Gubbio, grande festa con i tifosi

Grande successo della “Festa Rossoblù”, il vejone organizzato dall’As Gubbio 1910 al Crico’s, il bel locale di Cipolleto messo a disposizione dalla famiglia Vagnarelli che da tre generazioni garantisce il divertimento con la D maiuscola. Ospiti d’eccezione i giocatori rossoblù guidati dal team manager Luciano Ramacci (mister Torrente era assente per un improvviso attacco influenzale) che sono sfilati sul palco e sono stati accolti da tantissimi applausi. Grande accoglienza anche al commentatore televisivo di Rai Sport Paolo Tramezzani che conduce la trasmissione sulla Lega Pro, che ha detto: “Gubbio rappresenta un piccolo-grande miracolo che si concretizza grande a una intelligente programmazione, alla professionalità di tutti gli addetti ai lavori, alla passione di una società attenta alle esigenze della squadra e all’affetto e alla passione di una città e di un pubblico semplicemente unici”. Parole importanti sono state poi pronunciate alla pro sindaco Maria Cristina Ercoli che sul problema dei lavori allo stadio ha detto: “Ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze per garantire che tutto provveda secondo quanto stabilito. Il nostro impegno è quello di rendere possibile e nei tempi giusti tutti gli interventi necessari”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vice presidente del Consiglio Regionale ed eugubino doc, nonché tifoso rossoblù Orfeo Goracci. Infine il vice presidente della società Giancarlo Brugnoni: “Ci stiamo muovendo nella direzione giusta e cercando di rispettare i tempi”.

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Barletta, Cari pensa al 5-3-2

Davanti ad un discreto pubblico, la squadra biancorossa ha disputato ieri pomeriggio la consueta partita di metà settimana affrontando il Real Barletta, formazione locale che disputa il campionato di Promozione. … Leggi il resto

Siracusa, Moi: «Ora possiamo puntare ai playoff»

Terminata la seduta di lavoro, che porterà alla gara contro la Virtus Lanciano, il difensore Davide Moi, autore del primo goal  nella gara contro il Foligno ha incontrato la stampa.

“Sono contentissimo per la vittoria ma anche per il goal. Per un difensore non è mai facile fa goal ed io ne ho già fatti due”.

Goal con dedica speciale per il giocatore sardo: “Si, dedico il goal a mio nonno, il mio primo tifoso, che non c’è più e che mi segue dall’alto”.

Domenica prossima contro il Lanciano Moi sarà l’ex di turno: “Conosco bene l’ambiente e posso assicurare che si tratta di un ambiente molto corretto. Il pubblico è molto composto e lascerà giocare tranquillamente la gara. Loro – continua Moi – sono una squadra molto forte e lo hanno dimostrato anche nella sfida d’andata. Hanno un organico molto competitivo e tutti potrebbero essere titolari”.

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Foligno, Giunti: «Ora necessario fare punti»

Dopo la sconfitta di domenica scorsa a Siracusa, il Foligno sta lavorando duro per ritornare subito in pista e mister Giunti si è concesso alle domande dei giornalisti per parlare del match di Siracusa e proiettarsi sulle restanti 8 gare da disputare.

“Quella di Siracusa è stata una sfida in cui gli episodi ci hanno condannato anche se, bisogna ammetterlo, non siamo stati in grado di esprimere il carattere dimostrato nelle ultime settimane. La partita contro i siciliani – ha aggiunto – se è vero che ha confermato la bontà del loro organico e la capacità di non concedere quasi nulla, d’altra parte ci ha visto approcciare non nella maniera giusta. In modo particolare, pur provando ad esprimere gioco su un campo non in perfette condizioni, che ad una squadra dalle nostre caratteristiche penalizza, in una partita in cui qualcuno è rimasto anche piacevolmente sorpreso, devo ammettere che forse si è trattato della prestazione, sul piano mentale, meno positiva della mia gestione. Da allenatore mi assumo le dovute responsabilità ma, come detto alla squadra, ritengo che una sconfitta come questa possa insegnarci qualcosa, far comprendere a tutti e ai giocatori che quanto di buono espresso nel ritorno ha bisogno di esser confermato».

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Taranto, si punta sul settore giovanile

Inter, Milan, Juventus, Torino, Genoa, Roma e  il Taranto. Mentre la stagione in corso regala qualche soddisfazione non preventivata, c’è già chi lavora alla della prossima. Girando lo stivale alla ricerca di giovani talenti, con i quali puntellare un vivaio già in crescita grazie ai più promettenti ragazzi del territorio. Finalmente sui taccuini degli addetti ai lavori. Come società solida, interessata a investire sui talenti di domani e impegnata a programmare il suo futuro. Sergio Mezzina, reduce dall’importante maxiraduno orgnanizzato dalla plurititolata Mariano Keller, spiega il valore dell’invito ricevuto dal sodalizio di via Martellotta.

«La Mariano Keller è una società di assoluto valore nelle categorie giovanili. L’invito ricevuto testimonia come il lavoro cominciato con la gestione D’Addario, mirato alla valorizzazione del vivaio, cominci a essere conosciuto a livello nazionale. Il maxiraduno della scorsa settimana era riservato alle più blasonate società di serie A e di serie B e alle più vicine società campane. Il fatto che il Taranto fosse tra le società invitate è sintomatico della nuova immagine che via Martellotta sta dando del calcio tarantino tra gli addetti ai lavori . Sul campo centinaia di giovani promesse. Sugli spalti la preziosa collaborazione di Visone e Martone.  «Una grande accoglienza e una squisita ospitalità – spiega Sergio Mezzina  – a fare da splendida cornice all’altissima qualità dell’offerta calcistica. Complimenti davvero al presidente della Mariano Keller, Salvatore Righi, e grazie di cuore al nostro presidente, Enzo D’Addario, per aver creduto in questa esperienza importante per il vivaio rossoblù».

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Gubbio, Torrente: «Ancora non c’è la matematica»

Adesso i punti di vantaggio sono dieci e c’è una giornata in meno da giocare. Ma nonostante questo la strada verso il bellissimo traguardo del Gubbio che tutti sognano è ancora lunghissima e piena di grandi difficoltà. L’unico modo per affrontare al meglio ogni situazione è continuare a lottare, a combattere, a restare umili, concentrati e determinati. A stare insomma con i piedi per terra. Guai a cullarsi sugli allori o a pensare che ormai è fatta. Sarebbe l’inizio della fine. E il calcio, che è una brutta bestia, ci ha insegnato che le cose impossibili e quelle che sembrano fuori da ogni logica possono verificarsi in un battibaleno. Per cui ha ragione il presidente Fioriti quando dice: “Siamo sulla buona strada, stiamo cercando di fare sempre il nostro dovere e di impegnarci con grinta e umiltà. E questo è l’unico modo giusto per continuare nella marcia che potrebbe anche portarci a tagliare un traguardo impensabile alla vigilia e per questo ancora più bello. Ma non voglio sentire fare discorsi strani. Il Gubbio è il Gubbio perché i giocatori sono umili, il tecnico è preparato e grintoso, il direttore tecnico Simoni è la saggezza e l’sperienza fatte persona, il diesse Giammarioli è abile e intelligente, perché la società è vicino alla squadra, perché abbiamo un pubblico meraviglioso, perché tutti nella loro parte danno una mano. Per arrivare alla mèta però non dovranno esserci distrazioni e dovremo continuare tutti a remare dalla stessa parte senza soluzione di continuità”.

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Bassano, la storia di Moro. In campo dopo un anno e mezzo di stop

L’emozione più grande dell’ultimo fine settimana giovanile in casa Bassano l’ha regalata sicuramente Andrea Moro, trequartista classe 1993 della nostra Berretti.

Il suo talento era stato fermato nell’ottobre 2009 da gravi problemi di salute, dopo che nella partita precedente il ricovero ospedaliero aveva timbrato il cartellino con un eurogoal alla Sambonifacese nel campionato Allievi Nazionali.

Con Andrea abbiamo scambiato qualche parola, un botta e risposta integralmente riprodotto senza apportare alcuna modifica alle sue risposte.

  • Andrea, come stai intanto?

«Mi sento bene…la mia battaglia non è ancora finita, ma spero che la vittoria sia presto vicina. Credo che al più presto vedrò la mia totale guarigione».

  • A volte le esperienze, specie se forti, ci fanno particolarmente crescere. Cosa ci dici al proposito?

«Fino a poco tempo fa consideravo queste affermazioni delle frasi di circostanza invece,  dopo aver vissuto e visto tanto dolore e sofferenza, posso solo condividere..Ti rendi conto di ritrovarti diverso, più “grande”…non lo hai di certo voluto ma, comunque, lo hai vissuto e te lo porterai per sempre. A volte, mi sembra, che tanti “problemi” che le persone mi espongono siano di poca rilevanza a confronto di ciò che altre persone che soffrono provano. E così mi dico :” Anche questa dura esperienza mi ha portato qualcosa di “buono”…»

  • Il ritorno in campo in una gara ufficiale dopo un anno e mezzo, un’emozione per tutti. E per te?

«Ero veramente emozionato..la voglia di rimettermi in gioco è stata forte anche se non nascondo un certo timore..in fondo mancavo da una partita ufficiale da un bel po’ di tempo e non conoscevo direttamente il livello fisico della categoria..Mi ha particolarmente emozionato l’affetto che ho sentito nell’applauso quando sono entrato in campo, la vicinanza dei miei compagni di squadra e il loro abbraccio dopo le reti. Ho sentito la sincera vicinanza del Mister, dei Dirigenti e del Responsabile del Settore Giovanile che sempre hanno creduto in me e continuano a farlo».

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Como, 5 iniziative presentate nel giorno del 150° Unità d’Italia

Il Como festeggia oggi il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con un pranzo sociale che si terrà presso la nuova sala Italia del ristorante Plinio 1988 di Arosio. Durante l’evento, alla presenza della squadra, di tutto lo staff e della dirigenza, il direttore generale Maurizio Porro introdurrà ai partecipanti 5 nuove iniziative atte ad avvicinare ulteriormente la società alle istituzioni ed alla città. I progetti appoggiati in toto dal Calcio Como saranno tutti a carattere solidale e civico.

A presentare queste 5 iniziative ci saranno i promotori stessi, i quali ne esporranno i progetti e lo sviluppo:

  • Arch. Alberto BOSIS: Libro romanzo sul Calcio Como.
  • Arch. Silvia RIVETTI: ˝Progetto Mascotte Calcio Como˝.
  • Dott.ssa Cristina RUSSO: ˝Progetto Sport e Disabilità”.
  • Dott. Iacopo PAOLUCCI: ˝Progetto Psicologia della Motivazione”
  • Dott. Renato GAIOTTI: ˝Progetto Giovani Tifosi”.

Un altro segno importante della rioganizzazione della struttura e della voglia di aprirsi alla gente in maniera seria e trasparente.

Infortunio – Gli accertamenti e le analisi hanno confermato una microfrattura allo scafoide del piede. Per Riccardo Riva quindi lo stop forzato è d’obbligo e quindi potrà riprendere la riabilitazione tra non meno di un mese. Decisamente una notizia fastidiosa in un periodo in cui il Como sta esprimendo il meglio della stagione.

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Nocerina, la caduta degli Dei. Passa il Carpi, fuori dalla Coppa Italia

NOCERINA – CARPI 1-2

  • MARCATORI: 8′ st Cesca (C), 23′ st Cioffi (C), 36′ st rig. Cavallaro (N).
  • NOCERINA (3-4-3): Amabile; Servi, Di Maio, Riccio; Nigro (1′ st Scalise) Marsili, De Martino (7′ st De Liguori), Petrilli; Galizia, Ripa (25′ st Bolzan), Cavallaro. A dispo.: Chinchio, Pomante, Pepe, Bruno. All. Auteri.
  • CARPI (4-3-1-2): Mandrelli; Poli, Cioffi, Dascoli, Caselli; Di Martino (1’st Perini), Guilouzi (19′ st Sogus), Cenetti, Bigoni; Cesca, Nicolini (26′ st Cicino sv). A disp.: Bastianoni, Marietti, De Souza, Peron. All. Sottili.
  • Arbitro: Pasqua di Tivoli
  • NOTE: spettatori 1500. Espulsi: Riccio al 33′ st per scorrettezze e Nicolini per proteste dalla panchina. Ammoniti: Di Maio, Guilouzi, Marsili e Cicino. Angoli: 10-2 per la Nocerina. Recupero: 0’pt e 4’st.

La caduta degli Dei. Dopo aver vinto nella gara d’andata per 1-0, la Nocerina sciupa tutto nella semifinale di ritorno contro un ottimo Carpi, uscendo dunque dalla Coppa Italia di Lega Pro. Non bastano i tanti sostenitori (circa 1.500) giunti in un giorno comunque feriale per sostenere la squadra di Auteri che, imbottita di seconde linee, paga quindici minuti di black out nella ripresa. Cesca e Cioffi ribaltano l’1-0 dell’andata e per la Nocerina è notte fonda.

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