarese, Cremonese, Feralpisalò, Frosinone, Latina, Pergocrema, Piacenza, Portogruaro, Prato, Siracusa, SudTirol, Trapani, Triestina e Virtus Lanciano.
“E’ un girone che penalizza a livello logistico alcune squadre che si troveranno a girare molto, però accettiamo serenamente quello che è stato deciso dalla Lega. Deve essere chiaro che quest’anno, su qualsiasi campo dove andremo a giocare, dovremo avere un atteggiamento propositivo, a prescindere da chi avremo di fronte. Tutti ci aspetteranno come la squadra da battere e noi dovremo essere bravi a non snobbare mai nessuno, ma dovremo avere consapevolezza nei nostri mezzi ed imporre la nostra mentalità ed il nostro modo di giocare”.

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Viareggio, Scardina: “Qui per riscattarmi”

Dopo la presentazione del nuovo allenatore, Agenore Maurizi, il Viareggio non ha perso tempo, concludendo un colpo di mercato sul quale, per la verità, la società viareggina stava lavorando da tempo. Si tratta del giovane attaccante, di proprietà AS Roma, Filippo Maria Scardina. Il calciatore, classe ’92, è stato ceduto ai bianconeri dalla società romana in prestito per la stagione 2011/12, è un giovane attaccante molto prolifico. Lo scorso anno ha vestito la maglia del Como. L’attaccante, nonostante la giovanissima età, ha esordito con la Roma in Europa League segnando una rete con il Cska Sofia.
”Siamo molto contenti – ha confessato il Presidente Stefano Dinelli – perché Scardina è un calciatore importante sul quale la società crede e siamo molto contenti anche perché con il suo arrivo iniziamo una collaborazione con Davide Lippi (procuratore del calciatore) che ci auguriamo prosegua negli anni.

Scardina è un giovane che ha dimostrato di avere talento, è motivato e spero che riesca a dimostrare sul campo le sue qualità, noi cercheremo di metterlo in condizione di poterlo fare”. Vediamo i dettagli dell’operazione.

Scardina, di proprietà della Roma, resterà in prestito al Viareggio fino al 30 giugno 2012; ha partecipato tre volte alla Coppa Carnevale e per questo conosce già bene la città viareggina.

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Triestina, da Nereo Rocco alla Prima Divisione

Quando si dice che il mondo del calcio assomiglia alla vita, è sicuramente perché ci sono dei cicli che iniziano e finiscono. Pensate alla storia della Triestina, che ha giocato per anni in serie A sotto la guida di uno dei più grandi maestri del calcio italiano, Nereo Rocco. E che quest’anno, invece, ripartirà dalla Prima Divisione.

Un po’ di storia. Il primo campionato del dopoguerra venne giocato in due gironi a base geografica. La Triestina si piazzò ottava nel campionato Alta Italia e non poté accedere alla fase finale che attribuì lo scudetto. Nel 1946-1947 la Triestina fu costretta dalle autorità militari anglo-americane, che governavano a Trieste, a disputare le prime partite casalinghe della stagione allo Stadio Moretti di Udine. Un’altra squadra cittadina, l’Amatori Ponziana, disputava infatti il campionato jugoslavo: gli anglo-americani, per evitare incidenti, le avevano vietato di giocare in città, e per evitare polemiche, vietarono anche alla Triestina di giocare a Trieste. Il campionato fu disastroso, la squadra si classificò all’ultimo posto ma venne ripescata dalla FIGC, con delibera del 29 luglio 1947, proprio per le difficoltà sopraggiunte nella stagione. La FIGC decise di allargare il campionato successivo a 21 formazioni.

  • Nereo Rocco, il mito del calcio triestino

Nella stagione successiva, il 1947-1948, la Triestina passò nella mani di Nereo Rocco; egli impostò la squadra con un rivoluzionario “mezzo sistema”, modulo in pratica precursore di quello “all’italiana”. La squadra otterrà il secondo posto, alle spalle solo del Grande Torino, miglior piazzamento della sua storia. Cosa curiosa, saranno solo 15 i calciatori impiegati da Rocco nella stagione. Nel 1948-1949 la Triestina disputò un altro buon campionato, sempre guidata da Rocco.

In questa stagione la Triestina conseguì anche la vittoria più ampia mai ottenuta: 9-1 contro il Padova, proprio all’indomani della tragedia di Superga. A Superga perì anche Giuseppe Grezar, al quale sarà dedicato nel 1967 lo Stadio Comunale.

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